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giovedì 18 maggio 2023

Vescovi cattolici e parrocchie in tutta Europa ospitano veglie di preghiera pro-LGBT per una maggiore «inclusione»



Vi proponiamo – in nostra traduzione – l’articolo di Michael Haynes, pubblicato da LifeSiteNews il 16 maggio 2023, in cui si riprende la nostra inchiesta sulle veglie eretiche filo-sodomite organizzate dalle Diocesi italiane, in collaborazione con sette eretiche (protestanti, valdesi, metodisti, battisti ecc.) e gruppi che si riferiscono al variegato ambiente delle lobby omosessualiste (QUI).
In particolare, l’articolo approfondisce gli obiettivi dichiarati dagli organizzatori, il contenuto ed i testi delle «preghiere» delle veglie e le immagini utilizzate per promuovere questi eventi, che si possono definire, senza timore di smentita, «blasfemi» e comunque in netta opposizione allinsegnamento cattolico.

L.V.


I partecipanti alla serie di eventi LGBT, che durerà un mese, incontreranno papa Francesco il 17 maggio.

(LifeSiteNews) – Numerosi vescovi e sacerdoti stanno prendendo parte ad una serie annuale di eventi ecumenici pro-LGBT in tutta Europa, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia, che vedrà i partecipanti incontrare anche papa Francesco.

Dal 5 maggio al 7 giugno, diverse chiese cattoliche in Paesi europei ospiteranno numerosi eventi per promuovere lo stile di vita LGBT e per opporsi all’«omofobia e alla transfobia».

La maggior parte degli eventi si svolgerà in Italia, ma anche chiese di Amsterdam, Spagna, Polonia, Francia e Malta prenderanno parte alle cerimonie, molte delle quali sono state organizzate come iniziative ecumeniche con valdesi, metodisti, battisti e cattolici che si uniscono.

Il progetto, della durata di quattro settimane, è sotto il controllo organizzativo generale dell’associazione La Tenda di Gionata, un gruppo che si propone di far «conoscere il cammino che i cristiani LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) fanno ogni giorno nelle loro comunità e nelle varie Chiese».

Il gruppo cerca di presentare racconti di «esperienze» LGBT in modo che «possano aiutare la società e le Chiese ad aprirsi alla comprensione e all’accoglienza delle persone omosessuali».

Per promuovere gli eventi LGBT, il gruppo si è avvalso di passi delle Scritture, attingendo a Matteo 10,40: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato».

In effetti, ad alcuni eventi parteciperanno anche prelati cattolici, e almeno due Vescovi cattolici sono già stati annunciati come partecipanti.

Il 16 maggio a Genova, il Vicario episcopale dell’Arcidiocesi si unirà agli omologhi ecumenici per una veglia di preghiera nella chiesa di San Pietro in Banchi. Poi il Vescovo di Parma Enrico Solmi guiderà una veglia diocesana la sera del 17 maggio, mentre il 7 giugno l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano guiderà una veglia in una delle Parrocchie della sua Arcidiocesi.

Il 18 maggio a Palermo si svolgerà una fiaccolata, seguita da una veglia di preghiera in una Parrocchia cattolica, «organizzata da tante associazioni cattoliche, evangeliche e laiche palermitane con il patrocinio del Comune di Palermo».

Molti degli altri eventi elencati hanno sede presso le Parrocchie cattoliche e prevedono anch’essi delle fiaccolate.

Tuttavia, l’evento più importante delle quattro settimane è il 17 maggio, quando i partecipanti al progetto incontreranno papa Francesco dopo la sua udienza generale settimanale in piazza San Pietro. Il Gruppo Mosaiko – un gruppo di «cristiani LGBT+» con sede a Roma – ha dichiarato che l’incontro con il Papa «sarà un modo per il gruppo di celebrare questo evento, presentandosi simbolicamente alla Chiesa di Gesù. L’intento è di contribuire, così come hanno già fatto altri gruppi di Cristiani Arcobaleno, a sollecitare la nostra Chiesa ad essere maggiormente inclusiva, perché “Chi accoglie Voi, accoglie me” (Mt 10,40)».

In un comunicato stampa separato prima dell’udienza papale, il Gruppo Mosaiko ha scritto che «ci presenteremo con sentimenti di conciliazione, sollecitando maggiori incontri per un cammino dedicato, inclusivo affinché ognuno possa sentirsi figlio di una Chiesa che accoglie non per ciò che dovremmo essere, ma per ciò che realmente siamo: cristiani e testimoni dello stesso Vangelo, in cui ognuno con la propria identità, il proprio orientamento e la propria individualità possa vivere in trasparenza e verità».

Hanno anche chiesto di aumentare il ruolo dell’ideologia LGBT nella vita quotidiana della Chiesa cattolica: «Il nostro desiderio è che la Chiesa prenda una posizione più ufficiale e veramente tangibile a favore di un ministero chiaro e inclusivo, senza più descrizioni. Vorremmo che in tutti gli angoli del mondo la dignità delle persone LGBT+ fosse riconosciuta con rispetto e sensibilità anche in quei luoghi in cui è ancora un reato rendersi visibili per affermare il proprio orientamento e la propria identità di genere».

Il blog Messainlatino – che ha evidenziato la serie di eventi di quest’anno – ha descritto l’udienza con il Papa come una «vera ciliegina sulla torta». Il blog si chiedeva se Francesco avrebbe ripetuto la condanna dell’ideologia di genere pronunciata in Ungheria, o se «– in puro stile gesuitico – si adatterà ai desiderata ed alle aspettative dei suoi interlocutori?».

In quanto giornata ufficiale contro l’omofobia e la transfobia, il 17 maggio sarà anche caratterizzato da speciali «liturgie» in occasione di vari eventi LGBT. L’ordine di servizio contiene un mix di letture, canti e salmi.

Inoltre, per due volte si fa riferimento a Dio come «Padre e Madre di tutte e tutti noi». Un’altra «preghiera» chiede l’aiuto divino per tutti coloro che sono chiamati ad assistere Dio nel «lavoro di trasformazione del mondo perché ragazze e ragazzi, donne e uomini, persone non binarie possano vivere, lavorare e imparare insieme con rispetto e dignità».

«Per le operatrici e gli operatori sanitari e assistenti sociali, che accompagnano le trasformazioni dei corpi Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera», prosegue il testo. Dopo una litania di queste intercessioni, viene recitata la versione protestante del Padre Nostro.

La serie di eventi pro-LGBT di quest’anno non è affatto la prima nel suo genere. Numerose Diocesi cattoliche in Italia hanno preso parte alle veglie l’anno scorso, come ha rilevato LifeSiteNews all’epoca. Tra i vari prelati che hanno partecipato c’era anche mons. Charles Scicluna, Arcivescovo pro-LGBT di Malta e Segretario aggiunto del Dicastero per la Dottrina della Fede.

Come negli anni precedenti, anche quest’anno gli eventi sono stati promossi con immagini blasfeme a tema arcobaleno, tra cui immagini del Sacro Cuore color arcobaleno 



Nonostante questa promozione cattolica degli argomenti LGBT, l’insegnamento cattolico sulle questioni transgender rimane immutato, come afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica: «Spetta a ciascuno, uomo o donna, riconoscere ed accettare la propria identità sessuale» (n. 2333).

Anche il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede del 1975, Persona Humana, ha fatto eco a questo concetto con le parole: «Non può, dunque, esserci vera promozione della dignità dell’uomo se non nel rispetto dell’ordine essenziale della sua natura» (n. 3).

Nella sua prima lettera ai Corinzi, San Paolo afferma che le azioni omosessuali sono peccaminose, spiegando che «né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio» (1 Cor. 6, 9-10), ma piuttosto, secondo la sua lettera ai Romani, coloro che praticano l’omosessualità riceveranno «in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento» (Rom. 1, 27).

7 commenti:

  1. Utilizzare i simboli e il linguaggio di un'ideologia che si avversa significa riconoscerli e farli uscire dal loro ristretto ambito per farli diventare propri e in un certo senso universali. E' un errore che mi sono accorto nel mondo cattolico tradizionale e in quello politico conservatore si compie ormai quotidianamente senza neanche che si rifletta sulle conseguenze di queste scelte semantiche. Consiglio vivamente a tutti, e in primis chi scrive nei blog e nei giornali sia in rete che in modalità cartacea, di smettere di usare termini ideologici come "omofobo" o l'acronimo di riferimento di questa galassia ideologica, che ovviamente per coerenza non cito. Riflettiamoci bene!

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  2. Da anonimo :-) dico che è giunto il tempo di essere espliciti ed intransigenti nelle denunce e nell'opposizione. Ognuno dove sta.

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    1. Hai ragione. Questa è una guerra che devono perdere

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  3. «Né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio» (1 Cor. 6, 9-10)… Neppure i preti cattolici condannati, con sentenze passate in giudicato, per abusi sessuali nei confronti di minori, erediteranno il regno di Dio!

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    1. Spero che qualcuno si accorga che nell’elenco c’è anche “maldicenti”.

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  4. Buongiorno, scrivo qui a proposito dell'articolo sul sibillino "Sinodo sulla Sinodalità".
    Siete sicuri che tutti, negli atti sessuali, si "impegnino" molto? 🤔
    Comunque, io penso che si possa portare, dalla parte della messa in latino, molti frequentatori di quella in italiano, molti credenti tiepidi, molti frequentatori di nulla, molti sinistrorsi e molti atei.
    La gente meno informata ama, della Chiesa, sentire quanto concerne la vecchia vulgata del "rinnovamento ".
    I nemici della Chiesa ⛪️ tendono a colpirne il "vecchiume", anche con la satira.
    Molti argomenti che voi portate su questo sito, però, solleciterebbero l'umano senso di ribellione alle ingiustizie di chiunque.
    Di più, il senso del grottesco, dell'illogico.
    Ancora, agli stessi nemici della Chiesa, converrebbe passare ai vostri stessi argomenti.
    Da parte della Chiesa, poi, purtroppo, non sarebbe da aspettarsi una reazione sulla falsariga della Controriforma ( almeno in tempi brevi).
    Finalmente, sarebbe una vera occasione una maggiore pubblicità ai vostri argomenti. 😉

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