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sabato 17 agosto 2019

Polonia: il cattolicesimo che ancora resiste

Polonia  le foto allegate ritraggono, Jakub Baryła, un quindicenne di Plock, in Polonia. 
Un giovane eroe dei nostri tempi. 
Che però, temo, qualcuno teoricamente tra i buoni, riterrà un fanatico, o quanto meno esagerato nella sua intenzione resistente e reattiva, che non aiuta il dialogo, alza un muro e non costruisce un ponte. Ponte che temo sarebbe sempre a senso unico: dal cristianesimo (o almeno dalla normalità) all'accettazione della sodomia, mai viceversa, espressione di rigidezza e di eticismo senza bontà, che alza la bandiera di Cristo per le sue battaglie culturali. 

E vi prego di notare chi, persino in Polonia, è protetto dalla polizia, e chi represso.
Epperò questo ragazzino indomito ci dice che non è finita. Non è finita, purché s'abbia ancora la voglia di battersi.
Vogliono seppellirci. Allora dobbiamo trasformarci in seminagione. Come questo Jakub Baryla.
(grazie per gli spunti del testo e delle foto all'amico Giovanni Formicola).
Luigi