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lunedì 9 agosto 2021

Orrori architettonici… e dove trovarli #48 a El Hierro (Spagna)

Cappella di San Giovanni Battista dell’arch. Alejandro Beautell (anno 2013).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «Il triangolo, o trigono, è un poligono definito da tre vertici che nella tradizione cristiana simboleggia il Mistero della Santissima Trinità – un Dio in tre persone. Ciascuno dei vertici fa parte del triangolo, rappresentando il mistero di Dio stesso: Padre, Figlio e Spirito Santo.
Il triangolo diventa così un leitmotiv del progetto. L’altare è posto nell’angolo più acuto del triangolo e la sua bisettrice costituisce l’asse principale del tempio. Questo asse riguarderà le varie tappe della vita di un cristiano, a cominciare dal battesimo, per poi entrare a far parte dell’assemblea e terminare nella comunione del banchetto celeste. Pertanto, il fonte battesimale, l’altare, il tabernacolo e la croce sono allineati, come metafora della linea della vita.
La vita di San Giovanni Battista, patrono della cappella, fu un esempio di sobrietà e austerità. Giovanni è ritratto come una figura ascetica, Gesù lo contrappone a coloro che “sono nei palazzi reali” e “indossano bei vestiti”. Lo stile di Giovanni Battista dovrebbe esortare tutti i cristiani a scegli la sobrietà come stile di vita. Così come Giovanni si definiva “la voce che grida nel deserto”, anche la cappella, che porterà il suo nome, protesterà contro gli eccessi del passato e sarà precursore di una nuova ruscello, testimonianza che una nuova arte religiosa è possibile.
L’austerità non era solo una convinzione morale, era una necessità. Usiamo i materiali che abbiamo trovato nell’isola… non avevamo l’oro, ma avevamo la luce, non avevamo il marmo, ma valiamo il cemento, non ci sono filigrane di gesso, ma il gesso di Tiroliano ci serve, non troverete lampadari di cristallo, ma, quando cala la notte, accenderemo anche le lampadine.» (trad. it.)

Foto esterni:





Foto interni:






3 commenti:

  1. OHH!
    Questo sì e' proprio un mausoleo , quello di Adriano al confronto impallidisce.
    Lo intitolerei "La discesa dell’arch. Alejandro Beautell nell'Ade e l'incontro con quella croce rovesciata sul muro d'ingresso (o e' una porta scorrevole tipo garage?). Dice :"E' sobria". Rispondo :"Ehh! sobrissima"come un pugno in un occhio !

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  2. architettura di una tristezza sconfortante....

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  3. Potremmo trasformarla per celebrare una messa tridentina

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