AC
Lecce, tornano le feste patronali e le bande, ok dal vescovo Seccia
Nella lettera anche: «sì anche al ritorno delle luminarie»
Le comunità cattoliche salentine potranno tornare a organizzare le feste dedicate ai santi patroni, nonché le messe all’aperto.
Per questo, «considerata la nuova linea governativa - prosegue l’arcivescovo - ritengo opportuno, d’intesa con le autorità, anche approvare l’installazione di sobrie luminarie in occasione delle feste patronali: ciò non solo consentirebbe di respirare l’aria della festa, ma darebbe ossigeno ai diversi operatori del settore, fortemente penalizzati dalla crisi. Inoltre, non credo che la presenza delle bande musicali (con i dovuti distanziamenti) all’esterno dei luoghi di culto possa creare le condizioni per inopportuni assembramenti».
La conclusione dell’arcivescovo Seccia: «Dopo aver ponderato attentamente l’evolversi della situazione, consento a Voi tutti di prendere le iniziative più opportune per garantire lo svolgimento devoto ed ordinato delle celebrazioni e delle feste patronali».
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno QUI
Il Video su facebook QUI
E' di pochi giorni fa la lettera dell'arcivescovo Michele Seccia rivolta ai parroci e sacerdoti della Diocesi di Lecce: «Il miglioramento della situazione legata alla pandemia, così come le aperture volute dal Governo, mi spingono a ritenere che, con il regolare permesso della competente autorità civile, si possa ritornare a celebrare la Santa Messa all'aperto, garantendo il dovuto distanziamento, il consueto contingentamento e tutte le altre misure legate al contenimento del contagio. Pertanto, come recentemente determinato dal Governo, le Celebrazioni all'aperto dovrebbero essere piuttosto incentivate.
Considerata la nuova linea governativa ritengo opportuno, d'intesa con le autorità, anche approvare l'installazione di sobrie luminarie in occasione delle feste patronali: ciò non solo consentirebbe di respirare l'aria della festa, ma darebbe ossigeno ai diversi operatori del settore, fortemente penalizzati dalla crisi. Inoltre, non credo che la presenza delle bande musicali (con i dovuti distanziamenti) all'esterno dei luoghi di culto possa creare le condizioni per inopportuni assembramenti».
La conclusione dell’arcivescovo Seccia: «Dopo aver ponderato attentamente l'evolversi della situazione, consento a Voi tutti di prendere le iniziative più opportune per garantire lo svolgimento devoto ed ordinato delle celebrazioni e delle feste patronali».
La Città di Galatina si è posta come apri fila e modello operativo. Ogni iniziativa è stata relazionata e condivisa con le istituzioni di controllo che, proprio per la valenza originale, hanno voluto verificarne la fattibilità. La festa patronale di San Pietro e Paolo a Galatina appena terminata si è rivelata un gran successo."
Lecce è l'unica Diocesi in cui si può respirare un clima di sana fesra! Lecce è l'unica Diocesi in cui si parla il linguaggio della devozione e dell'umanità rappresentato dalle feste popolari. "Togliete le feste patronali - disse un prete inn una adunanza del clero negli anni '70 - e vi ritroverete con le feste dell'Unità del PCI"...
RispondiEliminaOggi nemmeno le feste dell'unità. Sarebbe una benedizione se ci fossero.
RispondiElimina