per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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martedì 31 maggio 2022
FSSP: dieci, ben dieci, ordinazioni diaconali.
Con estrema gioia facciamo partecipi i nostri lettori dell'ordinazione di ben 10 nuovi diaconi della FSSP a Lindenberg . La miglior risposta ai "non amici" della Messa Tradizionale. Vedi QUI.
Mi rammarica molto questa situazione. Si perpetua ancora una volta la dolorosissima divisione in seno alla chiesa che usa la liturgia per mettere bandierine invece che per fare servizio a Dio e al prossimo. Preti e fedeli staccati da tutto, rinchiusi in una fissità mitologica di cui la celebrazione liturgica è solo la parte più appariscente che nasconde un rifiuto di tutto quello che succede oggi nella Chiesa e nel mondo. Di fronte all’ateismo imperante, volano giudizi e “scomuniche”; di fronte alla mancata trasmissione della Fede alle nuove generazioni, stanno a misurare i centimetri di pizzo e la lunghezza dei graduali gregoriani. Più che amore per Dio, sembra traspaia solo amore per loro stessi ed il loro ambiente.
Ridi pure fino a spanciarti, ma ci sono preti e fedeli che, tra un manipolo e un turibolo, rifiutano il culto ai santi canonizzati dopo il concilio con la scusa che non sono presenti nel messale del ‘62 (o del ‘55, perché ormai non c’è più limite e ognuno fa per sé come e più delle comunità protestanti). Se non è fissità questa! Siamo all’adorazione dei riti invece che di Dio, che benché nell’eternità, ha scelto di entrare nella storia incarnandosi. Anni luce dal senso del cattolicesimo proprio.
A me rammaricano commenti così cretini che dietro sentimenti solo apparentemente più alti nascondo in realtà amore per ciò che è terreno e disprezzo per ciò che è divino. L’amore per la Liturgia è amore per il culto dovuto a Dio e mette al centro solo lui. Chi ragiona come lei mette al centro l’uomo, coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Non insozzi con commenti veteromodernisti un post così bello come quello sull’orso azione di nuovi diaconi. Se il culto a Dio - che per definizione deve essere bello - non le piace, vada altrove
Ma falla finita! Preti che si lustrano le fibbie delle scarpe, lavate di capo al chierichetto non abbastanza solerte a suonare il campanello, critiche al coro per lo stile delle musiche o i registri dell’organo…tutto questo baraccone sarebbe segno di amore per Dio? Smettila di usare la liturgia come campo di battaglia per laici disagiati. Non è quello il suo fine, ma spingere le anime all’amore per Dio. Nelle cappelle tradi, invece impera il terrore, il chiacchiericcio e la polemica.
Mi rammarica molto questa situazione. Si perpetua ancora una volta la dolorosissima divisione in seno alla chiesa che usa la liturgia per mettere bandierine invece che per fare servizio a Dio e al prossimo.
RispondiEliminaPreti e fedeli staccati da tutto, rinchiusi in una fissità mitologica di cui la celebrazione liturgica è solo la parte più appariscente che nasconde un rifiuto di tutto quello che succede oggi nella Chiesa e nel mondo. Di fronte all’ateismo imperante, volano giudizi e “scomuniche”; di fronte alla mancata trasmissione della Fede alle nuove generazioni, stanno a misurare i centimetri di pizzo e la lunghezza dei graduali gregoriani.
Più che amore per Dio, sembra traspaia solo amore per loro stessi ed il loro ambiente.
...fissità mitologica...
EliminaAH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!
AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!
Ridi pure fino a spanciarti, ma ci sono preti e fedeli che, tra un manipolo e un turibolo, rifiutano il culto ai santi canonizzati dopo il concilio con la scusa che non sono presenti nel messale del ‘62 (o del ‘55, perché ormai non c’è più limite e ognuno fa per sé come e più delle comunità protestanti). Se non è fissità questa! Siamo all’adorazione dei riti invece che di Dio, che benché nell’eternità, ha scelto di entrare nella storia incarnandosi.
EliminaAnni luce dal senso del cattolicesimo proprio.
Segnalo che il link non funziona
RispondiEliminaA me rammaricano commenti così cretini che dietro sentimenti solo apparentemente più alti nascondo in realtà amore per ciò che è terreno e disprezzo per ciò che è divino.
RispondiEliminaL’amore per la Liturgia è amore per il culto dovuto a Dio e mette al centro solo lui. Chi ragiona come lei mette al centro l’uomo, coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Non insozzi con commenti veteromodernisti un post così bello come quello sull’orso azione di nuovi diaconi.
Se il culto a Dio - che per definizione deve essere bello - non le piace, vada altrove
Ma falla finita! Preti che si lustrano le fibbie delle scarpe, lavate di capo al chierichetto non abbastanza solerte a suonare il campanello, critiche al coro per lo stile delle musiche o i registri dell’organo…tutto questo baraccone sarebbe segno di amore per Dio?
EliminaSmettila di usare la liturgia come campo di battaglia per laici disagiati. Non è quello il suo fine, ma spingere le anime all’amore per Dio. Nelle cappelle tradi, invece impera il terrore, il chiacchiericcio e la polemica.