Da un anno MiL tiene una rubrica sugli orrori architettonici, nella quale racconta le brutture, che sempre più spesso caratterizzano i progetti delle nuove chiese, sino ad arrivare a progetti (e relative realizzazioni) umilianti per il Sacro.
In questo articolo di Giampiero Rossi (con il servizio fotografico di Andrea Cherchi) pubblicato sul Corriere della Sera Milano si va oltre: non più una "chiesa brutta", ma una chiesa (peraltro storica e nel centro di Milano) profanata nel compiacente silenzio o con una complice e contorta giustificazione delle Autorità ecclesiastiche (in procinto di dismissioni assieme ai loro edifici sacri?).
L.V.
Bressan: «Ferite che diventano opportunità». Alla Fiera l’ex chiesa del Cristo Re di via Colleoni da luogo di preghiera diventerà un albergo della catena Nh
L’abside è sempre lei, ma è stata ripensata per trasformarsi in reception. Anche le due navate sono ancora al loro posto, naturalmente, però pronte a ospitare la sala da pranzo e altre aree comuni per gli ospiti. Quella centrale è ormai un porticato d’ingresso che sfocia nella hall.
Come cambia
La chiesa non c’è già più, è diventata un albergo, ma non ha perso del tutto il proprio volto. Niente più panche, statue sacre e candelabri ma la facciata esterna conserva il proprio impatto solenne ed evocativo. Del resto era questo il mandato della catena alberghiera Nh allo studio di architettura Quattroassociati: trasformare conservando. Così, il transetto sarà prolungato dando forma al ristorante, mentre la facciata in stile neorinascimentale, con il suo grande arco, rappresenterà il tratto distintivo, il biglietto da visita dell’hotel che nascerà, sebbene abbia cambiato colore. Così sta per concludersi la metamorfosi della ex chiesa del Cristo Re di via Colleoni, da luogo di preghiera – sconsacrato quattro anni orsono – a quattro stelle in zona Portello-Fiera.
I precedenti
Non è la prima volta che succede, a Milano, ma il colpo d’occhio non lascia mai indifferenti. San Carpoforo, in piena zona Brera, San Paolo Converso, all’incrocio fra corso Italia e piazza Sant’Eufemia, San Sisto al Carrobbio che oggi ospita il civico museo-studio Francesco Messina e poi – a poca distanza l’uno dall’altro – il Gattopardo di via Piero della Francesca e la Chiesetta di via Lomazzo, avviati locali del divertimento notturno nati tra le mura antiche di luoghi di culto ambrosiano. E volendo andare più indietro nel tempo ci sono San Pietro dei Pellegrini a Porta Romana e la Rotonda della Besana. «La trasformazione di chiese in luoghi cittadini d’altro tipo è un fatto già visto – premette infatti monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura – e fa parte del rapporto in continua evoluzione tra la chiesa cattolica e la città». Bressan ricorda infatti che, se da un lato ci sono diversi luoghi di culto sconsacrati, dall’altro c’è la domanda della diocesi di avere spazi per una presenza nei disegni dei quartieri della Milano che verrà: a partire dagli scali ferroviari. «Per noi ogni chiesa cancellata è una ferita - riconosce il viario dell’arcivescovo Mario Delpini - ma, per esempio, quella di via Colleoni non era una chiesa parrocchiale e attorno non ci sono stati nuovi insediamenti di cittadini. Semmai si tratta di accompagnare la città che si trasforma e di porci la domanda sul modo in cui la chiesa possa essere presente nella nuova realtà urbana».
L’impatto visivo
Quindi, se per un uomo di fede l’impatto visivo di una chiesa che diventa albergo è comunque forte, resta ben presente la consapevolezza che le trasformazioni vadano colte, non negate, e accompagnate. Comprese quelle che coinvolgono la stessa sfera religiosa: è ufficiale da ieri, per esempio, la notizia che dal prossimo primo ottobre la chiesa di via Piaggio a Paderno Dugnano, dedicata all’Annunciazione del Signore e comunemente chiamata «il santuario», apparterrà alla Chiesa Copta Ortodossa. «La santa Messa di domenica 26 settembre 2021 alle ore 10:30 sarà l’ultima con il rito cattolico ambrosiano – spiega un comunicato della parrocchia – in futuro potranno aver luogo delle liturgie cattoliche o iniziative comuni, in base agli accordi presi dalle due Chiese». Appunto, fanno notare tra i chiostri dell’arcivescovado, «a proposito di trasformazioni della città e della sua chiesa».
La chiesa del Cristo Re in via Bartolomeo Colleoni al Portello, ora NH Hotel. Le foto mostrano come è cambiata dal 2017 a oggi. La chiesa, sconsacrata quattro anni orsono, non c’è già più, è diventata un albergo, ma non ha perso del tutto il proprio volto anche se la trasformazione è importante.
Qui due foto del maggio 2017:
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