Non c'è solo Fedez che plaude aborto ed eutanasia.
Di Enrico Ruggeri consigliamo l'ascolto della bella Marta che parla con Dio (QUI).
Luigi
Il Blog di Maurizio Caverzan, 29-8-21
È stato a Lourdes da credente?
«Certo. Vi ho percepito una vibrazione particolare, diversa rispetto a qualsiasi altro posto del mondo. Devo dire che, avendo visto prima tutto il merchandising delle bancarelle, ero un po’ prevenuto. Ma poi, una volta dentro la grotta, capisci che non sei in un posto come gli altri. C’erano anche Morandi e Celentano…».
Quand’è successo?
«Una quindicina d’anni fa».
Chi ebbe l’idea di andarci?
«Celentano. Eravamo andati a Lourdes con la Nazionale e Adriano si era aggregato, senza giocare. Una volta lì, propose di visitare la grotta».
Andaste solo voi tre?
«C’era anche Claudia Mori. Fu una sensazione forte, anche Celentano ne fu toccato».
Qualche giorno fa ha sorpreso un suo tweet in cui elogiava l’intervento di Javier Prades al Meeting di Rimini intitolato «Il coraggio di dire io». Che cosa l’ha colpita in particolare?
«Per prima cosa che sia riuscito a rendere fruibile per tutti un filosofo come Kierkegaard, passando per Pirandello e arrivando ai Queen. Rendere vivo e attuale un pensiero che di solito mette soggezione non è un fatto di tutti i giorni. Poi mi ha colpito il fatto che una riflessione così fosse accompagnata da oapplausi simili a quelli di un concerto. Non tutto è perduto se ci sono ragazzi che vivono una ricerca più alta e non ascoltano solo la trap».
Cosa voleva dire scrivendo a commento di quell’evento che «il mondo non è solo carta velina»?
«Che non c’è solo l’effimero, un mondo di gente che si agita per cose inutili, vacue. Sentire Prades che parla in un posto affollato di ragazzi è un segnale confortante».