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giovedì 9 marzo 2023

Nicaragua. Mons. Álvarez agli arresti da un mese, due università cattoliche chiuse e la Caritas locale sciolta ... ma si dice: Ortega e il Vaticano "dialogano"

Vergogna.
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Luigi

Daniel Ortega, dittatore del Nicaragua, ha imparato che il silenzio vaticano per lui è un'arma di ricatto formidabile. Agisce come vuole sicuro che la Santa Sede tacerà.
(L.B., R.C. - a cura Redazione "Il sismografo") Mentre importanti responsabili del vertice della Chiesa, anche diplomatici, assicurano che la Santa Sede sta dialogando con il dittatore del Nicaragua, Daniel Ortega, per trovare "soluzioni" ai tanti delicatissimi problemi sorti con la persecuzione religiosa del regime sandinista nicaraguense, la situazione del rapporto bilaterale precipita. In queste ultime 48 ore il governo ha deciso di chiudere due Università cattoliche e anche la Caritas locale dicendo che l'istituzione della chiesa ha deciso di "sciogliersi volontariamente". Ovviamente la dittatura non dice che la Caritas, guidata dall'Episcopato, di fatto si è fermata completamente perché senza mezzi, osteggiata con regolamenti amministrativi, con minacce e irruzioni della polizia e dei paramilitari. Intanto la campagna mediatica di insulti e calunnie contro i vescovi, il Vaticano e il Pontefice, non si ferma. Ormai sproloquiare contro i cattolici è una ossessione patologica del governo e della coppia Ortega-Murillo.
A questo punto, in particolare dal 2021 in poi, tutta questa storia sembra una autentica presa in giro della diplomazia vaticana. Nulla di nuovo. Si è già visto.
Ortega agisce senza limiti come un despota e la Sede Apostolica intanto incassa i colpi in silenzio da un bel po' di tempo. Viene da chiedersi ma che politica estera è questa? Perché il Papa accetta questo trattamento? Quali sono i frutti che ha raccolto con il tentativo di amicarsi Ortega? Qualcuno in Vaticano pensa al dolore e alla sofferenza reale e concreta dei fedeli, religiosi e religiose, sacerdoti e laici impegnati nella promozione umana?
Il 12 marzo sarà il primo anno dal giorno in cui il Nunzio apostolico a Managua venne espulso nel giro di poche ore senza una motivazione ragionevole e domani, 10 marzo, sarà un mese da quando mons. Rolando Álvarez, vescovo di Matagalpa, è stato condannato a otre 26 anni di carcere e ancora non si riesce a sapere dove si trova e se sta bene.
Dal Vaticano si fa sapere che il suo silenzio è per proteggere la gerarchia e i cattolici in Nicaragua, vale a dire per non fare infuriare il dittatore. E' un argomento storico e ancora molto discutibile. Il peggio è che Ortega ha imparato che il silenzio vaticano per lui è un'arma di ricatto formidabile.
Agisce come vuole sicuro che la Santa Sede tacerà.

Foto: Rosario Murillo - Daniel Ortega

7 commenti:

  1. Allucinante!
    Mi state dicendo che il Vaticano non vi manda dei report quotidiani sull’avanzamento del dossier Nicaragua?
    Ma è pazzesco! Mi domando proprio dove andremo a finire!

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    1. Lei è un cretino, si informi

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    2. Per l’anonimo delle ore 22:55 del 10 marzo 2023. Faccia poco lo spiritoso. Lei mi sa dire cosa ci fa su questo sito visto che non ne condivide l’impostazione?

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    3. Non si tratta di conoscere questo o quel dossier di natura confidenziale. Si tratta dell'impostazione post-conciliare di dialogo, mi si passi l'espressione, "con cani e porci", a prescindere dall'avertimento datoci dal Signore nel vangelo di Matteo (7:6).

      La Chiesa non e' stata istituita da Cristo per trovare i minimi comun denominatori, ma per continuare l'operato di Cristo Capo (letteralmente) che disse ai potenti dell'epoca: <>

      Cristo non cerca di fare accordi da quattro soldi (da trenta danari?) con Pilato o con il Sinedrio, preferisce tacere quando le parole non servono, e proclamare la verita' con carita' ma senza peli sulla lingua anche quando questo porta ad oltraggi per se stesso e per i suoi.

      Quo vadis, Petre?

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    4. Mi scuso per l'uso delle parentesi. La citazione di Cristo era: Il mio regno non è di questo mondo...Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce.

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  2. Un commento che dà del cretino ad un utente non è classificabile come commento “infantile o pedante” e, come tale, destinato alla censura secondo le vostre linee guida?
    Grazie.

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    1. Buonasera.
      E' una citazione dotta: una delle frasi celebri di Totò il quale aggiungeva "si fidi, le porto i testimoni". E come tale non è un insulto.

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