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lunedì 27 gennaio 2020

Vostra Eminenza Reverendissima cardinale Bassetti: non in nostro nome!




Not in my name!
Anche a nome di tutto MiL.
Condividiamo ogni SINGOLA parola di Riccardo Cascioli sulla Bussola di oggi.
Come diceva qualche modernista in passato, anche "noi siamo Chiesa", il santo popolo di Dio.
Luigi


Lo sfogo di Bassetti. E il nostro

27-01-2020

"Se a qualcuno non piace questo Papa, si faccia evangelico". Queste parole pronunciate dal cardinale Bassetti, presidente dei vescovi italiani, sono rivelatrici di come ormai tanti pastori vivano la Chiesa come fosse un partito politico. Dimentichi della loro missione.
In questi giorni sta facendo molto discutere lo “sfogo” del presidente dei vescovi italiani, cardinale Gualtiero Bassetti, che venerdì scorso incontrando i giornalisti nella sua diocesi di Perugia ha detto: «Se a qualcuno non piace questo Papa lo dica perché è libero di scegliere altre strade. Criticare va bene ma questo distruttismo no». E ancora: «C’è troppa gente che parla del Papa e a qualcuno io ho detto “fai la scelta di evangelico, se non ti va bene la Chiesa cattolica, se è troppo stretta questa barca”». Sarebbe interessante sapere con chi ce l’avesse esattamente il cardinale Bassetti e chi abbia invitato ad abbracciare la confessione evangelica, aiuterebbe a una piena comprensione del suo pensiero.

Ciò non toglie che queste parole risultino comunque stonate, ad essere proprio buoni. Anzitutto perché rivelano una concezione politica della Chiesa. Non sei d’accordo con la linea politica del segretario del partito? O aspetti il prossimo congresso o esci. C’è una inquietante continuità tra le cronache politiche di queste ultime settimane con le vicissitudini di 5Stelle e PD e il modo in cui il cardinale Bassetti ha parlato della Chiesa e del malessere che evidentemente la attraversa. Proprio nei giorni scorsi Benedetto XVI e il cardinale Robert Sarah hanno spiegato che il problema della Chiesa si chiama “crisi di fede”; per il cardinale Bassetti è invece un problema di non condivisione della linea politica del segretario, che nella Chiesa si chiama Papa.

Non è solo il modo di esprimersi che è rivelatore, è anche il contenuto. Significativo che il presidente dei vescovi abbia posto come criterio di appartenenza alla Chiesa il farsi piacere il Papa, come se nella Chiesa il Papa fosse legge a se stesso, e non fosse anch’egli tenuto ad annunciare ciò che Cristo ha rivelato e la Tradizione ha conservato. In una prospettiva cattolica sarebbe corretto dire: «Se non credi alla presenza reale di Cristo nell’Eucarestia; se non credi alla Trinità; se non credi che Gesù Cristo sia figlio di Dio, vero Dio e vero uomo; se non credi che la Madonna sia stata concepita senza peccato, se non credi che la Chiesa sia il Corpo mistico di Cristo, allora puoi anche seguire una confessione protestante con cui ti trovi d’accordo».

Ciò che invece intende il cardinale Bassetti è: «Se non concepisci che l’adulterio possa essere un bene; se non credi che l’Eucarestia sia un diritto; se hai problemi a vedere la Pachamama al centro di riti pagani in Vaticano; se pensi che il celibato non vada messo in discussione, neanche per delle eccezioni; se mantieni che ci siano azioni che sono intrinsecamente un male; se insisti nel dire che l’unica conversione è quella a Cristo e non all’ecologia, allora esci dalla Chiesa cattolica».

Eh sì, perché i mal di pancia di tanti fedeli sono su questi punti decisivi per la fede, non è un problema se questo Papa piace o non piace: è che c’è un “depositum fidei” da conservare; è che sarebbe compito principale dei cardinali sostenere il Papa in questo. È, per sintetizzare, che non ci si rassegna a veder trasformata la Chiesa cattolica nella più grossa denominazione protestante.

Sorprende che il cardinale Bassetti non se ne renda conto. E sorprendono anche le parole con cui ha concluso: «Scusatemi per lo sfogo – ha detto – ma l’obiettivo di tutti deve essere quello di cercare risposte per il bene della Chiesa e dell’umanità». Si rafforza la sensazione che a parlare sia un politico, che giustamente deve risolvere i problemi della sua comunità e anche del mondo intero. Ma Cristo non ha dato mandato agli apostoli di cercare risposte, Lui si è posto come risposta ai bisogni più veri dell’uomo. E il compito della Chiesa è annunciarlo, «ammaestrare le genti».

Il dramma che viviamo è proprio questo: abbiamo pastori che hanno smarrito il senso della loro missione. Il cardinale Bassetti mi scusi questo sfogo.

5 commenti:

  1. Bassetti non è cattolico, quindi spara soltanto insulsaggini.

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  2. Evangelico e colui che, per definizione, rifiuta la tradizione millenaria della Chiesa per inventarene un'altra secondo l'ideologia del tutto sbagliato, acquisita poi dal CVII. Non passa per la mente al presidente CEI e adeguati mitrati che gli 'evangelici' sono loro perché sostenitori di dottrina e morale relativiste sempre condannate dalla professione di fede cattolica ??. A quanto pare hanno accettato l'assunto bergogliano che non esiste un Dio cattolico, proprio come i protestanti. Vogliono far apparire subdolamente come scismatici quelli che non sono d'accordo con loro mentre lo sono chiaramente loro. Lo 'sfogo' è indice di grave debolezza di 'nuovi' evangelizzatori falliti che assistono impotenti e indifferenti alla perdita della fede e allo svuotamento delle chiese e dei seminari e al danno da loro procurato alla Chiesa cattolica, apostolica romana, che non vogliono più tale.

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  3. "Abbiamo pastori che hanno smarrito il senso della loro missione". Ben detto. Ora la domanda è: l'hanno smarrito, oppure, dato che sono tutti vaticano-secondisti, non l'hanno mai avuto?

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  4. L'intervento animoso e ingiustificato del presidente della CEI è il sintomo della tragedia della Chiesa cattolica abbandonata dai pastori che dovrebbero difendere il loro grgge e confrmarlo nella fede mentre, invece di capire il disagio che tormenta tantissimi fedeli, che loro ignorano, racchiusi in un adeguamento cieco alle ideologie bergogliane lontane dal cattolicesimo, li respingono accusandoli di essere scismatici appestati che devono andarsene. Ma, è preoccupato perché consapevole che non sono solo ' qualcuno' ma tantissimi che non vogliono essere protestanti, ma si allontanano, delusi, da una Chiesa che non conforta le loro anime indirizzandole a Cristo,medico di tutti i mali, ma si occupa di ripetere ossessivamente demagogici proclami socio-politici, peggiori e più violenti di quelli di uomini di partito politico. Scismatica, di fatto, è quella gerarchia che stravoge e vuole imporre una dorrina e una fede millenarie.

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