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mercoledì 3 maggio 2023

Salta un altro sacerdote, amico di Zanchetta: sotto processo, accusato di abusi omosessuali

Un altro sodale dell'amico di Papa Francesco mons. Zanchetta, sotto accusa per abusi di sodomia.
Su Zanchetta e Francesco QUI MiL.
Grazie a Michelangelo per la traduzione. 
Luigi

RedInternational, Valeria Jasper, 30 aprile 2023

Si tratta di Fernando Páez, amico del vescovo condannato Gustavo Zanchetta. È accusato di reati sessuali contro un ex seminarista avvenuti tra il 2015 e il 2017. Il processo si svolgerà nella città di Tartagal a partire dal 15 maggio. La sua denunciante, con il sostegno di organizzazioni di sopravvissuti ad abusi ecclesiastici, chiede misure di protezione.
Questo è il terzo processo che si svolge nella provincia settentrionale dell'Argentina e avrà come imputato un sacerdote della Chiesa cattolica. Dopo le condanne di Gustavo Zanchetta e Agustín Rosa Torino, è la volta di Fernando Páez, denunciato nel 2019 da Kevin Montes, un ex seminarista per aver abusato sessualmente di lui tra il 2015 e il 2017, nella parrocchia della Santa Croce, dove Páez esercitava il suo sacerdozio. Il denunciante è stato un testimone chiave nel processo contro Gustavo Zanchetta, per il quale ha ricevuto quattro anni e sei mesi di carcere.

Il processo inizierà il 15 maggio a Tartagal, un giorno dopo le elezioni provinciali. Il reato di cui è accusato Páez è semplice abuso sessuale, doppiamente aggravato per essere stato commesso nel suo ruolo di ministro del culto riconosciuto e responsabile dell'educazione. Il dibattito sarà condotto dalla Camera I del Tribunale di Tartagal, composta dai giudici Ricardo Martoccia e Aníbal Burgos e dalla giudice Soledad Rodríguez.

Per l'Unità del Pubblico Ministero, il lavoro svolto nell'indagine penale preparatoria "rivela che il racconto della denunciante non è isolato e non suffragato da prove, ma corrisponde alle dichiarazioni di testimoni che occupavano vari ruoli nella chiesa in cui l'accusato lavorava, che mostrano un modus operandi messo in atto dal sacerdote".

Non va dimenticato che sia Zanchetta, amico protetto di Bergoglio, sia il vescovo Luis Scozzina della diocesi di Oran sapevano delle atrocità commesse da Paez e hanno taciuto; anzi, Zanchetta ha anche abusato di lui. Ancora una volta, una gerarchia che copre e sostiene un sistema perverso di crimini sessuali, di cui Bergoglio è il capo.
Nelle dichiarazioni rilasciate ai media locali e nazionali, Montes ha chiesto protezione per sé e per la sua famiglia. "Non mi sento sicuro né fisicamente né psicologicamente a causa delle molestie della gente. Ho paura del viaggio di andata e ritorno", ha detto Montes, che ha dovuto trasferirsi nella provincia di Córdoba a causa delle molestie ricevute per aver denunciato il sacerdote.

Per quanto riguarda il processo, il denunciante chiede "un carcere comune, una sentenza ferma e coerente". "Questo non è solo per me, ma anche per altri testimoni che non hanno avuto il coraggio di denunciare, ma hanno subito la stessa cosa e testimonieranno, e per coloro che avrebbero potuto essere vittime se non fosse stato denunciato", ha detto.

Gustavo Zanchetta (a sinistra) e Fernando Páez (a destra). Foto| El Tribuno