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lunedì 2 marzo 2020

Il Papa: "State attenti: mai dialogare con la tentazione, mai dialogare con il diavolo"

Il Papa all'Angelus della Prima Domenica di Quaresima.
AC 






ANGELUS 

Piazza San Pietro 

Domenica, 1 marzo 2020 


Cari fratelli e sorelle, buongiorno!  

In questa prima domenica di Quaresima, il Vangelo (cfr Mt 4,1-11) racconta che Gesù, dopo il battesimo nel fiume del Giordano, «fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo» (v. 1). Egli si prepara a cominciare la sua missione di annunciatore del
Regno dei cieli e, come già Mosè ed Elia (cfr Es 24,18; 1 Re 19,8), nell’Antico Testamento, lo fa con un digiuno di quaranta giorni. Entra in “quaresima”.  

Al termine di questo periodo di digiuno, irrompe il tentatore, il diavolo, che cerca per tre volte di mettere in difficoltà Gesù. La prima tentazione prende spunto dal fatto che Gesù ha fame; il diavolo gli suggerisce: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane» (v. 3). Una sfida. Ma la risposta di Gesù è netta: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”» (4,4). Egli si richiama a Mosè, quando ricorda al popolo il lungo cammino compiuto nel deserto, in cui ha imparato che la sua vita dipende dalla Parola di Dio (cfr Dt 8,3).  

Poi il diavolo fa un secondo tentativo, (vv. 5-6) si fa più astuto, citando anch’egli la Sacra Scrittura. La strategia è chiara: se tu hai tanta fiducia nella potenza di Dio, allora sperimentala, infatti la Scrittura stessa afferma che sarai soccorso dagli angeli (v. 6). Ma anche in questo caso Gesù non si lascia confondere, perché chi crede sa che Dio non lo si mette alla prova, ma ci si affida alla sua bontà. Perciò alle parole della Bibbia, strumentalmente interpretate da satana, Gesù risponde con un’altra citazione: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”» (v. 7).  

Infine, il terzo tentativo (vv. 8-9) rivela il vero pensiero del diavolo: poiché la venuta del Regno dei cieli segna l’inizio della sua sconfitta, il maligno vorrebbe distogliere Gesù dal portare a compimento la sua missione, offrendogli una prospettiva di messianismo politico. Ma Gesù respinge l’idolatria del potere e della gloria umana e, alla fine, scaccia il tentatore dicendogli: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”» (v. 10). E a questo punto, presso Gesù, fedele alla consegna del Padre, si avvicinarono degli angeli per servirlo (cfr v. 11).  

Questo ci insegna una cosa: Gesù non dialoga con il diavolo. Gesù risponde al diavolo con la Parola di Dio, non con la sua parola. Nella tentazione tante volte noi incominciamo a dialogare con la tentazione, a dialogare con il diavolo: “Sì, ma io posso fare questo…, poi mi confesso, poi questo, quell’altro…”. Mai dialogare con il diavolo. Gesù fa due cose con il diavolo: lo scaccia via o, come in questo caso, risponde con la Parola di Dio. State attenti: mai dialogare con la tentazione, mai dialogare con il diavolo.  

Anche oggi Satana irrompe nella vita delle persone per tentarle con le sue proposte allettanti; mescola la sua alle tante voci che cercano di addomesticare la coscienza. Da più parti arrivano messaggi che invitano a “lasciarsi tentare” per sperimentare l’ebbrezza della trasgressione. L’esperienza di Gesù ci insegna che la tentazione è il tentativo di percorrere vie alternative a quelle di Dio: “Ma, fai questo, non c’è problema, poi Dio perdona! Ma un giorno di gioia prenditelo…” – “Ma è peccato!” – “No, non è niente”. Vie alternative, vie che ci danno la sensazione dell’autosufficienza, del godimento della vita fine a sé stesso. Ma tutto ciò è illusorio: ben presto ci si rende conto che più ci allontaniamo da Dio, più ci sentiamo indifesi e inermi di fronte ai grandi problemi dell’esistenza.  

La Vergine Maria, la Madre di Colui che ha schiacciato il capo al serpente, ci aiuti in questo tempo di Quaresima ad essere vigilanti di fronte alle tentazioni, a non sottometterci ad alcun idolo di questo mondo, a seguire Gesù nella lotta contro il male; e riusciremo anche noi vincitori come Gesù. 

Fonte: Sala Stampa Vaticana QUI

Immagine: Duccio di Buoninsegna: Predella della Maestà (verso) Tentazione sul monte,1308-1311,Frik Collection, New York

16 commenti:

  1. Interessante come un consiglio del genere venga da un uomo che ammette in Vaticano, regolarmente, personaggi come Jeffrey Sachs e Bernie Sanders, feroci sostenitori del controllo delle nascite, di contraccezione e aborto, della necessità di ridurre la popolazione mondiale per fronteggiare il cambiamento climatico (!)...curioso come si lanci all'Angelus in queste questioni e non a dar ragione di come mai certi personaggi siano ormai ospiti fissi tra le mura leonine.
    Non dialogare col demonio...invece dialogare e farsi consigliare da mondialisti onusiani e da esponenti della sinistra radicale, entrambi da sempre feroci oppositori di Nostro Signore e della Sua Chiesa va bene, Santità?

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    1. Osservazione ineccepibile. Chissà cosa ne pensano i commentatori buonisti che vagolano scandalizzandosi nei commenti di questo blog invocando moderazione e vedendo bestemmie da tutte le parti. Scommetto che taceranno. Poveracci loro!

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    2. Concordo. Di fronte a certe notizie circa i frequentatori del papa, certi commentatori rimangono evidentemente ghiacciati. In attesa di sciogliersi, ipocritamente, non appena se ne presenterà l'occasione.

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    3. @ Il Vecchio & similia E' così importante l'attesa di leggere i "commenti" dei cattolici, dispregiativamente definiti "buonisti"? A parte che è sempre validissima la pia esortazione "Non voler sapere chi l'ha detto ma poni mente a ciò ch'è detto" (Imitazione di Cristo) ma, pessime frequentazioni a parte - su questo Ella ha ragione appieno e non potrà essere giammai smentito - si pone sempre sempre la domanda : chi è il Papa per la mia vita sprituale -cattolica- e come si pone il Papa nel contesto della ecclesiologia individuale e comunitaria? Grazie per la cortese e illuminante risposta. Buona giornata

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    4. il Vecchio & similia4 marzo 2020 alle ore 10:01

      Per 7:58. "Chi è il papa per etc. etc." Ritengo che bisogna distinguere tra funzione e persona (che incarna la funzione). Il Papa, come mi insegnarono sessantacinque anni addietro, è il Vicario di Cristo e Custode del Deposito della Fede. Devo seguirlo come un Padre in cui il figlio ripone la sua incondizionata fiducia, affinché Egli mi confermi nella Fede e mi guidi per farla crescere. La mia coscienza m'impone, oltre, ovviamente, a combattere i miei vizi, di seguire il Papa (ed ogni altro Maestro spirituale) sulla Via di Gesù Cristo. Ma è sempre la mia coscienza che m'impone di non seguire chiunque, a cominciare dal Papa, si discosti dal Deposito della Fede, il quale, tengo a precisare, va sempre più approfondito per quello che è da duemila anni, e non secondo gli aggiornamenti innovativi che, come si dice, "vanno al passo con i tempi". E' la Chiesa, e quindi il Papa, che deve illuminare il mondo con la Luce della Fede che non può cambiare, e non, come avviene da molto tempo, il mondo che impone le sue istanze alla Chiesa che così si corrompe (nei suoi rappresentanti) a sua volta corrompendo i fedeli. Non una virgola del Deposito della Fede può essere "aggiornata" secondo un assai sospetto "discernimento" che alla fine "comprende" e giustifica tutto con la scusa della "misericordia". C'è anche una GIUSTIZIA di Dio che evidentemente fa paura e non viene mai nemmeno nominata. E questo è contro il Deposito della Fede. Mi permetto una battuta: più che pecorelle, molti cattolici di oggi sono dei pecoroni che trangugiano tutto quello che gli viene messo davanti, specialmente ciò che non rappresenta una rottura di scatole in merito all'ascesi cristiana. Ma questa non è, per quanto mi fu insegnato molti anni fa e per riprendere la Sua citazione, l'imitazione di Cristo.

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    5. Concordo con "il Vecchio & similia" (messaggio delle 10:01). Un cristiano prima di tutto non deve perdere la fede: se seguire le bergogliate deve portare alla perdita della fede, una persona è addirittura IN DOVERE di agire solo secondo la propria coscienza. Nella storia abbiamo visto di tutto: Papi delinquenti, Papi lussuriosi, ecc., non è così impossibile che ci siano Papi che non conservano il depositum fidei. Ma noi dobbiamo salvare la nostra anima.

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  2. Inprevedibile giusta catechesi sulle tentazioni di Cristo che parla di diavolo, peccato, blasfema autosufficienza dell'uomo, di Maria che schiaccia il serpente etc., per chi è abituato, ormai da sette anni, ad un pensiero massonico-marksista in cui la promozione e la liberazione dell'uomo è affidata alle sole forze umane che rinnegano la dottrina e la morale cattolica come inciampo storico da superare. E' più che lecito, dato il lingiaggio inusitato, il sospetto che sia stata scritta da altri e stranamente accettata dell'interessato. Sembra una catechesi di papa Benedetto che ha scritto pagine profonde proprio sulle tentazioni di Cristo, racconto evangelico fondamentale per la vita e l'operato dell'uomo di fronte a Dio. Fosse vero !?!. Dal Vangelo apprendiamo che anche il diavolo parla da fine conoscitore delle Scritture per i suoi fini come facevano subdolamente i comunisti ora massonizzati.

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    1. La disse anche l'anno scorso. É lo stesso copione, stessi fogli che ripete tutti gli anni per poi smentirsi alle omelie e angelus successivi....

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  3. Papa Francesco: Angelus, “con il diavolo non si dialoga, non si deve dialogare”

    11 marzo 2019

    https://www.agensir.it/quotidiano/2019/3/11/papa-francesco-angelus-con-il-diavolo-non-si-dialoga-non-si-deve-dialogare/

    Papa a S. Marta: non dialogare con il diavolo, è il grande bugiardo

    08 maggio 2018

    https://www.vaticannews.va/it/papa-francesco/messa-santa-marta/2018-05/papa-francesco-messa-santa-marta-diavolo.html

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  4. Al lavoro avevo un collega che ,incontrandolo, o ti abbracciava affettuoso e tutto commosso o ti insultava fin quasi a venire alle mani.La cosa bella è che non c'era alcun motivo per queste reazioni tanto eccessive.

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  5. Sono il cattolico buonista che vede bestemmie da tutte le parti (spero solo di sbagliarmi nel vederle ma ho i miei dubbi)... non faccio processi alle intenzioni men che meno nei confronti di colui che siede sul soglio di Pietro. Sino ad adesso non ha pronunciato formalmente alcuna eresia, non sono un confessore e pertanto alcune perplessità che ho su alcuni documenti non infallibili del suo magistero non mi creano problemi pratici di sorta (e non interessandomi tali questioni e non avendo la competenza per vagliarle con la dovuta profondità, non mi pronuncio). Penso in cuor mio che i confessori debbano seguire prima di tutto il Vangelo ed il Catechismo e poi i documenti magisteriali non infallibili ma, ripeto non è mia competenza e ad ognuno il suo "mestiere"... per il resto il Signore ha in mano la Sua Chiesa e sa Lui cosa fare... a me poveretto che vede bestemmie da tutte le parti il compito di amare e sostenere il papa con la preghiera nel suo Ministero ad altri, nel caso, il compito di correggerlo.

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    1. "Sino ad adesso non ha pronunciato formalmente alcuna eresia"... beh, Le consiglio di documentarsi meglio. Sennò, da buon buonista, nessuna eresia da parte del papa e tutte bestemmie da parte di chi le rileva. Insomma, il buonismo ha gli occhi innocenti che non vede che bene e i colpevoli sono sempre gli altri dagli occhi torbidi.

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    2. Però occorrerebbe verificare se il Vaticano attuale è ancora "la Sua Chiesa"... La modernità ci dice di usare la ragione: bene, io, usando la ragione, constato che quello che la Chiesa ha sempre affermato è in conflitto con ciò che la Chiesa afferma adesso. La questione, in realtà, è facile da capire, se veramente vogliamo capire.

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  6. Preghi piuttosto perché si converta totalmente, come tanti personaggi della storia, e non per il suo ministero ( sic ) del tutto, palesemente ed inequivocabilmente, anticattolico e anti dottrina professata dalla Chiesa fin dalla sua nascita nel Cenacolo. Non si tratta di errori umani in buona fede, dettati da circostanze storiche o imposti, subito corretti con la preghiera e il pentimento, ma di gravi deviazioni. Nessuno dei tanti papi peccatori nel corso di due millenni ha mai osato mettere in discussione il depositum fidei che Bergoglio rifiuta di fatto anche se, furbescamente, non perde tempo a formulare eresie. E' la tattica subdola, dal CVII in poi, ben più pericolosa, quella di cominciare a mettere in discussione la morale e la disciplina ( per ragioni pastorali !?!), per annullare la dottrina. Il pauroso e rapido regresso della Chiesa e della fede lo dimostra. Il Vangelo è deformato e il Catechismo della Chiesa cattolica del tutto ignorato.

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  7. Non sono un cardinale, è "mestiere" loro far presente i cd "dubia"... per il resto c'è il Padreterno... anche x eventuali giudizi

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