Dall'articolo di Tosatti (QUI) apprendiamo che un sacerdote avantista avrebbe collocato, poi tolto (per intervento del vescovo, sull'altare dell’esposizione una tovaglia con raffigurato un caprone. Nel ricordare che cotale animale sia associato al culto del diavolo, ci sentiamo vicini al famoso critico d'arte Vittorio Sgarbi che ai suoi corrispondenti ignoranti grida "capra". Chiunque abbia messo un tale arredo è degno dell'epiteto.