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martedì 16 maggio 2023

Consacrazione del Brasile al Sacro Cuore di Gesù

Riceviamo dagli amici della TFP e pubblichiamo.
Sotto il breve video della consacrazione.
QUI il testo originale in portoghese.
QUI, su MiL, Pio XII Lettera Encliclica Haurietis Aquas sulla Devozione al Sacro Cuore di Gesù. 
Cor Jesu adveniat Regnum tuum, adveniat per Mariam.
Luigi

CONSACRAZIONE DEL BRASILE AL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ FATTA DA DOM BERTRAND DI ORLEANS E BRAGANÇA 
CAPO DELLA CASA IMPERIALE DEL BRASILE
13 MAGGIO 2023
SANTUARIO DI CRISTO REDENTORE - RIO DE JANEIRO

O SIGNORE GESÙ CRISTO, nostro Redentore, veniamo davanti alla Tua maestosa immagine, che Ti rappresenta con le braccia aperte in forma di croce, per consacrare al Tuo sacratissimo Cuore il Brasile, “Terra di Santa Croce” [primo nome del Brasile, n.d.t.].

Tu, Signore, hai nelle Tue mani il destino delle nazioni; giudichi i popoli con giustizia, dando a ciascuno, ancora su questa terra, la punizione per i suoi crimini e la ricompensa per la fedeltà ai tuoi Comandamenti; ma Tu, anche se infuriato per le colpe degli uomini e delle nazioni, ti lasci placare dalla penitenza e dalla conversione, allontanando la tua ira e convertendola in benedizione.

Così, Signore misericordioso, quando hai visto la Francia che stava per sprofondare negli errori di un secolo di vere tenebre mascherate da luce e che potevano oscurare la sua gloria di figlia primogenita della Chiesa, Tu hai rivelato a Santa Margherita Maria Alacoque il rimedio che poteva preservare quella nazione dagli orrori della Rivoluzione: la Consacrazione fatta dal Re al Tuo Sacratissimo Cuore.

Tragicamente, Signore giustissimo, il rimedio che offristi a quella nazione non fu applicato in tempo, e il mondo vide, con stupore, a quali estremi di barbarie possono giungere gli uomini quando sono infiammati dal furore rivoluzionario.

Alla luce di questo chiarissimo esempio della Tua bontà e della Tua giustizia, e volendo implorare la Tua protezione contro tali fatali errori, la nostra pia predecessore, la Regina Dona Maria I del Portogallo, fece erigere nell'allora Capitale di tutti i suoi regni la splendida Basilica dell'Estrela [della Stella], la prima al mondo dedicata al Tuo Sacratissimo Cuore.

Il Brasile, che non si era ancora emancipato dal Portogallo, ricevette i benigni effetti di quel voto della sua Regina, che si irradiò per tutta la nostra storia e dovrebbe irradiarsi fino alla consumazione dei secoli, purché la nostra nazione rimanga fedele alla Tua Legge.

E affinché non ci mancasse, dopo l'Emancipazione, un glorioso monumento al Tuo Sacratissimo Cuore, la nostra venerabile bisnonna, la Principessa Dona Isabel, dopo essere stata acclamata con il titolo di "Redentore", memore delle parole della Sacra Scrittura “non nobis, Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam”, volle che in questo luogo fosse eretto questo meraviglioso Santuario in Tuo onore, con il titolo di "Cristo Redentore".

E in questo stesso Santuario, quando non avevamo più un Imperatore sul Trono, le autorità allora costituite, unite ai Vescovi, consacrarono espressamente il Brasile al Tuo Sacratissimo Cuore.

Sono tante le benedizioni che hai elargito alla “Terra di Santa Croce”, Signore, attraverso questi atti solenni, che solo nell'eternità potremo lodarti e ringraziarti.

Ma, Signore, ahimè! La nostra nazione, invece di iniziare subito a lodarti e ringraziarti per quanto è possibile in questo mondo, si è allontanata così spesso dai Tuoi comandamenti, rendendoci degni della Tua ira.

Sì, o Signore, confessiamo umilmente che la nostra nazione non può più vantarsi di seguire fedelmente la Tua Legge, perché le nostre leggi si sono gradualmente allontanate da Te, quando hanno approvato una serie di norme che hanno portato alla fatale dissoluzione della famiglia e alla profanazione dei giorni sacri, quando hanno permesso tanti insulti alla Tua Divina Maestà e, soprattutto, quando Ti hanno negato il culto pubblico e ufficiale che siamo tenuti a renderTi.

Per tutti questi peccati ti chiediamo perdono, o Signore, e siamo qui per riparare a tante iniquità con questo atto solenne.

Hai detto, Signore, che il tuo “giogo è facile e il tuo fardello è leggero”, perché sei “mite e umile di cuore”. Come saremmo felici, Signore, se la nostra nazione potesse di nuovo prendere su di sé il Tuo giogo e il Tuo fardello. Allora saremmo sollevati dalle nostre fatiche e troveremmo riposo per le nostre anime.

Per questo motivo, noi, che con la morte del nostro defunto fratello, il Principe Dom Luiz, siamo stati elevati da Te alla guida della Casa Imperiale del Brasile, con questo atto, in continuità con i nostri predecessori, specialmente la Regina Dona Maria I e la Principessa Dona Isabel, consacriamo nuovamente il Brasile, cioè che le nostre leggi si conformino alla Tua Legge, che le nostre autorità si sottomettano a Te, che la nostra nazione torni a renderti un culto pubblico e ufficiale che plachi la Tua ira, scacci i Tuoi meritati castighi e attiri su di noi le Tue benedizioni.

Accetta, o Signore, questo umile omaggio che rendiamo al Tuo Sacratissimo Cuore. Pur essendo privi della Corona e del Trono, siamo depositari, in virtù della legittimità dinastica, delle speranze della restaurazione del Brasile autentico; siamo gli eredi di quei Sovrani sotto i cui nomi la Tua Santa Croce è stata piantata su questo suolo e il Tuo Santo Vangelo è stato portato ai suoi abitanti originari; siamo, infine, colui che ha la responsabilità di rappresentare la continuità storica e, dunque, la fedeltà del Brasile alla sua vocazione cattolica.

In questo tredici maggio, data piena di significato per il Brasile in quanto commemoriamo il 135° anniversario della Lei Áurea [libertà degli schiavi], davanti alla Sua Santa Immagine e insieme a tanti brasiliani che sono venuti qui per unirsi a noi in questo atto pubblico di lode, di ringraziamento, di riparazione e di consacrazione al Suo Sacratissimo Cuore, per intercessione di Nostra Signora della Concezione Aparecida La imploriamo con urgenza, Signore: VENGA A NOI IL TUO REGNO!

3 commenti:

  1. Ésa es la solución para Brasil y para el mundo: consagrarnos al Adorable Corazón de Nuestro Redentor!!!

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  2. Possiamo credere che, nella storia, il potere politico ( che, pure, convocò dei concili ), possa provvedere a consacrare questo è quello.
    Una consacrazione, però, fatta da un monarca deposto, o da un discendente di monarchi deposti, sarebbe, secondo il mio modesto avviso, da ridursi a un gesto bizzarro, gesto che non dovrebbe fare testo, né fare una buona pubblicità alla messa in latino, di cui - credetemi- sono un sincero estimatore.
    Alla fine, Pio X tolse di mezzo i monarchi austriaci dal conclave, con l'abolizione del diritto di veto. 😁

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