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mercoledì 11 maggio 2022

Orrori architettonici «edizione speciale»: il nuovo altare della cattedra vescovile di Vigevano

Oggi vi proponiamo una «edizione speciale» della nostra consueta rubrica del lunedì pomeriggio sugli orrori architettonici.
Navigando su Facebook, ci siamo imbattuti nella pagina I Percorsi del Tesoro, che ha lo scopo «di mantenere viva l’attenzione sul progetto “Percorsi Artistici Integrati”, che prevede una serie di interventi architettonici riguardanti il Museo diocesano, l’Archivio storico e la Cattedrale di Vigevano».
In particolare la nostra attenzione è stata attirata dai lavori sul nuovo altare, cattedra vescovile ed ambone del Duomo di Vigevano: una esecuzione che merita senz’altro non solo questa «edizione speciale», ma soprattutto il non poco encomiabile premio di (molto costoso) peggior orrore della nostra rubrica.
La scelta sull’«otto per mille» si avvicina…

L.V.

Questa mattina si è consumato lo scempio della Cattedrale di Vigevano.
Dopo aver smantellato la sistemazione precedente progettata nel 1969 – non priva di qualche pregio, avendo rispettato almeno in parte la facies del Duomo – sono arrivati i nuovi arredi.
Si commentano da sé per la  pesantezza, banalità e incoerenza tra di essi e con il contesto (completato nel 1858) del devastato presbiterio del Duomo.
Un’opera perpetrata per l’ottusità di un Bergamasco che ha commissionato a qualche scalpellino conterraneo una aberrazione dal costo di centinaia di migliaia di euro scandalosamente sottratti a opere conservative più serie ed importanti che lasciare una orma di sé tanto distruttiva e orribile.
Il suddetto pensava di demolire i pulpiti e l’altare monumentale in un turbine di furore che non avrebbe risparmiato i predecessori defunti da inumare in un terribile mausoleo degno della peggiore retorica sovietica.
In compenso ha strappato alla sovrintendenza (potere delle infule?) un non meno squallido poster strapagato che, senza alcun esito artistico o simbolico, ha rovinato la prima cappella laterale, attorno a un vecchio crocefisso che ha preso il posto di una tavola di autore di scuola lombarda appesa malamente in una parete.
È questa la chiesa povera che dialoga col mondo? Sì, facendosi compatire e irridere per lo spreco di denaro e il pessimo gusto.

Michele Di Pietro

Come era


Il cantiere



Il risultato












10 commenti:

  1. Tutto appoggiato, si potrà cambiare....

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  2. I vandali al confronto erano dei pivellini. Questo dimostra, nel caso ce ne fosse bisogno, che c'e' un unico progetto spendibile in tutto il mondo (vedi precedenti orrori tutti pressoche' uguali) ed un'unica regìa che continua a tirare verso una data direzione. Elle

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  3. Una sistemazione di pregio che si armonizza con l’interno della Chiesa. Splendida la potenza della pietra naturale.

    Certo, per chi preferisce un tavolino pieghevole con uno scampolo di tessuto trovato chissà dove è una bella botta.

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  4. Domanda: ma è un articolo sul rifacimento del Presbiterio o contro il Vescovo di Vigevano? Mi sembra che con certi giudizi si sia andato troppo in là. Quanto al sacerdote che Le ha descritto nei dettagli il progetto, penso farebbe meglio a considerare attentamente la propria condotta prima di spargere fango sui suoi superiori. E vi prego non fate da cassa di risonanza per queste vendette di bassa lega

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    1. Tutti sapientoni della Tradizione che la sanno lunga solo loro di liturgia,fino a prova contraria comanda l’ordinario diocesano e non voi topi di sacristia beceri e pettegoli.

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  5. Era già stata imbruttita da quel pseudo altare posto davanti al vero altare e dall'orribile sedile sistemato sotto un pulpito (?). Ma adesso è un obbrobrio completo. Quando Dio rimetterà a posto la Sua Santa Chiesa (non dimentichiamo mai che non è nostra !) sarà un altro presbiterio da risistemare

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  6. Articoli che si commentano da soli. A parte che il vecchio Crocefisso è uno dei più antichi di Vigevano. Ma poi dicendo del Vescovo il 'Bergamasco' cosa si vuole dimostrare? Di essere cristiani arroganti e cattivi proprio coloro che in Chiesa non vanno a pregare ma si dilettano a dare giudizi di cose che neanche capiscono. Poi chi ha dato foto fatte quel giorno solo per screditare e mettere in giro articoli del genere dovrebbe solo vergognarsi...se poi è un prete dovrebbe riflettere e vergognarsi due volte di più.

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  7. È il nuovo rito che presuppone certi orrendi adeguamenti, è per questo che bisogna rigettarlo con vigore...sempre le stesse cose che ormai vediamo da decenni: tutte uguali, minimaliste, fredde, aniconiche. Manca il senso del Mistero, del Sacro, di quell'Amore e quella Bellezza incondizionate che generazioni di committenti, artisti e fedeli nel corso dei secoli hanno nutrito per il Santo Tempio di Dio, costruito attorno ad un Santo Rito proveniente direttamente da N.S.Gesù Cristo per mezzo degli Apostoli. Il nuovo rito, fatto e voluto a tavolino da massoni, protestanti ed ebrei ha solo generato questi mostri architettonici e, purtroppo ben peggio, nella fede. Chi nega questo nega l'evidenza.

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  8. Mancano solo la menorah e il rotolo della Torah e quasi quasi si può aprire una sinagoga... di satana. Abomini post-conciliari visti e rivisti più volte, ma non preoccupatevi e pazientate, i loro seminari sono già vuoti, moriranno per vecchiaia e poi potremo tornare alla vera Chiesa di Cristo, cattolica, apostolica e romana.

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