Nel suo libro I sentieri del Male (Sugarco, Milano
2022, p. 160, 16 euro: https://www.edizionifiducia.it/collections/selezione-home-page/products/i-sentieri-del-male)),
Roberto de Mattei ci propone una
sintetica ricostruzione delle congiure, delle cospirazioni, dei complotti,
reali o presunti, degli ultimi cinque secoli, ma soprattutto ci offre una guida
criteriologica, per orientarsi in questo tenebroso labirinto.
Le cospirazioni e le società segrete esistono perché l’uomo, ferito dal peccato originale, è inclinato al male e la sua natura sociale lo spinge ad unirsi ad altri uomini per realizzare fini malvagi. Ciò non significa che tutto ciò che accade sia pianificato e che tutti i progetti si traducano necessariamente nella realtà. La storia non segue un corso obbligato, e può mutare anche per eventi inattesi e imprevedibili. Il principio di causalità su cui si regge l’universo non è di ordine meccanico, ma metafisico,
e ammette l’esistenza del “caso” e dell’“imponderabile”, che sono tali per chi vive nella storia, ma non per Dio che la trascende e la guida. Chi si ispira ad una teologia cristiana della storia, sa che non esiste il caso, ma che tutto ciò che accade è previsto e regolato da Dio, compresa la realizzazione, o il fallimento delle congiure e delle cospirazioni. Tra il
termine congiura e quello di cospirazione c’è, secondo l’autore di queste
pagine, una sottile, ma decisiva differenza. Se le congiure sono accordi
segreti, limitati a poche persone e diretti a sopprimere un sovrano o un uomo
politico, per ragioni spesso di potere, le cospirazioni sono progetti più ampi
che si propongono di rovesciare un ordine costituito. I cospiratori sono quasi
sempre rivoluzionari, i congiurati non lo sono necessariamente. L’epoca d’oro
delle congiure va, grosso modo, dal 1400 al 1700. Con l’Illuminismo e la
Rivoluzione francese si apre un’epoca in cui, accanto alle tradizionali congiure,
si sviluppano cospirazioni di carattere ideologico e politico. Il prof. de Mattei ci presenta un
suggestivo panorama dei personaggi e delle organizzazioni segrete degli ultimi
due secoli: Adam Weishaupt e gli Illuminati di Baviera, Cagliostro, Moses
Dobrushka, il misterioso “dottor Falck” di Londra”, Filippo Buonarroti e i Sublimi Maestri Perfetti, l’Alta Vendita, la
Massoneria, nelle sue varie diramazioni, dalla Rivoluzione francese alla Prima
Guerra mondiale, gli oligarchi di Wall Street e le Rivoluzioni del XX secolo,
la sinarchia e il modernismo, fino ai “Protocolli dei Savi di Sion” e ai falsi
“complotti “del XX secolo.
La
parola complotto viene usata spesso per sinonimo di “congiura” o di “cospirazione”.
A differenza degli altri due termini, però, può anche indicare una trama
narrativa. Questo spiega, secondo de Mattei, come il termine complottismo
indica la disposizione psicologica a ricondurre a un complotto fittizio tutta
la realtà. La riduzione di ogni aspetto della realtà a complotto vanifica però la
realtà dei complotti, rendendoli una finzione. Se nell’epoca della modernità
Cartesio faceva dipendere la realtà dal pensiero, il complottismo dell’era
post-moderna fa dipendere la realtà dall’immaginazione. Il termine “conspiracy theory” è usato in inglese per indicare una cospirazione fantasiosa, ma quello di “teoria del complotto”, appare all’autore più preciso, perché la cospirazione è reale ed è oggetto di studio
dello storico, il complottismo sostituisce invece la narrazione alla realtà.
Naturalmente
nessuno è così sciocco da negare l’esistenza di cospirazioni e complotti, e
questo libro ne dimostra la realtà, ma il problema è quello di distinguere i
complotti veri da una “teoria del complotto” immaginaria. Bisogna però fare
attenzione, Teoria del complotto, secondo gli psico-sociologi di moda, sarebbe
ogni concezione della storia che postula l’esistenza di nemici che operano nel
segreto per colpire l’avversario. L’ipotesi, ad esempio, che il coronavirus sia
fuoriuscito nel 2020, intenzionalmente o incidentalmente, da un laboratorio
bellico cinese, viene considerata una “teoria del complotto”, allo stesso modo
dell’ipotesi che la pandemia sia stata provocata dalle oligarchie occidentali
per sterminare l’umanità. Ma mentre la prima ipotesi è resa probabile da una
grande quantità di indizi, come lo stesso prof. de Mattei ha dimostrato nel suo
Le origini misteriose del coronavirus. Un
contriburto storico (Edizioni Fiducia, Roma 2021: https://www.edizionifiducia.it/products/le-misteriose-origini-del-coronavirus-un-contributo-storico?_pos=1&_sid=6a9eb588b&_ss=r),
la seconda ipotesi appare priva di prove che possano suffragarla. Le
cospirazioni, come le congiure, sono reali se hanno dei protagonisti definiti e
se sono situate in un tempo e in un luogo circoscritti. Il complotto fittizio,
invece, è un aggregato inafferrabile e oscuro, di cui non sono svelati
l’identità degli attori, né le concrete modalità operative.
Negare di principio l’esistenza di forze segrete che muovono la storia, afferma de Mattei, nella sua conclusione, è altrettanto puerile che vedere dovunque complotti senza mai darne la prova. Accanto ai “sentieri del bene” percorsi dai santi, esistono infatti i “sentieri del male” tracciati dai figli delle tenebre. E, come afferma l’epigrafe che apre il libro, “non si può amare il bene che non si conosce e non si puo' odiare il male di cui non si sospetta l’esistenza”.
(Maddalena della Somaglia)