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giovedì 20 gennaio 2022

Cavalieri di Malta: il Gran Cancelliere denuncia i tentativi del Papa di ridurre la sovranità dell’Ordine e corre ai ripari

Qui di seguito la lettera del Gran Cancelliere  con cui avverte i Cavalieri del pericolo per cui le bozze della nuova Costituzione e del nuovo Codice (come proposte dal Delegato speciale card. Tommasi) possano seriamente mettere a rischio (si legga: eliminare) e compromettere il governo dell’Ordine e la sua sovranità anche in ambito internazionale. Cosa che in coscienza egli non potrà accettare. 
Inoltre informa che il Governo dell’Ordine, cercando di correre ai ripari, ha provveduto a formalizzare due nomine di incaricati speciali per coordinare le attività interne e presiedere ai lavori di riforma a tutela e nell’interesse dell’Ordine.
Qui di seguito il commento de Il sismografo di ieri 19 gennaio 2022.
Sotto la lettera del Presidente dell’Associazione francese dell’Ordine di Malta, con cui ha dato notizia della lettera del Gran Cancelliere
Roberto 

Sovrano Militare di Malta: la riforma del Vaticano mette a repentaglio la sovranità dell'Ordine 
I Cavalieri di Malta, antico ordine cattolico, avvertono che le proposte del Vaticano di riformare l'ordine rischiano il suo status di Stato sovrano riconosciuto a livello internazionale.
Un leader di spicco dei Cavalieri di Malta, antico ordine aristocratico cattolico che fornisce aiuti umanitari in tutto il mondo, ha avvertito oggi mercoledì i membri del'Ordine che le ultime proposte della Santa Sede per riformare l'ordine minacciano il suo status di Stato sovrano riconosciuto a livello internazionale. 
Il Gran Cancelliere dei Cavalieri, Albrecht von Boeselager, ha scritto una lettera ai membri dei Cavalieri dicendo che le proposte del Vaticano contraddicono le assicurazioni che gli erano state fornite che papa Francesco non vuole mettere a rischio la sovranità dell'ordine. Tale status di Sovrano consente ai Cavalieri di avere relazioni diplomatiche con più di 100 paesi, il che facilita la consegna di aiuti umanitari nelle zone di guerra e di conflitto, e di partecipare alle Nazioni Unite e ad altre organizzazioni internazionali come stato osservatore.
Von Boeselager, che funge da primo ministro e ministro degli Esteri dell'ordine, ha affermato che normalmente solleverebbe le sue obiezioni direttamente alla Santa Sede, da uno stato sovrano all'altro. "Ma quella strada mi è stata chiusa", ha scritto nella lettera ottenuta dall'Associated Press, suggerendo di essere stato sostanzialmente tagliato fuori dal contatto diretto con il Vaticano.


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di seguito la lettera del Presidente