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domenica 29 marzo 2020

Coronavirus. Pietà Signor del nostro patrio suolo. Il video

E' stato realizzato un bel video ispirato ai tragici giorni che siamo soffrendo, ferali per la nostra Patria,  con la celebre melodia di Mons. Lorenzo Perosi: Pietà, Signor, del nostro patrio suolo.
"...Vegli, o Maria, il vostro Cuore Immacolato sulla Chiesa di Cristo, su noi, su questa terra benedetta, che mille Santuari vostri costellano, facendone quasi la vostra seconda patria. Assistetene i reggitori, illuminatene il popolo, di tutti soccorrete le necessità, confortate le sofferenze, alimentate le speranze; in modo speciale, assistete coloro, che si trovano lontani dalla propria terra, e ne sentono la nostalgia; accrescete nelle anime dei fedeli il fervore, riconducete al Padre gli erranti; santificate e adeguate alle presenti necessità i Sacerdoti; custodite particolarmente, in un clima cristiano, la limpida fede ed il candore innocente dei piccoli, speranza d’Italia."(Dall'atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria recitato a Catania dal Cardinale Marcello Mimmi, Legato di Giovanni XXIII, il 13 settembre 1959 a conclusione del XVI Congresso eucaristico nazionale)
AC

Pietà, Signor, del nostro patrio suolo,
noi Ti preghiam, ai pie’ del santo altar; 
la patria nostra a Te si volge in duolo,
a Te sua prece ascenda e il sospirar. 

Dio di clemenza, Dio Salvator, 
salva l’Italia nostra per il tuo Sacro Cuor. 

Pietà, Signor!…
Sul suo Calvario in pianto di Santa Chiesa geme il Gran Pastor! 
Deh! Rendi gloria al nostro Padre Santo 
con un trionfo eguale al suo dolor.
 Dio di clemenza, Dio Salvator, 
salva l’Italia nostra per il tuo Sacro Cuor. 

Pietà, Signor!…
La nostra cara terra, eletta centro di tua santa fe’, tregua 
Ti chiede almen dell’empia guerra mossa al tuo popolo che confida in Te. 
Dio di clemenza, Dio Salvator, 
salva l’Italia nostra per il tuo Sacro Cuor.





6 commenti:

  1. La melodia di Mons. Perosi gronda fede da ogni parola e da ogni nota. Ciò mi da la stura per dire che ne penso della frase "esorcistica" sbandierata durante questi giorni difficili da credenti e non credenti: "Andrà tutto bene". Mi sembra una frase davvero pavida ed egoistica. Dire "andrà tutto bene" vuol dire guardare ad un futuro più o meno vicino o lontano in cui si spera, come si dice, di poterla raccontare. Questa proiezione nel futuro dimentica che nel presente non sta andando affatto "tutto bene" viste le migliaia di decessi che sta gettando nello sconforto migliaia di famiglie. Il fatto è che quando (quando!) questo flagello sarà passato, tutti quelli che l'avranno sfangata si diranno felici e contenti: "hai visto che andato tutto bene?" e magari festeggeranno pure, nella completa dimenticanza delle migliaia di persone che non ce l'hanno fatta e delle famiglie colpite. Quindi, non solo finora non sta andando "tutto bene", ma anche dopo, quando sarà passata la tempesta, nessuno potrà dire "è andato tutto bene".

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    1. Alle belle e condivisibili parole di Anonimo delle 21:49 ha risposto Tempi: https://www.tempi.it/serve-fede-non-lottimismo-del-tutto-andra-bene-firmato-vaclav-havel/

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    2. È vero. Ci sarà qualche imbecille che, anche a fronte di moltissimi morti, dirà che alla fine "è andato tutto bene", e magari dirà che gli stracci arcobaleno hanno portato fortuna. Oltre all'insensato ottimismo, la cosa più ridicola sarà che si esalteranno i progressi della scienza, quando invece questo virus ha dimostrato che basta un'infezione e l'uomo e la sua scienza vanno in crisi.

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  2. In realtà il canto è un canto francese della seconda metà dell'Ottocento, poi evidentemente riadattato a uso italiano.

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    1. Anonimo 19:49 ma quel canto non è stato composto ex novo da Mons.Perosi? Grazie per la risposta

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  3. Bello sentir parlare di "patrio suolo".

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