Benedetto XVI si è battuto per offrire una visione in cui la liturgia tradizionale fa parte della vita della Chiesa, senza creare odi e contrapposizioni con la liturgia del 1969. Dall’altra parte, ha trovato schiere di fedeli che dicono che la “nuova messa” non è cattolica e i “preti modernisti” sono apostati. Ora queste persone lo piangono. Mah.
Benedetto ha sempre cercato di far capire che la Tradizione, pur essendo unica, ha tanti modi di esprimersi E le varie forme del Rito Romano volevano essere l'esempio di tutto ciò Ma tanti non lo hanno capito, sua progressisti che tradionalisti
Concordo. Le polarizzazioni non sono mancate da entrambe le parti (anche se non mi pare di aver letto o sentito progressisti negare la validità della messa in forma straordinaria. Al più ne contestano, purtroppo a volte con violenza, l’opportunità pastorale). Ciò detto, è anche vero che, dopo il Summorum, Papa Benedetto si è un po’ “disinteressato” alla questione, lasciando più o meno vescovi e singoli preti a fare da soli. Quello che più ho apprezzato di Traditionis custodes è l’accento posto sulla necessità di accompagnamento pastorale per questi gruppi. Pian piano, tante comunità si sono in pratica isolate sempre più dalla chiesa: non accettano i santi canonizzati dopo il concilio, alcuni si sono messi ad usare il messale pre Pio XII perché contestano la riforma della Settimana Santa. C’è bisogno di organizzazione, secondo me. Su questo, Papa Benedetto è stato un po’ debole. Visto quello che ha fatto con l’ordinariato anglicano, non avrebbe potuto fare una cosa simile per il rito tradizionale? Invece sembra che si sia limitato ad esporre una presa di posizione di principio, anche giusta (la messa tradizionale non è mai stata abrogata), ma poi non sia seguita nessuna fase operativa. Una struttura ci vuole, ci sono troppi (soprattutto tra i fedeli) che credono di poter fare più o meno quello che vogliono e le varie proteste contro le azioni dei vescovi che non vanno loro a genio sono una dimostrazione lampante della cosa. Come se l’unico scopo della fede cristiana sia avere la messa tridentina, come se una mia preferenza liturgica condizionasse tutto il mio rapporto con Dio. Dov’è, in tutto ciò, l’appartenenza alla chiesa? Quanti dei fedeli che partecipano alla messa tradizionale si rifiutano di partecipare alla forma ordinaria se fosse la sola disponibile? Ci vuole chiarezza, ci vuole ordine, se no diventano i clerici vagantes del XXI secolo.
Benedetto XVI si è battuto per offrire una visione in cui la liturgia tradizionale fa parte della vita della Chiesa, senza creare odi e contrapposizioni con la liturgia del 1969.
RispondiEliminaDall’altra parte, ha trovato schiere di fedeli che dicono che la “nuova messa” non è cattolica e i “preti modernisti” sono apostati.
Ora queste persone lo piangono. Mah.
Benedetto ha sempre cercato di far capire che la Tradizione, pur essendo unica, ha tanti modi di esprimersi
EliminaE le varie forme del Rito Romano volevano essere l'esempio di tutto ciò
Ma tanti non lo hanno capito, sua progressisti che tradionalisti
Concordo.
EliminaLe polarizzazioni non sono mancate da entrambe le parti (anche se non mi pare di aver letto o sentito progressisti negare la validità della messa in forma straordinaria. Al più ne contestano, purtroppo a volte con violenza, l’opportunità pastorale).
Ciò detto, è anche vero che, dopo il Summorum, Papa Benedetto si è un po’ “disinteressato” alla questione, lasciando più o meno vescovi e singoli preti a fare da soli.
Quello che più ho apprezzato di Traditionis custodes è l’accento posto sulla necessità di accompagnamento pastorale per questi gruppi. Pian piano, tante comunità si sono in pratica isolate sempre più dalla chiesa: non accettano i santi canonizzati dopo il concilio, alcuni si sono messi ad usare il messale pre Pio XII perché contestano la riforma della Settimana Santa. C’è bisogno di organizzazione, secondo me. Su questo, Papa Benedetto è stato un po’ debole.
Visto quello che ha fatto con l’ordinariato anglicano, non avrebbe potuto fare una cosa simile per il rito tradizionale? Invece sembra che si sia limitato ad esporre una presa di posizione di principio, anche giusta (la messa tradizionale non è mai stata abrogata), ma poi non sia seguita nessuna fase operativa. Una struttura ci vuole, ci sono troppi (soprattutto tra i fedeli) che credono di poter fare più o meno quello che vogliono e le varie proteste contro le azioni dei vescovi che non vanno loro a genio sono una dimostrazione lampante della cosa. Come se l’unico scopo della fede cristiana sia avere la messa tridentina, come se una mia preferenza liturgica condizionasse tutto il mio rapporto con Dio.
Dov’è, in tutto ciò, l’appartenenza alla chiesa? Quanti dei fedeli che partecipano alla messa tradizionale si rifiutano di partecipare alla forma ordinaria se fosse la sola disponibile?
Ci vuole chiarezza, ci vuole ordine, se no diventano i clerici vagantes del XXI secolo.
audio lettura del libro regalato dalla Meloni al papa https://www.youtube.com/watch?v=EyRlNyIxHFk
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