Pagine

domenica 1 novembre 2020

In mille per pregare San Giuseppe

Una bella iniziativa da seguire per i nostri lettori.
Luigi

di Costanza Miriano, 31-10-20

[...]

E’ il momento di tirare fuori l’artiglieria pesante: quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. 
Io personalmente ho sperimentato quanto è potente l’intercessione del babbo di Gesù, mi ha ottenuto sempre non le grazie che chiedevo, ma altre molto più grosse. E’ proprio un esagerato!
A lui, secondo Teresa d’Avila, Gesù continua a obbedire anche in cielo.
Ci siamo dette, e se trovassimo 998 volontari (così con noi due arriviamo a mille) disposti a recitarlo per trenta giorni?
Se fa le grazie quando a chiedere è uno solo, cosa farà con mille fratelli, mille cuori all’unisono?
Chi ha voglia di unirsi a noi?
Chi vuole ogni giorno del mese di novembre potrà andare sul sito creato appositamente e cliccare per confermare che anche quel giorno è stato fedele all’impegno. Per me sarà un aiuto, perché per cliccare dovrò averlo fatto (le bugie non si dicono, tanto meno a un babbo così buono e generoso).
Grazie a chi vorrà unirsi. Il momento è storico, ed è davvero buio. Rimane davvero solo la preghiera.


E se ricoprissimo con mille sacri manti di San Giuseppe tutta Italia?

E se ricoprissimo con mille sacri manti di San Giuseppe tutta Italia, tutti insieme, contemporaneamente, da Ragusa a Bolzano, magari con qualche filiale a Washington, in Albania, a Monaco, a Londra, in Centrafrica e in Cina, in tutti i paesi da cui ci leggono fratelli nella fede, per tutto il mese di novembre? Dal primo al 30 novembre, supplichiamo insieme la grazia per questo mondo così provato, chiediamo prima di tutto la grazia spirituale di vivere questo tempo da cristiani, sapendo che ogni tempo è un tempo opportuno. Che non ci vengano tolti i sacramenti, gli spazi per pregare insieme, che la Chiesa continui a essere profetica in questo mondo smarrito e spaventato.

Chiediamo poi che le vite delle persone non siano troppo sconvolte, che i nostri figli possano andare a scuola, studiare, vivere una vita piena, di relazioni, di bellezza, di sapere, che le persone non perdano il lavoro, non finiscano sul lastrico, non siano umiliate nella loro dignità, che non debbano elemosinare il pane davanti ai propri figli.

Chiediamo infine la salute del corpo, che non è l’unica cosa che conta, ma è sicuramente una grande grazia. Che il virus sparisca e che sparisca anche la paura.

Lo so, è tanto, ma ho sperimentato tante volte la potenza incredibile della preghiera, e della preghiera fatta da fratelli con un cuore solo ancora di più. Il sacro manto a san Giuseppe è una preghiera impegnativa, dura trenta giorni, ed è un po’ più lunga di un rosario, ma non ci si crede davvero quanto sono grandi ed esagerate le grazie che ottiene! Se trovassimo 1000 volontari, io credo che potremmo, davvero, cambiare il corso degli eventi. Vi prego, uniamoci! E in questi trenta giorni, combattiamo la stanchezza, le tentazioni e la pigrizia, ricordiamo che noi mille saremo nella sala bottoni dell’unità di crisi, altro che virologi. Questo è un combattimento tra potenze ultraterrene!

Sentite cosa dice Santa teresa d’Avila:

“Non mi ricordo finora di averlo mai pregato di una grazia senza averla subito ottenuta. E meraviglia ricordare i grandi favori che il Signore mi ha fatto e i pericoli di anima e di corpo da cui mi ha liberata per l’intercessione di questo Santo benedetto. Ad altri Santi sembra che Dio abbia concesso di soccorrerci in questa o in quell’altra necessità, mentre ho sperimentato che il glorioso S. Giuseppe estende il suo aiuto su tutte. Con ciò il Signore vuol farci intendere che come era a lui soggetto in terra, dove egli come padre putativo gli poteva comandare, così anche in cielo fa tutto quello che gli chiede. (Capito?, Gesù obbedisce al suo babbo pure in cielo!!!! ndr) Ciò hanno riconosciuto per esperienza anche altre persone che dietro mio consiglio si sono raccomandate a lui. Vorrei che tutti si persuadessero ad essergli devoti. Non ho conosciuto persona che gli sia veramente devota e gli renda qualche particolare servizio senza far progressi in virtù. Egli aiuta moltissimo chi si raccomanda a lui. Se la mia domanda non è tanto retta, egli la raddrizza per il mio maggior bene”.

E’ questa la vera preghiera, chiedere, ma accogliere quello che viene anche se è diverso, nella certezza che Dio sa cosa è bene per noi. Non vorrei infatti dare l’idea di una devozione magica, so che la preghiera cara a Dio è dire, ma veramente, con tutto il cuore, “sia fatta la tua volontà”, ma so anche che, come mostra il Vangelo in tanti episodi, Dio vuole che chiediamo, perché non viola la nostra libertà se non siamo noi a chiederglielo, e soprattutto perché vuole entrare in un rapporto vero con noi, vuole che davvero scopriamo che siamo figli, che Lui è Padre.

Qui potete iscrivervi, e se volete, cliccare ogni giorno per dirci che vi siete ricordati. Per me è un aiuto a non fare finta di niente (e cliccare senza averlo fatto, beh, questo non credo proprio che potrei arrivare a farlo, per quanto Giuseppe non sia permaloso).

Nessun commento:

Posta un commento