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giovedì 6 gennaio 2022

Storia movimento liturgico #13 - “Il cammino verso la “restaurazione” del canto gregoriano: Louis Lambillotte (1796-1855)"

graduale con notazione sangallese
Nuovo appuntamento con la nostra rubrica del giovedì sulla controstoria del Movimento liturgico del Mº Aurelio Porfiri.  
Qui i precedenti.
Roberto. 


Il cammino verso la “restaurazione” del canto gregoriano: 
Louis Lambillotte (1796-1855)


Sappiamo bene come uno degli elementi importanti per valutare il movimento liturgico è considerare attentamente il movimento di “restaurazione” del canto gregoriano. Qui c’è da fare qualche precisazione, perché se è vero che dal punto di vista melodico ci fu una evidente corruzione dal punto di vista interpretativo si affermò un particolare stile di esecuzione che è stato poi completamente soppiantato dalla riforma solesmense, che è ancora oggi lo standard per l’esecuzione del canto gregoriano.

Non si possono certo negare i meriti scientifici di Solesmes, pensiamo a dom Pothier, dom Cardine o dom Claire fra gli altri, ma ci sono oggi studiosi che presentano un punto di vista diverso sulla questione gregoriana, come è lecito nel dibattito scientifico.

Tornando alla restaurazione, fu importante l’opera del gesuita belga e compositore Louis Lambillotte. Egli non solo si dedicò alla composizione musicale (spesso rincorrendo un poco la voga della sua epoca) ma si impegnò nell’opera di ricostruzione dell’”autentico” canto gregoriano: “Il suo successo ha superato tutte le sue aspettative quando, nella Biblioteca dell'ex Abbazia Benedettina di San Gallo in Svizzera, si ritrovò in presenza di ciò che sembra essere il più autentico manoscritto gregoriano in esistenza, cioè una trascrizione dall'originale "Antiphonarium di San Gregorio ", portato da Roma a St. Gall dal Monaco Romanus negli anni di chiusura dell'ottavo secolo. I dubbi di Fétis e Danjou riguardanti l'identità di questo documento sono dimostrati da Lambillotte da fondare su semplici congetture. Questo volume di 131 pagine di vecchia pergamena, il legame d'avorio di cui raffigura antiche sculture etrusche, contiene tutte i graduali, alleluia e tratti di tutto l'anno, nell'antica notazione neumatica (una sorta di stenografia musicale), insieme a I cosiddetti segni romaniani, cioè i segni speciali di tempo ed espressione aggiunti da Romanus. Il Lambillotte è riuscito, non senza gravi difficoltà, nell'ottenere il permesso di avere un facsimile di questo manoscritto realizzato da un copista esperto. Questo ha pubblicato (Bruxelles, 1851), aggiungendo ad esso la sua interpretazione per la notazione neumatica e un breve resoconto storico e critico del documento. L'apparizione dell '"Antiphonaire de St. Grégoire" ha fatto un'impressione profonda sul mondo dei dotti, e ottenuto per il suo autore una Breve di congratulazioni e incoraggiamento da Papa Pio IX, il primo maggio 1852 e una "menzione molto onorevole" dall’Istituto francese, il 12 novembre dello stesso anno. Il Lambillotte ora si era impegnato a incarnare i risultati delle sue indagini in un'edizione nuova e completa dei libri di canto liturgici. Ha vissuto per finire questo vasto lavoro, ma non vedere la sua pubblicazione. Il Graduale e il Vesperale sono apparsi del 1855-1856 in notazioni gregoriane e moderne, sotto la redazione di padre Dufour, che aveva per anni condiviso le fatiche del Lambillotte. Ha anche pubblicato una Estetica, un volume di 418 pagine, stabilendo le sue prospettive sulla teoria e la pratica della musica gregoriana. Questo trattato è la migliore testimonianza dell’instancabile abilità critica e zelo degli autori” (1). In effetti l’opera di Lambillotte fu apprezzata anche dai padri di Solesmes anche se ne misero in luce alcuni errori.

La questione gregoriana e della sua restaurazione ed interpretazione è tema ancora importante, malgrado da alcuni si creda risolto. I lavori sulla semiologia di dom Cardine e sulla modalitdi dom Claire sono certamente di importanza straordinaria ma lasciano aperte ancora molte piste di indagine, soprattutto quelle che ci conducono alle tradizioni orali e alle loro probabili o possibili contaminazioni con il canto gregoriano (nome anche problematico e che dovrebbe essere contestualizzato). Comunque l’opera di musicologi come Louis Lambillotte aprirà nuovi ed importanti fronti. Fronti che vanno percorsi senza remore o pregiudizi.

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(1) YOUNG, John B. (1913). Louis Lambillotte. Catholic Encyclopedia, Volume 8.

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