Cappella San Giovanni Battista dell’arch. Christian Brückner e dell’arch. Peter Brückner (anno 2014).
Lorenzo
Descrizione del progetto: «Cappella in pietra con anima in legno
Luogo di incontro / Conversione e modernizzazione di Casa Johannisthal con nuova cappella di San Giovanni Battista.
Escursioni nella riserva naturale, il paesaggio tipico della regione: boschi, roccia granitica, acqua, aperta campagna, l’illimitatezza del cielo e la riduzione dell’essenziale. Emerge una cappella laterale. «Rendere possibili gli incontri» è il principio guida della Casa Johannisthal, un luogo di fede molto vivo. Incontri con Dio, la natura, le persone e con se stessi. Questo centro educativo della diocesi si trova in un luogo della natura molto speciale, tranquillo e incontaminato: ti senti come entrare in un altro mondo. Non veloce, non frenetico, non digitale. Un vero luogo di rigenerazione, rifugio e relax.
Le prime tracce costruttive dell’ex vetreria risalgono al 1848, cento anni dopo le persone venivano per la prima volta in questo luogo per la contemplazione. La nostra principale sfida e opportunità allo stesso tempo è stata quella di creare un futuro identificabile per questo luogo fuori dal passato e dal presente. L’obiettivo era quello di formare nuovamente una simbiosi tra paesaggio, architettura e persone.
A Johannisthal nacque un piccolo villaggio. Le vecchie case nuove sono monastiche, precise e semplici. Sostanziali. Intorno alla piazza del paese una casa per i pasti comuni, due case per il riposo, una casa per l’interlocuzione e una casa per la preghiera. La nuova cappella è il cuore di Johannisthal, costruita in granito con un nucleo in legno liscio. Ricorda una casa dalla forma semplice e tradizionale. Fuori e dentro. Granito – abete rosso e legno di abete – una pausa sorprendente. Sembra di essere nel bosco. I raggi del sole. Ombra. L’acqua si riflette sulla finestra di vetro: una scala verso il paradiso. L’organo a canne integrato consente all’intero spazio di suonare come un unico strumento. Le antiche offerte liturgiche sono state riportate in una nuova veste artistica in acciaio stagionato. I materiali utilizzati sono i prodotti tradizionali dell’Alto Palantinato. Granito di Flossenbürg, vetro e legno di conifere.» (trad. it.)
Foto esterni:
Foto interni:
Un breve commento al post precedente: Cari Superiori e Abati generali della Tradizione, se qualcuno di voi per caso legge queste mie parole, dico a voi: per favore, lasciate perdere gli "appelli al Santo Padre". Il "Santo Padre" andrà avanti come un panzer, lo sapete bene, come ha già fatto con Amoris laetitia e i suoi tristi corollari (negli Acta Apolstolicae Sedis) o con le dichiarazioni interreligiose ed ereticali di Abu Dhabi.
RispondiEliminaLasciatelo perdere, limitatevi a pregare per la sua povera anima gravemente malata, e voi continuate a fare il vostro dovere, se occorre anche nella clandestinità.
Altrimenti finirete per cedere ai compromessi (p.es. la celebrazione periodica in novus ordo), e per voi sarà la fine.
don Andrea Mancinella
secondo me, lei ha perfettamente ragione
EliminaE una chiesa luterana, come tutte dal Concilio Protestantizante II.
RispondiEliminanon vedo il problema.
siamo gia criptoluterani, ma non lo sappiamo ancora.
Sarà un orrore architettonico senza il minimo dubbio, uno dei tanti: non ne dubito punto. Ma, a dir la verità, dalla foto non è che si capisca granché... ;-)
RispondiEliminaDiscolacci,ma dove le scovate queste orribilita'..
RispondiEliminaFoto esterni 1 e 2:
Che carina,da lontano sembra la casetta di marzapane di Hansel e Gretel; uhm,non ti fidare..
infatti,la foto n.3 e' gia' inquietante
Foto interni:
Come volevasi dimostrare, e' un bunker, e' tutto sigillato.
Dov'e'una finestraaa, manca l'ossigeno.
Sembra di stare nel rivestimento interno di una bara.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2021/09/la-messa-dei-secoli-passati-non.html
RispondiEliminaQueste mura sono così calde e accoglienti e di una perenne sacralita' che non morira' mai anche se dovesse cadere pietra su pietra e che non si riscontra in nessun edificio chiesastico moderno. Purtroppo!