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mercoledì 1 aprile 2020

Contro il coronavirus preghiamo san Rocco!


In fondo la foto di una brevissima preghiera classica, indirizzata a S. Rocco, per proteggersi dalle pestilenze.
Chi scrive la recita tutti i giorni.
Luigi

Cari amici di Duc in altum, don Pasquale Pellegrino, cappellano dell’ospedale dell’Immacolata a Sapri (Salerno) mi ha inviato una bella preghiera a san Rocco, da lui composta. Possiamo recitarla in questi giorni segnati da tanta sofferenza e preoccupazione.
Rocco di Montpellier, vissuto nel XIV secolo, pellegrino e taumaturgo francese, patrono di numerose
città, invocato nel Medioevo come protettore dal flagello della peste, protegge anche contro le grandi catastrofi come i terremoti e le epidemie. Raffigurato sempre accanto a un cagnolino che gli lecca le piaghe o gli porta da mangiare (si narra che mentre il santo, colpito dalla peste, era moribondo, un cane lo aiutò a guarire portandogli ogni giorno un pezzo di pane preso alla tavola del suo padrone, Gottardo), Rocco è il patrono di appestati, contagiati, emarginati, ammalati, viandanti, pellegrini, operatori sanitari, farmacisti, assicurativi, volontari e, naturalmente, cani.
A.M.V.

Preghiera al glorioso san Rocco contro la malattia

Glorioso san Rocco, contro la malattia che ci spaventa, contro questo nuovo virus che ci minaccia, stendi la tua mano pietosa e intercedi fraternamente per noi che siamo prostrati e angosciati.

Tu che hai provato sul tuo corpo la piaga virulenta della peste, tu che grato hai accolto il pietoso gesto del cagnolino, tu che hai commosso il cuore del nobile Gottardo, tu che sei stato guarito dal santo Angelo di Dio, chinati pietoso su di noi che avvertiamo la fragilità della nostra umanità.

Parla di noi e delle nostre paure al Signore che glorioso contempli e per sua misericordia ci sia concesso il sereno ritorno alle nostre attività, al nostro lavoro, ai nostri affetti, alle nostre relazioni.

Tu che da sempre sei invocato dal popolo di Dio come potente intercessore contro i mali corporali e contro le violente epidemie, continua ancora oggi a pregare per noi, a illuminare chi a servizio dell’uomo lavora nel campo della ricerca medico-scientifica, a proteggere i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e i volontari, a consolare chi giace nel letto del dolore, a donare speranza cristiana a chi piange i cari morti.

Rocco, santo contro la malattia, santo della carità, santo della solidarietà, guardando te vogliamo impegnarci a vivere con serietà il nostro battesimo, a glorificare Dio nella nostra quotidianità, a pentirci dei nostri peccati e a desiderare di più il paradiso, lì dove vogliamo preparare il vero tesoro che nessun ladro potrà mai rubare e nessuna ruggine potrà distruggere.
Amen

Don Pasquale Pellegrino