Pagine

giovedì 6 giugno 2019

Aldo Maria Valli: "Benedetto XVI. Il pontificato interrotto"


Un'altra uscita dell'amico Aldo Maria Valli.
Da leggere
Luigi

Con la clamorosa decisione di dimettersi, Benedetto XVI ha colto di sorpresa la Chiesa cattolica e il mondo. Eppure, a ben vedere, Joseph Ratzinger è stato fin dall’inizio il papa delle sorprese.
Lo è stato già il primo giorno, quando, presentandosi come un “umile lavoratore nella vigna del Signore”, ha dato di sé un’immagine ben diversa da quella, che gli era stata ritagliata addosso, di truce e inflessibile guardiano della retta dottrina. È stato, quello di Benedetto XVI, un pontificato pieno di spine, di momenti difficili, di incomprensioni. Tipico il caso della lectio magistralis di Ratisbona. Da molti considerata un passo falso di papa Benedetto a causa della dotta citazione, apparentemente anti-islamica, tratta dalle parole di un antico imperatore bizantino, fu invece il tentativo di enunciare una tesi centrale nel suo insegnamento, e cioè che tra la fede religiosa e la razionalità non c’è opposizione e che la fede, quando è autentica e quindi rivolta veramente a Dio, è in realtà espressione della razionalità umana. Non è la fede religiosa in quanto tale a essere nemica della
razionalità, ma la fede fanatica, la fede incoerente, la fede messa al servizio della violenza. Ripercorrere il pontificato di Benedetto XVI fa bene alla mente. E permette di capire meglio i nodi culturali e spirituali del nostro tempo.


Titolo: Benedetto XVI. Il pontificato interrotto
Autore: Aldo Maria Valli
Editore: Mondadori
ISBN: 9788804631323
Pagine: 376
Edizione: 2013
Prezzo: € 19

28 commenti:

  1. Papa Benedetto, perché hai lasciato? Ci manchi!!!
    Dopo di te, il disastro!!

    RispondiElimina
  2. Il fatto è che non avrebbe dovuto lasciare. Ne dovrà rispondere anche lui al Suo Superiore

    RispondiElimina
  3. le sue dimissioni un segno della Provvidenza

    RispondiElimina
  4. Le "dimissioni" di un papa: un affare del quale nessuno conosce le vere cause. In ogni caso, una vicenda squallida.

    RispondiElimina
  5. L'opera di papa Benedetto e, prima ancora del card. Ratzinger, antimodernista difensore del Cristo della storia, unico Salvatore, dei valori non negoziabili e della tradizione liturgica della Chiesa, piuttosto ostile alla babele dei Movimenti e Comunità che stanno dividendo e sfigurando la Chiesa, così come della cosiddetta teologia della liberazione e del relativismo di cui è alfiere Bergoglio, fu aspramente criticata e sabotata fino all'insulto. In un Ateneo gestito da uno dei maggiori Ordini si vociferava che Ratzinger era accettabile ma solo come papa di transizione ( !?!, cioè prima se ne va meglio è. Stiamo assistendo, infatti, ad una transizione verso il totale oscuramento della fede e morale cattolica come volevano gli oppositori, soprattutto interni, di quel grande papa, ben poco difeso e, troppe volte, lasciato solo dai tanti che oggi inneggiano all'inquilino di S. Marta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sul card. Ratzinger "antimodernista" ci andrei piano.

      Elimina
    2. Per capire l'antimodernismo di papa Benedetto basta leggere, attentamente, almeno la Dominus Jesus e i tre volumi di Gesù di Nazaret.

      Elimina
    3. Ratzinger anti-modernista??? Ratzinger non è semplicemente un modernista ma è uno dei *primi* modernisti. Uno di quelli che ha aperto il varco, un cavallo di Troia di un determinato pensiero che esorbita dalla sfera cattolica. Comunque basta con le denominazioni fuorvianti, la vera dicotomia è cattolici/non cattolici; e in cuor suo ognuno sa dove sta la Verità, Dio non ci lascia mai soli e in ogni momento ci dà il buon consiglio.

      Elimina
    4. Per capire il modernismo di papa Ratzinger basta ricordare: 1) Le promesse al popolo ebreo di oggi restano irrevocabili (O.R. 20.08.05). 2) C'è una linea media tra la verità e l'errore. (O.R. 14.12.2005). 3) Negazione della Regalità Sociale e affermazione della libertà di coscienza e della laicità dello stato (O.R. 23.05-14.11-25.06 2005). 4) Riconoscimento dei meriti del Concilio, del post Concilio ed in particolare dell'accordo sulla Giustificazione coi luterani (O.R.22.08.2005). 5)"la Chiesa è un qualcosa di interiore per cui si deve passare da un'ecclesiologia come corpo mistico a un'ecclesiologia eucaristica, fino ad una ecclesiologia di comunione" (O.R. 17.09.2001), come dire che la vera Chiesa non è più soltanto la Chiesa Cattolica, come stabilito da Gesù Cristo nel Vangelo ("Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la MIA Chiesa!") e come sempre insegnato dai pontefici e sempre creduto dai fedeli per duemila anni, ma sussiste anche nelle altre comunità cristiane (ortodossa e protestante, n.d.r.), che, di conseguenza vanno abbracciate per creare la nuova religione universale.

      Elimina
    5. Per capire il modernismo di Ratzinger si legga "Introduzione al Cristianesimo" (1969).

      Elimina
  6. Penso che abbia fatto bene, purtroppo, cosi abbiamo potuto rendrcre conto della reale situazione. La Santa Chiesa in mano a pervertiti che la odiano. A noi ora il dovere di fare quel che possiamo.

    RispondiElimina
  7. Papa Benedetto 16° è stato uno dei più grandi di sempre, la gente prima di giudicare, dovrebbe prima coglierne il fine, il probabile motivo di un gesto simile "abbandono del pontificato" , ricordatevi che non trovo eguali a lui in teologia, esegeta insuperabile "amo papa Benedetto XVI.

    RispondiElimina
  8. Il diritto canonico prevede le dimissioni quando il pontefice si sente per ragioni fisiche o psichiche inadeguato. Tutta la dietrologia che si è fatta su queste dimissioni è frutto di ignoranza. Gli ultraconservatori piangono il pontefice che ha ripristinato la possibilità della messa in latino e considerano papa Francesco un papa abusivo o addirittura un antipapa! In realtà vale per loro quel che ha detto Dante su quanti dividono la Chiesa:
    "E tutti li altri che tu vedi qui/seminator di scandalo e di scisma/fuor vivi e però son fessi così..."
    Valli!, l'inferno è pieno di casti, ma è vuoto di umili e di obbedienti alla Chiesa e al suo Pastore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il signor Lino ha tralaltro scritto "gli ultraconservatori ...considerano papa Francesco un papa abusivo o addirittura un antipapa!". Nella variegata galassia tradizionalista può darsi che qualche mente fantasiosa la pensi così ma a chi sta a cuore la chiesa cattolica, nostra madre e maestra, provvede semmai a colmare con la propria preghiera e la propria penitenza quei vuoti creati dal nuovo corso ecclesiale inaugurato e rafforzato dall'elezione del nuovo, legittimo e unico Papa il 13 marzo 2013. Una linea super orizzontale che sta sprofondando la chiesa in una tremenda crisi umanamente irrisolvibile.

      Elimina
    2. Il signor Lino ha tralatro scritto "Gli ultraconservatori piangono il pontefice ... considerano papa Francesco un papa abusivo o addirittura un antipapa!
      Non è vero!
      Al cattolico interessa in modo precipuo e irrinunciabile pregare per la chiesa e per il Papa ambedue strofondati dopo quel 13 marzo 2013 nel più sfrenato orizzontalismo che mette a rischio la comumnione ecclesiale. La tenuta della chiesa è umanamente compromessa: sta a Dio rimediare le malefatte della dittatura moddernista che stiamo soffrendo!

      Elimina
    3. Veramente quelli che hanno diviso la Chiesa sono i vaticanosecondisti (compreso Ratzinger, punta di diamente dle Concilio in vestito grigio, giacca e cravatta)) che hanno dato la stura allo stravolgimento della Liturgia a cominciare dalla Santa Messa.

      Elimina
    4. Esattamente non bisogna dividere la Chiesa ma chi è che la sta dividendo? Signor Varisco si faccia la domanda: chi è che semina scandalo? .Socci,Valli,Viganò e tanti altri pubblicano calunnie o fantasiose letture degli eventi ecclesiali ,solo per guadagnare dice lei, ma alle loro calunnie perché è così complicato rispondere? Dato che ci siamo ci racconti qualcosa sui Francescani dell'Immacolata,sono forse ancora commissariati?Una volta col latinorum era facile far fessi (se lo dice Dante lo dico anch'io)i fedeli ma adesso signor Lino è molto più complicato.Stia bene in compagnia di Soros,Bonino e compagnia salmodiante.

      Elimina
    5. Punta di diamante (?1?). Le punte sono state ben altre! Basta saper leggere le cronache del CVII. Papa Benedetto, al contrario, dimostrando indirettamente, la sua analisi almeno parzialmente negativa ha dato il permesso alla FSSPX di criticare quel disastroso Concilio. Peccato che non sia stato ascoltato.

      Elimina
  9. Le dimissioni di un papa che,per ragioni fisiche o psichiche,si senta impossibilitato a continuare sono previste dal Nuovo Codice di Diritto Canonico voluto da S.Giovanni Paolo II.
    Il resto è dietrologia di falsi devoti che guadagnano pubblicando calunnie o fantasiose letture degli eventi ecclesiali. Socci,Valli e Viganò rileggano il 28 canto dell'Inferno!

    RispondiElimina
  10. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  11. Secondo me esiste un errore di fondo: dal Vaticano II in avanti si e’ creata all’ interno della Chiesa una spaccatura: la curiosa modalita’ di dividere i cattolici tra conservatori/ tradizionalisti e progressisti/ modernisti. La vera differenza, invece, dovrebbe essere quella di sempre: o Cattolici o altro (eretici,a-cattolici, appartenenti ad altre religioni, Pagani ecc). Questa terribile mancanza di chiarezza (= verita’) sta alla base di tanti guai

    RispondiElimina
  12. Come si possano definire i cattolici tradizionali "conservatori" o addirittura "ultra conseevatori" rimane per me un mistero. Di tutto abbiamo voglia meno che di conservare questa situazione ecclesiale prossima alla necrosi!

    RispondiElimina