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martedì 31 ottobre 2023

Caso della bambina ministra dell'Eucarestia: la Curia di Bergamo tira le orecchie al parroco. Efficace l'appello di MiL, ripreso persino da The Guardian #theguardian

Il nostro post del 25 ottobre scorso sulla sciagurata idea di un parroco di Ossanesga, frazione di Valbrembo (BG) di incaricare una chierichetta di distribuire la Comunione durante la Messa sta dando solo i suoi effetti, ma li sta dando. E non di poco rilievo. 

Sono infatti di ieri sera (29 ottobre) LeggoIl Giorno, e di oggi (30 ottobre) gli articoli su Ansa La Repubblica, e il Quotidiano Nazionale.
La notizia è rimbalzata addirittura sulle pagine dell'inglese The Guardian (e qui su pure sul loro account X ufficiale "spunta oro") che citando l'appello di MiL al Vescovo, riprende anche alcune risposte che don Eros Acconigi ha dato ad A. Zambrano (la Nuova Bussola Quotidiana, 26/10/2023) a cui rimandiamo (in sintesi, il parroco ripete di non vederci nulla di male (!) ma non sa cosa dire quando gli viene fatto notare che ha commesso un abuso infrangendo le leggi liturgiche della Chiesa). 

Se essere citati anche dal The Guardian ci dà molta soddisfazione, l'articolo che più ci ha fatto più piacere leggere è stato quello del Corriere della Sera - Bergamo (29/10/2023) che,
addirittura ha ripreso la foto dal nostro blog). 
L'autrice D. Tiraboschi esordisce proprio riferendo che la Curia di Bergamo ha ammesso "di avere ricevuto in settimana parecchie mail su una vicedna, o meglio sul video che sta girando sui social (con centinai di migliaia di visualizzazioni)". Questo, ci sia concesso immaginarlo, può essere il positivo effetto del nostro appello con cui avevamo chiuso il nostro post, in cui avevamo esortato i nostri lettori, soprattutto di Bergamo, a scrivere una mail rispettosa per sollecitare – con amore filiale – l’intervento chiarificatore del Vescovo. 
La giornalista continua dicendo che il filmato ha sollevato un mezzo polverone non solo tra i "puristi" delle regole liturgiche (che, comunque sia, esistono per un motivo ben preciso, non essendo certo fini a se stesse), ma anche tra i fedeli "normali", "per i quali una cosa del genere non è ammissibile o comprensibile.  
L'articolo termina infine con la conferma della notizia che dalla Curia, per tramite dell'Ufficio liturgico e persino del Vicario generale don Davide Pelucchi, hanno "tirato" le orecchie al sacerdote, ammonendolo affichè ciò non si ripeta più. 
L'intervento della Curia ci conferma che la scelta del sacerdote è un abuso bell'e buono (checchè ne dica). Non solo, infatti, i c.d. "ministri straordinari dell'Eucarestia" laici, possono distribuirla solo dopo un periodo di formazione e un corso organizzato dalla Curia (e non ci pare che la bambina possedesse tali requisiti), ma anche perchè la bacchetata curiale rivela che non ci fosse stata, a monte, quella previa autorizzazione episcopale che autorizza taluni parroci ad incaricare di volta in volta un fedele idoneo per la distribuzione dell'Eucarestia, come prescritto dal Messale Romano, pag. 995. 

 Ci resta il solito dubbio: non sappiamo se, come nel caso del sacerdote che benedisse gli anelli durante un matrimonio civile, l'intervento della Curia sia arrivato solo a seguito del "polverone" o dei molti solleciti inviati via mail da parte dei fedeli, o se prima o poi il Vescovo sarebbe intervenuto motu proprio a correggere il proprio sacerdote; l'importante è il risultato. 

Noi continueremo nella segnalazione che, ne siamo tristemente consapevoli, ci rende antipatici, ma che riteniamo doverosi quando apprendiamo di questi affronti a danno della Santissima Eucarestia.
Chissà mai che segnalando questi gravi abusi (che un tempo avrebbero comportato censure canoniche ben più gravi di una semplice tirata di orecchie o di una rimozione dall'Ufficio) i sacerdoti più creativi ci pensino un po', prima di dare sfogo e seguito al proprio estro liturgico.
Roberto

  

12 commenti:

  1. Ottimo lavoro, MiL!
    Una sola precisazione: i “ministri straordinari” della comunione, compresi gli accoliti che sono ministri istituiti e in virtù di tale istituzione si potrebbero considerare anche a loro “superiori” (non mi viene termine migliore, ma di sicuro hanno la precedenza sui “ministri straordinari”), sono nelle condizioni di poter distribuire la comunione solamente in casi, appunto, STRAORDINARI, cioè dovrebbe verificarsi una situazione di assoluta ed estrema straordinarietà, eccezionalità ed emergenziale che altrimenti non se ne potrebbe fare a meno in presenza di quelle circostanze d’emergenza. Si tratta dunque di casi estremi, appunto “straordinari”, a cui è possibile, nel novus ordo, sopperire al sacerdote o al diacono in casi di assoluta effettiva eccezionalità.
    Ciò significa che tali straordinarietà potrebbero verificarsi (ammesso che davvero una tale emergenza dovesse veramente esserci) 2 o 3 volte nel giro di 15-20 anni (e sono pure molto generoso nell’ipotizzare quante volte e quanto tempo). Invece, purtroppo, oggi si verifica in moltissime chiese, non solo parrocchiali, che tale straordinarietà è diventata culturalmente ed abusivamente ordinarietà e le due cose vengono confuse o non ci si fa nemmeno caso e ci ritroviamo in situazioni come quella documentata in questo articolo di MiL.
    Don Federico Bortoli, autore di libri e di conferenze su questo tema, più volte ha denunciato pubblicamente l’abusivo ricorso abitudinario ai ministri straordinari della comunione, accoliti inclusi.
    Rimane sempre buona cosa evitare che persone diverse da vescovi, sacerdoti e diaconi tocchino le particole consacrate, anche in presenza di emergenze o presunte tali.

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    1. Quando feci il servizio militare, in caserma dovevamo fare obbligatoriamente delle cose che prevedevano anche il "tranne in casi eccezionali". Ci spiegavano quando i superiori menzionavano i casi eccezionali, significava in realtà "MAI". Qua ora nella Chiesa siamo arrivati al punto che i casi eccezionali per dare la comunione, siano i sacerdoti stessi... in attesa che arrivi il "mai"...

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  2. Ma non era nostro Signore che diceva lasciate che i bambini vengano a me...o dopo duemila anni una tradizione arbitraria ne ha cambiato il significato?

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    1. Il passo evangelico che lei cita non ha nulla a che fare con la questione denunciata.

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    2. Gentile amico, che il Vangelo comandi l'attenzione ai piccoli è indubbio. Resta da vedere se questa attenzione è corretto che si manifesti attribuendo abusivamente loro compiti che la disciplina ecclesiastica vigente regola in altro modo. L'attenzione verso i bambini, come sa qualsiasi genitore, passa invece per spiegare loro cosa possono fare e cosa non possono fare. Che poi è il cardine di ogni sistema educativo.

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    3. L'innocenza dei bambini va oltre ed è un modo per avvicinarli a nostro Signore Gesù Cristo

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    4. Tra fare la comunione e distribuire la comunione la differenza è enorme.

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    5. Anche santo Tarcisio era un bambino che distribuiva la comunione...purtroppo diventa santo a causa di questo. Comunque credo che diventerò protestante a causa della vostra acredine

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  3. Come vorrei che al parroco non vengano solo tirate le orecchie. Come vorrei che fosse invitato a fare catechesi ai suoi bambini, e specificamente alle sue "chierichette", e che nella catechesi raccontasse loro la storia di San Tarcisio, e la storia della piccola cinese LI, narrata da Fulton Sheen.

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  4. Ma la domanda di fondo è loro ci credono ancora nella presenza reale? e se ci credono perchè ignorano e non adottano tutte le azioni idonee al culto eucaristico? dalla prassi sembrerebbe emergere che o non ci credono o ci credono ma me se ne fregano... unica nota positiva e degna di nota è il lenzuolo tenuto dai chierichetti al posto del piattino

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  5. Aggiornamento. Si sa con certezza che sono state inviate al vescovo di Bergamo almeno una 40ina di lettere, solo da parte degli Alleati dell'Eucarestia t.me/alleanza3

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  6. No.Sono stanco di correzioni filiali.Non servono a nulla.Ogni ss.Messa è una continua profanazione del Corpo di NS Signore che viene comunicato con una gestualità da croupier.Sembra che distribuiscono fiches.Frettolosi.Assenti.Trasandati.Esausti.Ricorrono al ministro straordinario in ogni celebrazione.E le chiese sono desolatamente vuote.Ero bambino e le chiese si riempivano.Nessu domestico assisteva il sacerdote .

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