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venerdì 7 giugno 2019

ULTIM'ORA Trieste: il Rosario riparatore e l'ora triste del "non lo conosco..."



Riceviamo e con grande tristezza pubblichiamo. 
Ave Maria! 
AC

In concomitanza con la parata denominata "Orgoglio Gay" a Trieste la Parrocchia della Beata Vergine del Rosario di Trieste (dove si celebra regolarmente la Messa tridentina) ha organizzato la recita del Santo Rosario a sostegno della Famiglia naturale. 
La recita del Rosario avverrà sabato alle ore 16 e 15. Sarà presente oltre al
parroco don Stefano Canonico, che guiderà la preghiera, don Samuele Ceccotti. 

Nonostante l'iniziativa non sia stata in alcun modo pubblicizzata, essendo stata deliberata con l'unico obiettivo di affidamento a Dio, la notizia è trapelata  (sottolineatura nostra N.d.R.) e ha trovato rilievo su "Il Piccolo" giornale locale (gruppo L'Espresso) il giorno 5 giugno u.s.  (v. la pagina sotto)

Inopinatamente il vicario per il Laicato e la Cultura, mons. Ettore Malnati, intervistato dal giornalista di tale testata ha affermato: "Noi vogliamo la pace sociale e civile. Evidentemente deve trattarsi di una iniziativa del parroco della Beata Vergine del Rosario, che pertanto se ne assume la responsabilità". 

E' l'ora triste del "Non lo conosco...quelli Gli misero le mani addosso e tutti i discepoli fuggirono



Immagini: 1) Duccio di Buoninsegna (Siena, 1255 circa – 1318 o 1319) "ARRESTO DI GESÙ. I DISCEPOLI LO ABBANDONANO FUGGENDO"  Siena, Museo dell'Opera del Duomo.
"Gesù disse alla folla: Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato. Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti. Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono". (Mt. 25:55-56) Foto Flickr QUI


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2) Il foglio  l'articolo de Il Piccolo di Trieste con la citata intervista al Vicario per il Laicato e la Cultura.

4 commenti:

  1. A Modena si è fatta la processione di riparazione al mattino alle ore 10: ottimo.

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  2. Mons. Malnati si conferma essere presbitero al continuo inseguimento di "alte prerogative culturali" : sempre in prima fila quando c'è da fare la foto con lo scrittore rinomato, e sempre ultimo quanto c'è da curare un gregge.

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