Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato e per via diplomatica attraverso il Cancelliere Don Pietro Zecchini, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella, per grazia di Dio e della Sede Apostolica Arcivescovo di Synossi in partibus infidelium, Assistente al Sacro Soglio e Giudice Ordinario della Curia Romana e suo Distretto, nonché Abate Commendatario di Santa Cecilia in Urbe.
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
NOSTRE INFORMAZIONI
La S. Congregazione per le Indulgenze e Reliquie, con nota del 20 u.s., pubblicata dalla Sala Stampa della S. Sede e dall’Osservatore Romano, ha notificato essere obbligo per i fedeli della «chiesa in uscita» durante la corrente Quaresima, il digiuno dal gas e dai combustibili fossili, dispensandosi i detti fedeli da ogni altro tipo di digiuno ed astinenza, a mente della Bolla «Pelagianorum quadragesimalia», promulgata dal S. Padre lo scorso 31 gennaio.
I fedeli cattolici, viceversa, mediante varie testate giornalistiche e «social», hanno di contro auspicato che sull’intero territorio dello Stato della Città del Vaticano e degli altri palazzi romani che godono dell’extraterritorialità in forza dei Patti Lateranensi e del Concordato, l’uso del gas e dei mentovati combustibili fossili venga veicolato per usi diversi da quelli di riscaldamento e/o cucina, ma sicuramente più commendevoli per la fede cattolica, più utili la tutela dell’ecclesiastica disciplina, più efficaci per la difesa della dottrina cristiana.
Nessun commento:
Posta un commento