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domenica 23 luglio 2023

L’Inquisizione sinodale in Lussemburgo e in Europa

Riceviamo dagli amici della TFP un altro esempio della "misericordia" di oggi nella Chiesa.
QUI il manifesto TFP.
QUI l'annuncio su Facebook.
A fianco la foto della chiesa di Francoforte dove sono stati cacciati i ragazzi della TFP.
QUI Cath.net sulla vicenda.
Luigi

L’Inquisizione sinodale

 di Julio Loredo

             È in corso il cosiddetto “processo sinodale” che, iniziatosi nel 2019, culminerà con l’Assemblea Generale del Sinodo convocata a Roma il prossimo ottobre, sotto l’egida di Papa Francesco.

             Le parole chiave sono “ascolto” e “inclusione”. Si tratta di ascoltare tutto il “popolo di Dio”, specialmente le cosiddette “minoranze emarginate”, salvo poi procedere all’“inclusione radicale” di tutti per plasmare così una nuova chiesa “costitutivamente sinodale”.

             All’interno di questo processo, spicca il Synodaler Weg, cioè il Cammino sinodale tedesco, oggetto di forte critiche da parte di alti prelati, e anche di dicasteri vaticani, per le sue proposte erronee e a volte apertamente eretiche, diametralmente opposte all’insegnamento di Nostro Signore Gesù Cristo e all’istituzione divina della Chiesa.

             Per contribuire al dibattito, che teoricamente dovrebbe coinvolgere tutti i cattolici, due mesi fa la TFP tedesca

scrisse una rispettosa Lettera aperta a mons. Georg Bätzing, vescovo di Limburg e forse il principale promotore del Weg. Ampliamente documentata, la Lettera afferma che mons. Bätzing “rompe con la morale cattolica e vuole fondare una Chiesa nazionale”. Il documento fu distribuito nelle piazze e nelle chiese della diocesi di Limburg, che comprende la città di Francoforte. A parte le solite reazioni avverse di qualche progressista, la Lettera aperta della TFP fu benevolmente accolta da un grande numero di fedeli, compresi molti sacerdoti.

             Naturalmente, essa ebbe ripercussioni anche in tutto il mondo di lingua germanica, a cominciare dall’Austria, Svizzera e Lussemburgo. Quest’ultima piazza è molto importante. Ne è arcivescovo il cardinale Jean-Claude Hollerich, Relatore generale del Sinodo nonché membro del cosiddetto “C9”, il ristretto gruppo di cardinali che consigliano direttamente Papa Francesco. Hollerich si è più volte dichiarato a favore di un’“inclusione” la più amplia possibile, che comprenda anche gli omosessuali e le coppie di fatto. In vena di “inclusione”, egli si è anche dichiarato aperto all’ordinazione sacerdotale delle donne.

             Ebbene, sembra che tale “inclusione” non comprenda chi non è d’accordo con l’orientamento del Synodaler Weg.

             Settimana scorsa, secondo quanto informa il quotidiano online kath.net, il Vicario generale dell’arcidiocesi di Lussemburgo, mons. Patrick Muller, pubblicò un Comunicato vietando la diffusione del documento della TFP tedesca nelle chiese diocesane. Leggiamo nel comunicato della Curia lussemburghese: «Di recente, ci è stato segnalato con maggiore frequenza che un manifesto “Resistere nella Fede cattolica”, di un’associazione chiamata “TFP Student Action Europe” è stato distribuito all’interno o all’esterno di diverse chiese della nostra diocesi. Questo manifesto prende chiaramente posizione contro il Sinodo, attacca il Papa e diffonde tesi reazionarie».

             Continua mons. Muller: «1. La Chiesa cattolica prende espressamente le distanze dalla suddetta associazione, dalle sue idee e dalle sue azioni. 2. Queste o altre pubblicazioni di tale associazione non possono essere distribuite o esposte nelle chiese. 3. Sono vietate le attività o la pubblicità di queste associazioni».

             Parafrasando Orwell, non solo possiamo dire che nella nuova Chiesa sinodale alcuni sono più “inclusi” di altri, ma che alcuni sono definitivamente “esclusi”. Il tenore dei tre punti elencati dal Vicario generale non lascia spazio ai dubbi: assistiamo alla nascita di una nuova Inquisizione sinodale che, in nome del “dialogo”, dell’“accoglienza”, dell’“inclusione” e dell’“ascolto”, nega perentoriamente tutto ciò a chi non sia strettamente allineato con loro.