Pagine

giovedì 23 maggio 2019

Il Papa: "pregare è essenziale nella vita". Il ricordo di suor Ines Nieves Sancho uccisa nella Repubblica Centrafricana

Nel corso dell'Udienza Generale ( QUI ) di ieri 22 maggio il Santo Padre  ha ricordato Suor Ines Nieves Sancho la religiosa di 77 anni barbaramente uccisa nel villaggio di Nola, diocesi di Berberati, nella Repubblica Centrafricana," in uno dei saloni dell'edificio che utilizzava per insegnare alle ragazze a cucire e a imparare un mestiere, per recuperarle, cercando di dare loro una opportunità per una vita migliore in una zona poverissima e difficile."
Maria Aiuto dei Cristiani prega per noi! 
AC  

Papa Francesco: pregare è essenziale nella vita
di Simone Baroncia

“Venerdì prossimo, 24 maggio, celebreremo la festa della Beata Vergine Maria ‘Aiuto dei Cristiani’, particolarmente venerata in Cina al Santuario di ‘Nostra Signora di Sheshan’, presso Shanghai. ( QUI le foto della Santa Messa tradizionale celebrata sabato 18 maggio nel celebre Santuario Mariano di Sheshan . N.d.R.)
Tale felice occasione mi permette di esprimere speciale vicinanza e affetto a tutti i cattolici in Cina, i quali, tra quotidiane fatiche e prove, continuano a credere, a sperare e ad amare. 
Cari fedeli in Cina, la nostra Mamma del Cielo vi aiuti tutti ad essere testimoni di carità e di
fraternità, mantenendovi sempre uniti nella comunione della Chiesa universale”.
Con queste parole al termine dell’udienza generale papa Francesco ha ricordato una festa molto importante per i cristiani cinesi, quella della Vergine Maria come aiuto dei cristiani. 
E terminando la catechesi sulla preghiera del Padre Nostro il papa ha sottolineato la novità della preghiera cristiana, incentrando la riflessione sul tema dell’invocazione a Dio: “Considerando nel complesso il Nuovo Testamento, si vede chiaramente che il primo protagonista di ogni preghiera cristiana è lo Spirito Santo. Ma non dimentichiamo questo: protagonista di ogni preghiera cristiana è lo Spirito Santo. 
Noi non potremmo mai pregare senza la forza dello Spirito Santo. 
E’ Lui che prega in noi e ci muove a pregare bene. 
Possiamo chiedere allo Spirito che ci insegni a pregare, perché Lui è il protagonista, quello che fa la vera preghiera in noi. 
Lui soffia nel cuore di ognuno di noi, che siamo discepoli di Gesù. 
Lo Spirito ci rende capaci di pregare come figli di Dio, quali realmente siamo per il Battesimo. 
Lo Spirito ci fa pregare nel ‘solco’ che Gesù ha scavato per noi. 
Questo è il mistero della preghiera cristiana: per grazia siamo attratti in quel dialogo di amore della Santissima Trinità”. 
Occorre pregare come Gesù ha pregato, anche se è una preghiera di dolore: “Gesù pregava così. 
Qualche volta ha usato espressioni che sono sicuramente molto lontane dal testo del ‘Padre nostro’.
 Pensiamo alle parole iniziali del salmo 22, che Gesù pronuncia sulla croce: ‘Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? ’ 
Può il Padre celeste abbandonare il suo Figlio?
No, certamente.
Eppure l’amore per noi, peccatori, ha portato Gesù fino a questo punto: fino a sperimentare l’abbandono di Dio, la sua lontananza, perché ha preso su di sé tutti i nostri peccati.
Ma anche nel grido angosciato, rimane il ‘Dio mio, Dio mio’. 
In quel ‘mio’ c’è il nucleo della relazione col Padre, c’è il nucleo della fede e della preghiera”.
A questo punto, ha spiegato il papa, il cristiano può pregare in qualsiasi situazione si trovi: “Ecco perché, a partire da questo nucleo, un cristiano può pregare in ogni situazione.
Può assumere tutte le preghiere della Bibbia, dei Salmi specialmente; ma può pregare anche con tante espressioni che in millenni di storia sono sgorgate dal cuore degli uomini.
E al Padre non cessiamo mai di raccontare dei nostri fratelli e sorelle in umanità, perché nessuno di loro, i poveri specialmente, rimanga senza una consolazione e una porzione di amore”.
Terminando la catechesi papa Francesco ha sottolineato che per pregare occorre ‘farsi piccoli’:
“Al termine di questa catechesi, possiamo ripetere quella preghiera di Gesù: ‘Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli’.
Per pregare dobbiamo farci piccoli, perché lo Spirito Santo venga in noi e sia Lui a guidarci nella preghiera”.
Dopo la conclusione dell’udienza, salutando i fedeli di lingua francese ha ricordato il sacrificio della suora uccisa nella Repubblica Centrafricana: “Vorrei ricordare con voi oggi suor Ines Nieves Sancho, di 77 anni, educatrice delle ragazze povere da decenni, uccisa barbaramente in Centrafrica proprio nel locale dove insegnava a cucire alle ragazze. Una donna in più che dà la vita per Gesù nel servizio dei poveri”.

Fonte: Korazym. org QUI

Foto: una delle Croci e delle chiese abbattute in Cina - Tempi.it -