Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La comunicazione segue alla notizia della firma del primo accordo interreligioso ed energetico d’Italia, nel cui documento si esprime la volontà di «realizzare un progetto condiviso di comunità energetica tra la Pontificia Università Antonianum e il Centro Islamico Culturale d’Italia come primo esempio vivente di profonda collaborazione e sinergia tra le comunità di appartenenza»; con tale accordo verranno installati dei pannelli fotovoltaici che consentiranno la produzione di 50 kilowatt alla Casa Generalizia dei Frati Minori, 120 all’Antonianum e 250 alla grande moschea di Roma (QUI).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
NOSTRE INFORMAZIONI
La Prefettura della Casa Pontificia, con nota diramata ieri sera dalla Sala Stampa della S. Sede, a seguito dell’accordo interreligioso ed energetico intercorso alcuni giorni addietro tra la Pontificia Università «Antonianum» e il Centro islamico culturale d’Italia - Grande Moschea di Roma, ha precisato che detto strumento è stato sottoscritto, contrariamente ad alcune voci diffuse da alcuni organi di stampa che lo volevano discendente dal Motu pr. «Dementiarum sollicitudine» promulgato dal S. Padre il 31 novembre u.s., quale invece direttamente promanante dalla normativa applicativa delle Encicliche «Laudato sì» e «Fratelli tutti» in combinato disposto ed in particolare dall’Istr. «S’i fosse foco», con cui la S. Congregazione dei Termosifoni (novello dicastero istituito dal S. Padre nell'ambito delle messianiche riforme della S. Sede) ha affrontato la crisi energetica derivante dalla guerra russo-ucraina sul territorio dello Stato della Città del Vaticano.
già da un po' si discute di usare le parrocchie come cuore delle 'comunità energetiche' del futuro, e sicuramente questo accordo è una spinta in questo senso
RispondiEliminama ovviamente c'è sempre qualcosa di cui lamentarsi
È un’ottima iniziativa, ma le lagne hanno sempre il sopravvento.
EliminaMa perché tutto ciò che riguarda la sostenibilità o la riduzione della dipendenza da petrolio suscita la vostra critica/ilarità? Vivere, o sforzarsi di vivere, in un mondo più pulito e che sprechi di meno va contro qualche dettame cattolico tradizionale?
RispondiEliminaMa a prescindere dalla questione ambientale: il partecipare alla transizione green può aiutare la Nuova Evangelizzazione, in quanto le parrocchie hanno la capacità umana e materiale di essere al centro del processo e di coordinarlo. Quindi di conseguenza si può raggiungere i lontani facendo capire che, pur non essendo del mondo, siamo nel mondo, e a spronare è Cristo morto e risorto
EliminaComunque il problema di molti tradizionalisti è associare l'attenzione all'ambiente a cose negative tipo malthusianesimo, comunismo, ateismo etc
EliminaNon sanno però che esistono 'ecologismi' ben differenti, tipo quello del 'mondo pieno' o quello che considera il sacro una forza trainante per il rispetto dell'ambiente
GRAZIE, MONS. FAVELLA!!!. Ci fai sempre ridere con le tue battute esilaranti.
RispondiEliminaMAX 75