Pagine

sabato 6 giugno 2020

Coronavirus I miracoli mariani a Santa Maria Apparente per guarire la povera gente, la "fonte" dei prodigi

Durante la necessaria, seppur dolorosa, reclusione in casa a causa della terribile pandemia del coronavirus che sta flagellando la nostra amata Patria con delle conseguenze che renderanno incerto il futuro, alcuni fedeli da  parti diverse d'Italia, che erano soliti  recarsi in devoto pellegrinaggio nel Santuario di Santa Maria Apparente a Civitanova Marche, avrebbero avuto il medesimo "sogno": pregare davanti la miracolosa immagine della Madonna attingendo la cosiddetta "acqua del miracolo" dal pozzo adiacente la chiesa  . 
Guarda con misericordia o Santissima Vergine Maria la nostra condizione:  siamo peccatori  e ci troviamo nel mezzo di un' epidemia che ci affligge. Concedici di sperimentare ancora la tua materna cura. 
Ti affidiamo o Santa Maria Apparente tutti gli ammalati e le loro famiglie: porta guarigione al corpo, alla mente e allo spirito.  

Ave Maria 
AC 
Le apparizioni e il Santuario 

La prima apparizione viene tradizionalmente fatta risalire al 5 giugno 1411, data in cui la Madonna apparve ad un giovane, Vico Salimbene, e gli chiese di far erigere in quel posto una cappella. 
Per ben due volte Vico riferì la richiesta, ma fu creduto solo la terza volta, quando la
Madonna intervenne direttamente, facendo suonare contemporaneamente tutte le campane circostanti a festa.

A questo punto alcuni alti prelati si recarono sul luogo e qui “ritrovarono una effigie della Beata Vergine in un muro poco elevato dal terreno, vestita di abito lungo bianco, con cintura di nero colore, senza manto, con velo in campo cadente intorno alla faccia, ed in piedi, sfavillante per ogni parte lucidissimi raggi, di altezza di quattro palmi romani (cm 89)” (tratto da A. Eleuteri, Alba ut Sol, p.10). 

Si costruì, quindi, un maestoso ornamento, recante ancor oggi i versi latini che testimoniano i miracoli che si ripetevano più frequentemente grazie all’uso dell’acqua del pozzo adiacente alla Chiesetta
L’ornamento ha ai lati le quattro virtù cardinali, raffigurate da quattro donne che tengono una brocca d’acqua (la Temperanza), un serpente (la Prudenza), una spada e una bilancia, oggi scomparsi, (la Giustizia) e una torcia (la Fortezza). 
Avrebbero, poi, dovuto esserci sei angeli, ma due di questi sono stati trafugati. 
L’immagine contornata da tale ornamento murario è stata appena restaurata e si può finalmente ammirare ciò che di essa rimane. 

Gli anni delle apparizioni furono anni in cui dilagava una terribile pestilenza che stava mietando innumerevoli vittime in tutto il territorio e la Madonna promise che se fosse stato eretto un Santuario a Lei in quel luogo in cui appariva, Lei avrebbe liberato Civitanova dalla peste. L’allora amministrazione concesse la licenza per l’edificazione: “Si costruisca ‘unam ecclesiolam’ affinchè vi si possa pregare, officiare messa e altri divini uffici per poter rimuovere da detta terra la peste e le altre avversità del mondo e affinché in futuro fluiscano i doni di Dio” (Documento datato 25.4.1512, Curia Arcivescovile di Fermo). 

Il vescovo, per reperire fondi e manovalanza, promise quaranta giorni di indulgenza e tutti i devoti che, sinceramente pentiti e assolti dai loro peccati, avessero dato aiuto nella costruzione della Chiesa. 
La peste fu debellata e la comunità civitanovese, per ringraziare la Madonna, si impegnò alla commemorazione del voto esaudito attraverso una ricca celebrazione sacra, arricchita da una solenne processione popolare, da organizzare nello stesso giorno dell’apparizione (5 giugno).  (Quest'anno la processione è stata annullata a causa del coronavirus: è la prima volta che accade nella storia del Santuario N.d.R.)

La Madonna Celeste diede come segno della Sua presenza in quel posto anche l’acqua, attraverso la quale Lei avrebbe donato grazie e miracoli a chi a Lei in quel luogo si fosse rivolto per ricevere intercessione e guarigione. 
Ci furono guarigioni miracolose da febbri molto alte che i medici di allora non erano riusciti a debellare e ci furono tante mamme che, attraverso quell’acqua, ottennero di avere il latte per i loro bambini.
...
Continua QUI 



Fonte: Santuario di Santa Maria Apparente QUI 


Il Santuario miracoloso voluto dalla Madonna 

4 commenti:

  1. "Necessaria reclusione"? Andatelo a dire chi ha perso il lavoro o ha avuto l'attività rovinata! L'unica pandemia è quella del governo di saltimbanchi che si è imposto. Forse chi scrive era bello tranquillo a casa con lo stipendio da statale che arrivava a fine mese, ma ricordo sommessamente che tra le conseguenze della "necessaria reclusione" c'è stato anche quello di non poter assolvere al precetto pasquale, con la connivenza della gerarchia che occupa la Chiesa cattolica...altro che costruire santuari...si rischiava la multa per andare ad accendere una candela.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo delle 14:30 chi ha perso una madre, un padre, un marito o una moglie a causa della pandemia non la penserebbe come lei. Apprezzabile invece questo significativo inciso "tra le conseguenze della "necessaria reclusione" c'è stato anche quello di non poter assolvere al precetto pasquale".

      Elimina
    2. Concordo con Anonimo delle 14:50. Ma di tutto ciò la gente se ne ricorderà nelle urne...

      Elimina
  2. Il problema non è stato l'imprevisto, l'imponderabile e il danno che ha portato. Il problema è che una società cattolica avrebbe avuto nei suoi geni tutto per fronteggiare la crisi: carità per aiutarsi l'un l'altro (chi ha mantenuto il lavoro avrebbe condiviso il pane con chi ha perso tutto), speranza (per non cedere alla follia dell'ipercautela dannosa come la sottovalutazione iniziale), fede (per fare ammenda dei nostri peccati e cogliere l'occasione per riconciliarci con il Signore).
    La cosa che mi intristisce è che questo momento sta passando senza essere stato di utilità a molti per convertirsi e ciò non potrà che implicare ammonimenti sempre più severi. E questo non è da profeti di sventura ma da osservatori di un mondo che sceglie sempre più di "fare da sé" dimenticandosi che "senza Cristo noi non possiamo nulla".

    RispondiElimina