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lunedì 23 marzo 2020

Alexander Tschugguel è in via di guarigione

Apprendiamo, grati alla Provvidenza, che Alexander Tschugguel, il giovane eroe della Pachamama, che era stato colpito dal coronavirus ed aveva dovuto subire un ricovero ospedaliero, è in via di guarigione ed è stato dimesso oggi dal nosocomio. Lo ha comunicato lui stesso in un tweet nel quale leggiamo ≪Sulla via del ritorno dall'ospedale. Ci vorranno ancora alcuni giorni, ma sono felice di essere fuori dall'ospedale! Deo gratias!>>

Ieri, quando era ancora ricoverato, Alexander aveva inviato Corrispondenza Romana un messaggio che siamo felici di riprendere, perché esprime in modo encomiabile l'atteggiamento che un buon cattolico deve assumere nei confronti delle difficili circostanze attuali.

Cari amici e sostenitori, 
Grazie infinite per tutta la vostra preghiera e il vostro incoraggiamento negli ultimi giorni. Sono ora nel 15° giorno della mia malattia e lentamente in via di guarigione. Il virus colpisce molto più del previsto e colpisce tutte le età. Ora dobbiamo imparare ad affrontarlo, il che significa capire che Dio richiede da noi sacrificio. E in questa Quaresima richiede più del solito. Oggi dobbiamo molto contenerci, saper rinunciare a tante cose e fare penitenza per tutte le cose cattive del mondo e specialmente per tutte le cose brutte che sono accadute all’interno della Chiesa. Dio, nella sua immensa Provvidenza, ci ha imposto questi limiti e dobbiamo vederli come una croce da portare. Soprattutto per coloro per i quali il virus è stato letale. Per tutte le famiglie che vengono distrutte, per tutti i bambini abortiti, per la distruzione delle nostre Patrie. Per tutta questa sofferenza, ora dobbiamo sacrificare la nostra libertà, la nostra prosperità e la nostra solita vita. Facciamolo insieme come credenti. Possiamo essere certi che Dio non ci deluderà mai. 
Non appena starò bene, farò un video a riguardo e racconterò come ci si sente con questo virus e cosa ti provoca. 
Un caloroso saluto e che Dio ci benedica, 
Alexander Tschugguel


2 commenti:

  1. Uno che va a rubare in Chiesa è un eroe? Sapete quanti elementi pagani sono presenti da secoli nelle Chiese? Questo è fanatismo religioso e coincide con il suo opposto ossia l' irreligione.

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  2. Togliere idoli (" tutti gli idoli degli uomini sono demoni ") dalla Casa di Dio è cosa non solo commendevole, non certo un "furto". Sono stati coloro che hanno trasformato Santa Maria del Carmelo in Traspontina - e pare che i Frati Carmelitani Scalzi, cui è affidata la grande Chiesa al principio di Via della Conciliazione non c'entrino nulla ma abbiamo dovuto sottostare alla volontà di ecclesiastici vaticani, in un tempio pagano ad avere colpe enormi avendo pure causato scandalo tra Credenti e Miscredenti (" e Guai a colui/coloro che di Scandalo sono motivo"). E il rito pagano che ha accompagnato l'esposizione, lungo le navate laterali, del gran Santuario Mariano Carmelitano, roba da sconsacrare Santa Maria in Traspontina. Addolora, ed è tristo, tristissimo "segno dei tempi" E il confuso rituale della " pachamama " nei Giardini Vaticani? Sono convinto che Papa Francesco non ne sapesse nulla e sia stato posto di fronte a fatti compiuti da chi ha interesse a screditare Colui che è l'Unico Vero Vicario di Cristo e il Santo Suo Magistero. Certo il Papa poteva protestare e andarsene, ma oggi nel Personale Ecclesiastico il rispetto umano la fa un po' troppo da padrone. Comunque di quel rito pagano e strampalato non se ne è più parlato, e il Papa medesimo resosi conto del trappolone tesogli ha agito e parlato come nulla fosse accaduto. Insomma, una caduta grave e perciò una pessima pagina tutta da dimenticare. Ma come dimenticare le centinaia di volte in cui riti pagani e di pura idolatria sono stati compiuti sotto la compiaciuta presidenza del "Santo subito" Giovanni Paolo Wojtyla? Non solo nei suoi viaggi nei paesi del Terzo Mondo (a Houidah, in Benin, complice l'autoctono Cardinale Betnardin Gantin, dopo la visita alla Basilica dell'Immacolata Concezione, la Chiesa Madre del Cattolicesimo beninese, si è recato - tra le proteste e lo sconcerto dei missionari - nel vicino tempio del "Dio" Serpente dove si è lasciato "consacrare" sacerdote di quel culto immondo e satanico. E che dire del suo empio ostinato continuo imperterrito convinto Giudaizzare? Una Vera Apostasia dinanzi alla quale il raffazzonato "rito" della " pachamama " alla presenza di Sua Santità il Papà Francesco appare poco più che una esotica stravaganza. Perché i riti pagano-satanici di Karol Jozef Wojtyla si sono ripetuti decine di volte durante la stessa Celebrazione del Santo Sacrificio della Messa anche in Basiliche, Cattedrali, nella stessissima Patriarcale Basilica Vaticana di Roma, cioè sulla Tomba di San Pietro. Altro che "Santo Subito": Giovanni Paolo Wojtyla meriterebbe un Processo post-mortem come quello che subi', con conseguente tentativo di " damnatio memoriale ", e per mere e meschine ragioni politiche, il povero Papa Formoso, dissepolto e profanato nella Sua Salma dal Papa, infame, che Gli subentro' sulla Cattedra Episcopale di Roma, Sede Primaziale di tutto l'Orbe terracqueo.

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