per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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giovedì 18 luglio 2019
Monza. Il video (vergognoso) della suora che scaccia dal sagrato il gruppo che prega in riparazione del Pride
Il video di Radio Spada sulla vergognosa cacciata, da parte delle monache Sacramentine di Monza, di un gruppo di fedeli che recitavano il Rosario nel piazzale prospiciente la chiesa dell'ordine religioso:
"Un gruppo di cattolici prega per riparare allo scandalo del Pride e una monaca sacramentina esce per cacciarli in quanto occupano il sagrato del monastero senza l’autorizzazione dello stesso. Anche qui i commenti sono superflui [RS]".
Non mi pare un rosario con tanto di megafono e striscioni ad urlare, ma una manifestazione dove serviva il permesso. Al di la del comportamento della suora, potevano entrare in chiesa e recitarlo a bassa voce!
Non sarebbe ora di farla finita con questo mettersi sempre la coda fra le gambe? "Potevano entrare in chiesa e recitarlo a bassa voce!". Perché? per non provocare turbamenti a qualcuno? E poi, che significa "Al di la del comportamento della suora"? Manco le suore vanno turbate con la recita di un Rosario? Ma non facciamo ridere!!! Anzi piangere!!!
Giusto! I cattolici veri ( integralisti, intolleranti, contrari alla truccata misericordia papale etc.) che non possono tollerare il rinnegamento dottrinale e morale dell'era bergogliana, non hanno il diritto di manifestare e pregare apertamente ma devono farlo seminascosti e 'a bassa voce' mentre i nemici di Cristo possono farlo all'aperto e in chiesa con la benedizione della gerarchia adeguata o deviata.
Queste monache di Monza non vogliono rinunciare alla pessima fama cui vengono associate. Per sostare sul sagrato di una Chiesa serve l'autorizzazione dei custodi della stessa? Quello o è un convento d'assalto bergogliano oppure ha paura di essere commissariato perché prega troppo contro l'oscenità omosessuale anticristiana ormai ufficialmente dalla gerarchia giustificata e protetta. Il signor mitrato del luogo che ne dice ? E' forse un altro adeguato visto che i vescovi oggi non sanno fare altro.
Vecchia, misera e insultante critica, oggi benedetta dall'Alto ( cioè infimo)ai cattolici che si riconoscono in una fede millenaria e autentica e non inventata da sovversivi.
Vogliamo fare una crociata contro il Praide? Siamo antistorici. Da una parte si vogliono i preti sposati e dall'altra ci riconduciamo ai tempi delle streghe ed ai loro roghi. Nom ce ne va bene una. Pregate sommessamente da soli o in gruppo, ma educatamente, e non rompete i coglioni
Anonimo delle 15:18, capisco il tuo nervosismo ma voi ormai siete il vecchio. Trump, Putin, l'Iran, la Cina nazional-capitalista, l'India, il Brasile: il mondo va a destra, mentre il pontificato di Bergoglio sta terminando. Il progressismo è anti-storico ed è smentito dai fatti. Solo in parte dell'occidente resiste qualche omosessuale che manifesta, ma il futuro è nostro.
Nella situazione eccezionale attuale le due cose, attività politica e preghiera, non possono essere scisse in modo netto (se ti aggrediscono voglio vedere come fai a pregare). E poi una suora asservita ai poteri forti non si può vedere; Gesù avrebbe cacciato lei, non chi difende i bambini dai pedofili.
In effetti non si può non riconoscere che "l'incontro si presentava più come un'attività politica che come una preghiera". Per pregare, individualmente o in gruppo, non c'è bisogno di un sacerdote però se la preghiera viene fatta all'esterno e pubblicamente il prete è colui che "coagula" , che "da un'anima" che "imprime di cattolica legittimità" la preghiera pubblica. Prendiamo esempio dai comitati di Reggio et similia che hanno sempre coinvolto un sacerdote per le loro pubbliche preghiere. Io , a prescindere dalla tematica , non avrei preso parte alla preghiera del gruppetto di dieci persone che si sono ritrovate a Monza perchè vi mancava il cuore cattolico: il prete. I praide vanno condannati senza se e senza ma per la loro natura fondamentalmente e irriverentemente anticristiana e non deve mancare per quei nosstri fratelli e per quelle nostre sorelle, che il catechismo della chiesa cattolica ci dice che si trovano nell'errore, la nostra preghiera, che può essere fatta nei modi che la tradizione della chiesa e l'esempio dei santi ci consigliano, con umiltà, e nella piena comsapevolezza che siamo noi per primi meritevoli di perdono. L'osservazione ponderata e saggia che "l'incontro si presentava più come un'attività politica che come una preghiera" trova purtroppo legittimazione per la mancanza di un sacerdote o di un religioso. La monaca non poteva permettere che dentro il sacro recinto conventuale si potesse tenere una parodia di preghiera pubblica riparatoria. Lo riscrivo: prendiamo esempio dalle organizzazioni di Reggio, Rimini ecc ecc e non confondiamo ulteriormente le idee dei fedeli mischiando le ideologie con la fede di cui solo la chiesa con i suoi ministri, belli o brutti, simpatici o antipatici, giusti o ingiusti, santi o peccatori è garante. Questo insegna la chiesa. Per questo siamo cattolici e non protestanti.
Concordo al 100/100 con quel che ha scritto anonimo delle 8:42 "Prendiamo esempio dai comitati di Reggio et similia che hanno sempre coinvolto un sacerdote per le loro pubbliche preghiere. Io , a prescindere dalla tematica , non avrei preso parte alla preghiera del gruppetto di dieci persone che si sono ritrovate a Monza perchè vi mancava il cuore cattolico: il prete." Quel che hanno fatto a Monza sarà stato certamente ispirato da buoni propositi ma non ha giovato spiritualmente alla buona causa. Il prete deve essere sempre presente per guidare, consigliare e benedire.
Vuote proposizioni !Provate a trovare un prete coraggioso e veramente cattolico che guidi la preghiera per allontanare la distruzione dei valori evangelici non negoziabili in quest'epoca di relativismo bergogliano. Quel povero prete sarebbe punito e oscurato come à accaduto a eminenti uomini di Chiesa, oltre che a Ordini religiosi, allontanati con astio perché non amici del Capo, come avviene nel peggiore dei partiti politici.
"La monaca non poteva permettere che dentro il sacro recinto conventuale si potesse tenere una parodia di preghiera pubblica riparatoria". Ma come ti permetti, Anonimo 8,42, di sparare le tue cavolate sulla preghiera degli altri? O sei un codardo cattocomunista abituato a starsene in un cantuccio con la coda fra le gambe?
Le solite arroganti volgarità di Veleno "O sei un codardo cattocomunista abituato..." : c'era un prete? C'era un religioso? Perchè nessuno, comprese le monache, ha sostenuto le "preghiere" di quella decina di brave persone? Tutti i preti, i frati e le suore di Monza sono indegni del loro status?
Anonimo 2:00, non ti nascondere dietro la tua nobiltà da strapazzo. Prima di tutto: sei un cattocomunista o no? Ce l'hai il coraggio di rispondere? E poi, non sei il solo che spara stupidaggini: dove sta scritto che per riunirsi e pregare dei laici debbano farlo soltanto in presenza di un prete o di una suora? Serve una sorta di "garanzia"? E poi, con i preti e le suore che girano oggi (vedi Monza), te la raccomando la "garanzia".
Oddio! Come faccio a pregare in casa mia? Mi tocca chiamare un prete che mi assiste? Io prego molto, perciò che devo fare? Prendermi un prete o una suora come badante?
L'intervento della monaca ha un suo senso: se si prega dentro l'area di un monastero chiedendo il permesso alle monache si concordano con loro anche le modalità e i contenuti della preghiera. Si può strumentalizzare la preghiera in mille modi, per questo vi è anche un dovere di vigilanza su come si prega e sul contenuto della preghiera stessa, in modo particolare se pubblica. Vigilanza non esercitabile quando l'incontro è già deciso, predisposto e iniziato. L'unica cosa che a quel punto si può fare è invitare le persone almeno ad uscire dai confini del monastero
Ha perfettamente ragione Capinera: è la possibilità del rifugiarsi nell'anonimato che permette a dei cuccioli super ormonati, ma con poche vie di sfogo, di prendersela sempre e comunque con il potente di turno: questa volta si tratta addirittura del sucessore di Pietro , fondamento della nostra ecclesialità. Ubi Petrus ibi Ecclesia. Si tratta però di innocui cucciolotti...
Non mi pare un rosario con tanto di megafono e striscioni ad urlare, ma una manifestazione dove serviva il permesso. Al di la del comportamento della suora, potevano entrare in chiesa e recitarlo a bassa voce!
RispondiEliminaNon sarebbe ora di farla finita con questo mettersi sempre la coda fra le gambe? "Potevano entrare in chiesa e recitarlo a bassa voce!". Perché? per non provocare turbamenti a qualcuno? E poi, che significa "Al di la del comportamento della suora"? Manco le suore vanno turbate con la recita di un Rosario? Ma non facciamo ridere!!! Anzi piangere!!!
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Giusto! I cattolici veri ( integralisti, intolleranti, contrari alla truccata misericordia papale etc.) che non possono tollerare il rinnegamento dottrinale e morale dell'era bergogliana, non hanno il diritto di manifestare e pregare apertamente ma devono farlo seminascosti e 'a bassa voce' mentre i nemici di Cristo possono farlo all'aperto e in chiesa con la benedizione della gerarchia adeguata o deviata.
EliminaPrimula Rossa...perché nel Vangelo é scritto che quando preghi chiudi la porta e fallo in silenzio! Senza suonare i campanelli per farti vedere!!
EliminaQueste monache di Monza non vogliono rinunciare alla pessima fama cui vengono associate. Per sostare sul sagrato di una Chiesa serve l'autorizzazione dei custodi della stessa? Quello o è un convento d'assalto bergogliano oppure ha paura di essere commissariato perché prega troppo contro l'oscenità omosessuale anticristiana ormai ufficialmente dalla gerarchia giustificata e protetta. Il signor mitrato del luogo che ne dice ? E' forse un altro adeguato visto che i vescovi oggi non sanno fare altro.
RispondiEliminaHa fatto bene... I bigotti devono essere allontanati...
RispondiEliminaVoi bigotti bergogliani (i farisei di oggi) ne avete ancora per poco...
EliminaVecchia, misera e insultante critica, oggi benedetta dall'Alto ( cioè infimo)ai cattolici che si riconoscono in una fede millenaria e autentica e non inventata da sovversivi.
EliminaAnonimo 6.41: vada ... vada ... vada a (finisca lei).
EliminaVogliamo fare una crociata contro il Praide? Siamo antistorici. Da una parte si vogliono i preti sposati e dall'altra ci riconduciamo ai tempi delle streghe ed ai loro roghi. Nom ce ne va bene una. Pregate sommessamente da soli o in gruppo, ma educatamente, e non rompete i coglioni
RispondiEliminaMa di chi parli? Di te?
EliminaAnonimo delle 15:18, capisco il tuo nervosismo ma voi ormai siete il vecchio. Trump, Putin, l'Iran, la Cina nazional-capitalista, l'India, il Brasile: il mondo va a destra, mentre il pontificato di Bergoglio sta terminando. Il progressismo è anti-storico ed è smentito dai fatti. Solo in parte dell'occidente resiste qualche omosessuale che manifesta, ma il futuro è nostro.
EliminaPer me la suora ha fatto bene: nessuno potrebbe negare che l'incontro si presentava più come un'attività politica che come una preghiera.
RispondiEliminaNella situazione eccezionale attuale le due cose, attività politica e preghiera, non possono essere scisse in modo netto (se ti aggrediscono voglio vedere come fai a pregare). E poi una suora asservita ai poteri forti non si può vedere; Gesù avrebbe cacciato lei, non chi difende i bambini dai pedofili.
EliminaIn effetti non si può non riconoscere che "l'incontro si presentava più come un'attività politica che come una preghiera". Per pregare, individualmente o in gruppo, non c'è bisogno di un sacerdote però se la preghiera viene fatta all'esterno e pubblicamente il prete è colui che "coagula" , che "da un'anima" che "imprime di cattolica legittimità" la preghiera pubblica. Prendiamo esempio dai comitati di Reggio et similia che hanno sempre coinvolto un sacerdote per le loro pubbliche preghiere. Io , a prescindere dalla tematica , non avrei preso parte alla preghiera del gruppetto di dieci persone che si sono ritrovate a Monza perchè vi mancava il cuore cattolico: il prete. I praide vanno condannati senza se e senza ma per la loro natura fondamentalmente e irriverentemente anticristiana e non deve mancare per quei nosstri fratelli e per quelle nostre sorelle, che il catechismo della chiesa cattolica ci dice che si trovano nell'errore, la nostra preghiera, che può essere fatta nei modi che la tradizione della chiesa e l'esempio dei santi ci consigliano, con umiltà, e nella piena comsapevolezza che siamo noi per primi meritevoli di perdono. L'osservazione ponderata e saggia che "l'incontro si presentava più come un'attività politica che come una preghiera" trova purtroppo legittimazione per la mancanza di un sacerdote o di un religioso. La monaca non poteva permettere che dentro il sacro recinto conventuale si potesse tenere una parodia di preghiera pubblica riparatoria. Lo riscrivo: prendiamo esempio dalle organizzazioni di Reggio, Rimini ecc ecc e non confondiamo ulteriormente le idee dei fedeli mischiando le ideologie con la fede di cui solo la chiesa con i suoi ministri, belli o brutti, simpatici o antipatici, giusti o ingiusti, santi o peccatori è garante. Questo insegna la chiesa. Per questo siamo cattolici e non protestanti.
RispondiEliminaConcordo al 100/100 con quel che ha scritto anonimo delle 8:42 "Prendiamo esempio dai comitati di Reggio et similia che hanno sempre coinvolto un sacerdote per le loro pubbliche preghiere. Io , a prescindere dalla tematica , non avrei preso parte alla preghiera del gruppetto di dieci persone che si sono ritrovate a Monza perchè vi mancava il cuore cattolico: il prete." Quel che hanno fatto a Monza sarà stato certamente ispirato da buoni propositi ma non ha giovato spiritualmente alla buona causa. Il prete deve essere sempre presente per guidare, consigliare e benedire.
EliminaVuote proposizioni !Provate a trovare un prete coraggioso e veramente cattolico che guidi la preghiera per allontanare la distruzione dei valori evangelici non negoziabili in quest'epoca di relativismo bergogliano. Quel povero prete sarebbe punito e oscurato come à accaduto a eminenti uomini di Chiesa, oltre che a Ordini religiosi, allontanati con astio perché non amici del Capo, come avviene nel peggiore dei partiti politici.
Elimina"La monaca non poteva permettere che dentro il sacro recinto conventuale si potesse tenere una parodia di preghiera pubblica riparatoria". Ma come ti permetti, Anonimo 8,42, di sparare le tue cavolate sulla preghiera degli altri?
EliminaO sei un codardo cattocomunista abituato a starsene in un cantuccio con la coda fra le gambe?
Le solite arroganti volgarità di Veleno "O sei un codardo cattocomunista abituato..." : c'era un prete? C'era un religioso? Perchè nessuno, comprese le monache, ha sostenuto le "preghiere" di quella decina di brave persone? Tutti i preti, i frati e le suore di Monza sono indegni del loro status?
EliminaAnonimo 2:00, non ti nascondere dietro la tua nobiltà da strapazzo. Prima di tutto: sei un cattocomunista o no? Ce l'hai il coraggio di rispondere? E poi, non sei il solo che spara stupidaggini: dove sta scritto che per riunirsi e pregare dei laici debbano farlo soltanto in presenza di un prete o di una suora? Serve una sorta di "garanzia"? E poi, con i preti e le suore che girano oggi (vedi Monza), te la raccomando la "garanzia".
EliminaOddio! Come faccio a pregare in casa mia? Mi tocca chiamare un prete che mi assiste? Io prego molto, perciò che devo fare? Prendermi un prete o una suora come badante?
Elimina@ "il Vacchio" se in questo modo ti senti pienamente cristiano continua così. In nomine Christi amen.
EliminaIl trollesco insulto di Veleno mancava: lo screditamento pubblico della tradizione. Avanti così!
RispondiEliminaAnonimo 7:38, nella tua mente piccolina di orco non credo ci sia posto per la "tradizione". Resta indietro così!
EliminaConsiderando che chi guidava il corteo stava in casapound, forza nuova e militia christi si capisce dell'arroganza dei commenti fake..
EliminaCome volevasi dimostrare.
EliminaL'intervento della monaca ha un suo senso: se si prega dentro l'area di un monastero chiedendo il permesso alle monache si concordano con loro anche le modalità e i contenuti della preghiera. Si può strumentalizzare la preghiera in mille modi, per questo vi è anche un dovere di vigilanza su come si prega e sul contenuto della preghiera stessa, in modo particolare se pubblica. Vigilanza non esercitabile quando l'incontro è già deciso, predisposto e iniziato. L'unica cosa che a quel punto si può fare è invitare le persone almeno ad uscire dai confini del monastero
RispondiEliminaRisposta equilibrata e saggia
EliminaBravo Anonimo 24 luglio 18:34
EliminaPer questa suora proteggi-pedofili (evidentemente ne sa qualcosa) occorrerebbe la cura della Beata Vergine del randello, un anticipo di inferno.
RispondiEliminaNon so perché ci sia tanto rancore verso il papa, in molti messaggi viene sempre tirato in ballo come se fosse la causa di tutti i mali
RispondiEliminaHa perfettamente ragione Capinera: è la possibilità del rifugiarsi nell'anonimato che permette a dei cuccioli super ormonati, ma con poche vie di sfogo, di prendersela sempre e comunque con il potente di turno: questa volta si tratta addirittura del sucessore di Pietro , fondamento della nostra ecclesialità. Ubi Petrus ibi Ecclesia. Si tratta però di innocui cucciolotti...
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