Utili parole di Leone XIII per una società a misura d'uomo e secondo il piano di Dio.
Luigi
Il Cammino dei Tre Sentieri, 19 AGOSTO 2023
Perché le società si sono corrotte? Perché tutto è stato ribaltato? Perché si confonde il bene con il male e il male con il bene? Per un motivo molto semplice: perché le società si sono volute allontanare dal Cristianesimo. Dunque, la soluzione non può essere che intervenire sulla causa, annullandola. Leggiamo da Il Catechismo dei diritti divini nell’ordine sociale, di A.Philippe
Domanda: Quali sono i rimedi ai grandi mali che affliggono il mondo intero e ogni singolo Paese in particolare?
Risposta: A questa domanda Leone XIII risponde in modo perentorio.
Ecco in quali termini si esprime: “Questo è il segreto del problema: quando un essere organico deperisce e si corrompe, ha evidentemente cessato di essere sotto l’azione delle cause che gli avevano dato forma e costituzione. Per rifarlo sano e fiorente, non vi è dubbio che lo si debba risottoporre all’azione vivificante di queste stesse cause. Ora, la Società attuale, nel folle tentativo compiuto per sfuggire al suo Dio, ha rifiutato l’ordine soprannaturale e la rivelazione divina; essa si è così sottratta all’efficacia salvifica del Cristianesimo, che è manifestatamente la più solida garanzia dell’ordine, il più forte bene della fratellanza e l’inesauribile fonte delle virtù pubbliche e private (…). da questo abbandono è nato il turbamento che l’affligge attualmente. eì dunque in senso al Cristianesimo che questa società deviata deve rientrare se ha cuore il proprio benessere, il proprio riposo e la propria salvezza.” Altrove, lo stesso Papa dice ancora: “Ritornare ai princìpi cristiani e conformarvi per tutta la vita le abitudini e le istituzioni dei Popoli e ‘una necessità’ che di giorno in giorno diventa più palese. dal disprezzo in cui sono cadute queste regole derivano dei mali tanto grandi che solo un uomo irragionevole sarebbe capace di considerare senza ansia le prove del presente o di prevedere senza timori le prospettive dell’avvenire.”
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