Pagine

lunedì 28 novembre 2022

Orrori architettonici… e dove trovarli #116 a Parigi (Francia)

Chiesa parrocchiale di Sant’Alberto Magno dell’arch. Roland Dubrulle (1968).

Lorenzo

L’attuale chiesa di Sant’Alberto Magno è stata costruita nel 1968 dall’architetto urbano Roland Dubrulle.
Questa costruzione faceva parte dei Chantiers du Cardinal la cui missione è (ancora oggi) costruire, rinnovare e abbellire le chiese di Parigi e dei dipartimenti dell’Ile de France (92, 93 e 94).
La chiesa di Sant’Alberto Magno ha una struttura in cemento armato rivestita di mattoni rossi.
La nuova chiesa (con quasi 700 posti a sedere) fu inaugurata (e benedetta) dal cardinale Marty il 16 novembre 1969, all’indomani della festa di Sant’Alberto Magno.
A causa della scarsa visibilità della chiesa, al 122 di rue de la Glacière fu poi aggiunto un arco sormontato da una croce.
La generale sobrietà della navata non impedisce la presenza di una rara originalità nelle chiese parigine: il pavimento è leggermente inclinato fino al coro. Le chiese del 19º arrondissement di Saint Luc e Notre Dame de l’Assomption des Buttes Chaumont sono state costruite sullo stesso principio.

Descrizione tratta dalla pagina saintalbertlegrand.fr.

Fotografie degli esterni:




Fotografia degli interni: COM’ERA…


… e fotografie degli interni: COM’È







22 commenti:

  1. È un centro congressi, vero?

    RispondiElimina
  2. Una parrocchia di quartiere assolutamente dignitosa ed accogliente. Non c’è niente di brutto nemmeno qui, nonostante pare vi “sforziate”…evidentemente, la vostra ideologia vi dice che basta l’anno di costruzione per qualificare una chiesa come “orrore”, ma la verità è che ho scoperto diversi gioiellini, alcuni che ho avuto la possibilità di visitare dal vivo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le consiglio, se ancora non l'ha fatto, di visitare i gioiellini che le periferie di Torino celano.

      Elimina
  3. Potrebbe essere anche usata come sala cinematografica...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non si sono fatti problemi a trasformare chiese storiche in ristoranti o negozi. Il tuo commento è proprio fuori luogo.

      Elimina
    2. Non è assolutamente un commento fuori luogo: a molti utenti ricorda un centro congressi, a me una sala cinematografica. Per quanto riguarda le chiese non più officiate e destinate ad usi profani, è compito delle soprintendenze vigilare sul decoro degli immobili storici.

      Elimina
    3. Invece a molti altri utenti ricorda un luogo semplice, degno e sereno.
      E allora? Pretendi anche che tutti abbiano i tuoi gusti? Ma la boria di voi tradini non è proprio mai doma e mai sazia?

      Elimina
    4. Scusate, ma se la liturgia tridentina non vi piace e la bellezza classica la considerate superata, cosa ci fate su siti come questo?

      Elimina
  4. ML è diventato ormai un sito di giudizi, critiche e attacchi settari gratuiti e con spirito anticristiano.
    Forse gli orrori bisogna cominciare a cercarli in casa propria...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi spiega cosa c entra con le foto di questo orrido magazzino che chiamano chiesa? È brutta o no? Punto. Il resto non c entra

      Elimina
    2. Non è brutta. Punto.
      Siete voi che siete stucchevoli e faziosi.

      Elimina
  5. Meno stramba di tante altre ma, come è stato notato, non si differenzia quasi da un centro congressi. A parte la quasi totale iconoclastia colpisce che di fatto il presbiterio non esiste, ossia non è praticamente distinto dall'aula. All'esterno si è in qualche modo corso ai ripari con la trovata dell'arco, la croce e il Cristo posto sopra l'ingresso. Ma, a parte il fatto che sono stati effettuati a posteriori, è troppo poco...

    RispondiElimina
  6. È stata realizzata per celebrare degnamente la nuova messa in considerazione che la vecchia è stata abolita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A parte che la messa vetus ordo non è stata abolita, neppure dal Sommo Pontefice Francesco che ne ha rivisto l'utilizzo, anche il Novus Ordo ha esigenze di bellezza e non mi risulta sia nemico delle immagini sacre.

      Elimina
  7. Si può celebrare l'incontro con Dio in qualsiasi luogo. Dio è soprattutto amore nei confronti degli uomini che lo amano. Non guarda al luogo ma alle intenzioni degli uomini che hanno desiderio di incontrLo

    RispondiElimina
  8. Caro amico se Dio non guarda al luogo, perché N.S. si prese la briga di scegliere gon cura dove celebrare l'ultima cena, mandando gli apostoli a vedere la stanza in anticipo e a preparare con cura il tutto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, ha comunque celebrato in una stanza in affitto e dai Vangeli non traspare che fosse un luogo particolarmente lussuoso. Poi ovvio che ha fatto preparare prima, cosa doveva fare?

      Elimina
    2. Il Vangelo di Marco, per essere precisi, parla di una "grande sala con tappeti" posta al piano superiore di una casa. Evidentemente la sala non era certo una povera camera posta in un'abitazione popolare. Queste ultime erano a un solo piano e magari formate da un solo ambiente coperto alla meno peggio con fango e frasche (cfr. l'episodio del paralitico). Il Figlio dell'Uomo è mite e umile di cuore e distaccato da ogni brama di ricchezza e di potere, ma non è un seguace della moda pauperistica. Non è Gesù, ma Giuda che si lamenta dello spreco del prezioso unguento a Betania.

      Elimina
    3. Era una sala BELLA, AL PIANO SUPERIORE E CON TAPPETI. Io ho visto la sala Gerusalemme. Un bellissimo ssalone. Nessuna sala povera. Legga la Bibbia e vada a Gerusalemme. Poi scriva i commenti

      Elimina
    4. Ma si parlava di luogo lussuoso, non bello.
      La differenza mi sembra lampante.

      Elimina