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giovedì 27 gennaio 2022

S. Pio X e la modernizzazione della Chiesa

«Non lasciarsi sedurre dalla visibile signoria del male e non rinnegare per amore di esso il bene invisibile: questo è l'atto eroico della fede. In esso sta tutta la forza dell'uomo» (Vladimir Sergeevič Solov'ëv)

Il grande S. Pio X: "Quando avrete modernizzato la Chiesa, quelli che erano dentro se ne andranno, ma quelli che erano fuori non entreranno".

Diciamolo dalle parti di  S. Marta.
Luigi

2 commenti:

  1. Sarebbe bello riportare in vita Papa Sarto giusto per sentire cosa direbbe dei "tradizionalisti" novax, delle messe su youtube e delle centinaia di adulti che giocano a fare i piccoli vandeani o i piccoli cristeros andando in chiesa a centocinquanta km da casa sul suv di ultima generazione.
    Secondo me, una risata scapperebbe anche a lui.

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  2. Mi ha colpito anche questo: Quando si pensa a tutto quanto è necessario in forze, in scienza, in virtù soprannaturali per istituire la città cristiana, e alle sofferenze di milioni di martiri, e alle illuminazioni dei Padri e dei Dottori della Chiesa, e alla dedizione di tutti gli eroi della carità, e a una potente gerarchia nata dal Cielo, e ai fiumi di grazia divina, e il tutto edificato, collegato, compenetrato dalla Vita e dallo Spirito di Gesù Cristo, la Sapienza di Dio, il Verbo fatto uomo; quando si pensa, diciamo, a tutto questo, si è spaventati nel vedere nuovi Apostoli intestardirsi a fare di meglio mettendo in comune un vago idealismo e virtù civiche.
    Che cosa produrranno? Che cosa sta per uscire da questa collaborazione? Una costruzione puramente verbale e chimerica, in cui si vedranno luccicare alla rinfusa e in una confusione seducente le parole di libertà, di giustizia, di fraternità e di amore, di uguaglianza e di umana esaltazione, il tutto basato su una dignità umana male intesa. Si tratterà di un'agitazione tumultuosa, sterile per il fine proposto e che avvantaggerà gli agitatori delle masse meno utopisti (....).
    Temiamo che vi sia ancora di peggio. Il risultato di questa promiscuità nel lavoro, il beneficiario di quest'azione sociale cosmopolitica, può essere soltanto una democrazia che non sarà né cattolica, né protestante, né ebraica; una religione... più universale della Chiesa cattolica, che riunirà tutti gli uomini divenuti finalmente fratelli e compagni, nel "regno di Dio".- "Non si lavora per la Chiesa: si lavora per l'umanità".
    E ora, pervasi dalla più viva tristezza, ci domandiamo, Venerabili Fratelli, che cosa è diventato il cattolicesimo del Sillon [movimento francese- ndr]. Ahimè! Esso...è stato captato, nel suo corso, dai moderni nemici della Chiesa e d'ora innanzi forma solo un misero affluente del grande movimento di apostasia, organizzato, in tutti i paesi, per l'instaurazione di una Chiesa universale, che non avrà né dogmi né gerarchia, né regole per lo spirito, né freno per le passioni, e che, con il pretesto della libertà e della dignità umana, ristabilirebbe nel mondo, qualora potesse trionfare, il regno legale dell'astuzia e della forza, e l'oppressione dei deboli, di quelli che soffrono e che lavorano".
    (Lettera Apostolica di San Pio X agli Arcivescovi e ai Vescovi francesi, Notre charge apostolique, Roma, 25 agosto 1910)

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