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mercoledì 24 febbraio 2021

Crollo delle entrate in Vaticano. Effetto Francesco?

 

Dall’autorevole Sole24ore del 19/02/2021 una notizia. Di Carlo Marroni. 

Dopo la riunione plenaria del Consiglio dell’Economia il Papa ha dato il nulla osta al budget del 2021. Ancora non sono stati resi noti i dati del bilancio 2020.Un deficit di 49,7 milioni di euro, risultante da entrate per 260,4 milioni e uscite per 310,1 milioni. Un saldo «pesantemente influenzato dalla crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19». Le casse della Santa Sede soffrono del calo delle entrate come è stato per il 2020, del quale non è ancora disponibile il bilancio, mentre nel 2019 il “rosso” era stato di soli 11 milioni, dai -75 del 2018, grazie ad un forte miglioramento della gestione finanziaria dei portafogli. Il Papa ha concesso il nulla osta al Budget 2021 della Santa Sede, proposto dalla Segreteria per l'Economia – guidata dal prefetto padre Juan Guerrero Alves - e discusso e approvato martedì scorso, 16 febbraio, dal Consiglio per l'Economia, presieduto dal cardinale Rienhard Marx.

Consolidato per la prima volta l’Obolo: saldo positivo di 30 milioni

Per la prima volta, con l'obiettivo di dare maggiore visibilità e trasparenza alle transazioni economiche della Santa Sede – come ripetutamente richiesto dal Santo Padre – «il Budget 2021 consolida il fondo dell'Obolo di San Pietro e tutti i fondi dedicati. Con entrate pari a 47.3 milioni di euro ed erogazioni a favore di terzi beneficiari pari a 17 milioni, la Santa Sede prevede un saldo netto di 30.3 milioni da questi fondi». Escludendo l'Obolo e i fondi dedicati, il deficit della Santa Sede sarebbe quindi di 80 milioni nel 2021. I ricavi sono diminuiti del 21% (48milioni) rispetto al 2019, a causa della riduzione di attività commerciali - in particolare la chiusura dei Musei Vaticani - servizi e attività immobiliari, come pure di donazioni e contributi.


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