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giovedì 9 giugno 2022

Controstoria del Movimento liturgico #32 - "Il sapere enciclopedico: p. Ferdinand Cabrol (1855-1937)" di A. Porfiri


32° appuntamento della rubrica sulla storia del Movimento Liturgico a cura del M° Aurelio Porfiri: oggi presentiamo un altro benedettino: padre Ferdinand Cabrol OSB, abate di S Michele in Farnborough (GB).

Qui i precedenti medaglioni.
Roberto


Il sapere enciclopedico: Ferdinand Cabrol (1855-1937)

È inutile nascondersi che tra gli strumenti più importanti per lo studio della liturgia ci sono le enciclopedie e i dizionari. Tra più famosi vi è il Dictionnaire d'archéologie chrétienne et de liturgie, compilato da Henri Leclercq e Ferdinand Cabrol. Un lavoro veramente importante, ricco di voci che permettono l’approfondimento di tantissimi argomenti connessi con la storia, la teologia, la spiritualità della liturgia. Non so se oggi sia stato ristampato ma è certamente un’opera da tenere con sé, anche con tutti i limiti del tempo, per andare a confrontarsi con esso qualora ce ne fosse la necessità.

Ferdinand Cabrol era un benedettino nato in Francia e poi abate all’abbazia di Saint Michael in Farnborough in Inghilterra. Autore di numerose opere di spiritualità e di liturgia. Ricordiamo:“Livre de la prière antique (1900)
Monumenta ecclesiae liturgica (1900-1913) Vol. 1, 5 & 6 (no more published; editors: Cabrol, Leclercq & M. Ferotin). 4 vols. Paris: Firmin-Didot
Relliquiae liturgicae vetustissimae: ex Ss. Patrum necnon Scriptorum Ecclesiasticorum monumentis selectae et publici juris factae curantibus Ferdinando Cabrol et Henrico Leclercq. 2 vols. Paris: Firmin-Didot, 1902, 1913 (edited with Henri Leclercq; Sectio 1-2: Ab aevo apostolico ad pacem Ecclesiae)”.

Oggi abbiamo molti lavori di questo tipo, non tutti dello stesso livello. Fare un dizionario o un enciclopedia non è opera semplice, ed ovviamente risente della particolare agenda di chi la compila. Per questo è utile importante riandare a vedere le opere come quelle di Cabrol e Leclercq, che ci permettono di avvicinarci a una sapienza monastica e liturgica che forse oggi ci manca.

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