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domenica 27 agosto 2023

Pellegrinaggio tradizionalista in Argentina

Un altro pellegrinaggio tradizionalista, questa volta in Argentina.
A quando un pellegrinaggio itinerante in Italia (dopo Chartres e Covadonga in Francia e Spagna)?
Grazie a Michelangelo per la segnalazione e la traduzione.
Luigi

Un numero record di pellegrini conclude il XIV Pellegrinaggio di Nostra Signora della Cristianità in Argentina
1.600 pellegrini ufficialmente registrati, raddoppiati nell'ultimo giorno, hanno percorso i 100 km che separano Rawson dalla Basilica di Luján in un pellegrinaggio gioioso e penitente in cui spicca il numero di confessioni e la Santa Messa.

22/8/23, (InfoCattolica

Questo lunedì 21, memoria di San Pio X, il XIV Pellegrinaggio di Nostra Signora della Cristianità ha percorso i poco più di 100 chilometri che separano la città di Rawson (provincia di Buenos Aires), dalla Basilica di Nostra Signora di Luján, in Argentina. 1.600 partecipanti ufficialmente registrati hanno ricevuto durante i tre giorni sussidi per la preghiera, cibo e assistenza medica.
Una trentina di sacerdoti del clero secolare (tra cui alcuni provenienti da Brasile, Spagna, Stati Uniti e Francia) e del clero regolare hanno preso parte al pellegrinaggio Erano presenti anche diverse suore di diverse congregazioni. La Santa Messa vetus ordo è stata celebrata in tutti e tre i giorni.

In Argentina, l'ultimo giorno, il lunedì, era un giorno festivo in occasione dell'anniversario della morte del generale José de San Martín, quindi un maggior numero di sacerdoti ha potuto venire quel giorno per ascoltare le confessioni e per aiutare nella distribuzione delle Comunioni. La Santa Messa conclusiva è stata celebrata nel Centro Tradicionalista "Martín Fierro", a Jáuregui - a otto chilometri da Luján, poiché quest'anno non è stato possibile celebrarla nemmeno nella Basilica di Luján. Dopo la celebrazione e il pranzo, i pellegrini hanno proseguito gli ultimi otto chilometri a piedi fino al Santuario Nazionale, dove hanno concluso con l'adorazione del Santissimo Sacramento e il Santo Rosario.

Come negli anni precedenti, il numero dei partecipanti è raddoppiato l'ultimo giorno con l'arrivo, per il tratto finale, di parenti e amici dei pellegrini e di altri fedeli giunti da diverse parti del Paese. Il numero di iscrizioni ufficiali è stato record; notevole anche l'inserimento di nuovi Capitoli, composti quasi esclusivamente da adolescenti.

La grande maggioranza dei pellegrini era, ovviamente, argentina e proveniente da diverse parti del Paese. Come negli anni precedenti, era presente un folto gruppo di adolescenti provenienti soprattutto dal Paraguay. Hanno partecipato anche altri fedeli provenienti da Paesi sudamericani come Bolivia, Brasile, Perù, Venezuela e Colombia. Quest'anno ci sono stati pellegrini dalla Spagna e dalla Francia, dove si svolgono i pellegrinaggi di Nostra Signora della Cristianità, tra Oviedo e Covadonga (Spagna), e Parigi - Chartres (Francia).

Tutti i pellegrini hanno partecipato a "Capitoli", raggruppati per gruppi, spiritualità specifiche, punti di provenienza e persino età. Ad esempio, uno dei più numerosi, "San José Sánchez del Río", era composto per la maggior parte da adolescenti provenienti dalle zone periferiche e dai quartieri popolari di La Plata. Si è distinto anche "Santiago Apóstol", che aveva un'età media di 45 anni ed era composto principalmente da genitori dei pellegrini più giovani.

Ancora una volta, i "Capitoli familiari", composti da padri, madri e bambini molto piccoli, che vanno in pellegrinaggio, naturalmente con tappe e tempi particolari, hanno suscitato innumerevoli espressioni di affetto e ammirazione. Una madre, con nove figli, ha detto: "Sono venuta con mio marito e i quattro più piccoli. Gli altri, già adolescenti, vanno con altri altre Capitoli di giovani con cui condividono, durante l'anno, attività di evangelizzazione e missionarie. Ci ritroviamo tutti insieme, comunque, alla Messa di chiusura e poi alla Basilica di Luján".

Un altro dei Capitoli che ha raccolto gli applausi e la gratitudine dei pellegrini è stato quello composto dagli Eroi delle Malvinas, veterani di guerra che, anno dopo anno, danno una chiara testimonianza di fede e di Patria. Uno di loro, commosso, ha detto che "come cantiamo in "Cristo Gesù, la Patria ti aspetta", vogliamo che la Patria in cui viviamo sia una proclamazione di quella celeste". E, in mezzo a tanti disaccordi che abbiamo come Paese, questo Pellegrinaggio è un segno che, nonostante tutto, ci sono riserve spirituali per la riconquista dell'Argentina". Ancora una volta, le testimonianze di questi Eroi, che hanno descritto come hanno vissuto la fede nelle trincee durante la Gesta del 1982 e come la Santa Messa e il Rosario quotidiano hanno mantenuto alto il loro spirito, sono state fortemente applaudite.

Questo nuovo pellegrinaggio ha dimostrato, ancora una volta, che questo tipo di pratica pia e tradizionale, sebbene sempre più apprezzata dai fedeli di tutte le età, esercita un'attrazione particolare sui più giovani. Per questo motivo, pur essendo esausti dopo lo sforzo spirituale e fisico dei tre intensi giorni, uno degli organizzatori ha sottolineato che "siamo molto contenti. C'è una squadra che continua a lavorare per una Chiesa sempre più fervente, che vive la sua identità e la sua missione senza complessi. E per un'Argentina che torna a sentirsi onorata delle proprie radici cristiane".

Tra le tante testimonianze, possiamo riassumere quella di un adolescente di 14 anni, recentemente convertito, che ha sottolineato:

"Poiché prima non conoscevo Dio, sono caduto in tutti i tipi di vizi, droghe, autolesionismo e altre cose del genere. Oggi so che il Signore fa grandi cose in noi quando gli apriamo almeno una piccola porta. Torno a casa rinfrancato. Mi dà una grande gioia sapere che Dio mi ama, che la Chiesa è mia Madre e che tanti nuovi amici, fratelli e sorelle mi sosterranno sempre".