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giovedì 22 ottobre 2020

"Le parole del Papa sulle unioni civili sono prive di ogni importanza magisteriale" (Card. Burke)

Anche il Card. Burke precisa che la "Parole del papa [sui diritti delle unioni civili sono] fuori dal magistero. I Vescovi chiariscano."  (22.10.2020). ( si veda sul punto il n. 25 della Lumen Gentium). 
Ma a nostro avviso non sono i Vescovi che devono chiarire: è la Santa Sede che deve correggere il tiro e precisare che l'intervista del Papa non è atto di magistero vincolante per la Chiesa anche se è destinato a creare confusione e a favorire abusi di molti vescovi che sornioni tollerano e incoraggiano "benedizioni" di coppie gay e altre simili pratiche liturgiche. 

dice il Cardinale: 

«Dichiarazioni prive di ogni importanza magisteriale. Sono opinioni personali di chi le ha rilasciate. Ma è causa di profondo rammarico e di urgente preoccupazione pastorale il fatto che le opinioni di Papa Francesco, non corrispondano al costante insegnamento della Chiesa». Per il porporato americano «lo scandalo e l’errore che causano fra i fedeli cattolici, danno la falsa impressione che la Chiesa Cattolica abbia cambiato rotta su questioni di cruciale importanza».

Ormai il danno è fatto: basti vedere i messaggi che già girano in rete (foto a lato).

Parlando per opinioni, note a pie' pagina, e sottointesi il Papa sta scardinando la dottrina cattolica. Lo ha già fatto per la Comunione ai divorziati risposati, alle unioni di divorziati, e ora è la volta decisiva per i gay. 

Francesco ha ridotto la Chiesa (che non è sua, lo ricordiamo, ma di Domine Iddio) da segno di contraddizione a segno di omologazione. Ma così, che messaggio dà? In questo articolo Boffo su Tempi, 22.10.2020, inoltre si chiarisce la storia dell'intervista (del 31.05.2019) e si ricordano le molte posizioni pro gay del Papa.  

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