È notizia di qualche tempo fa che a novembre (12-15) forse verrà approvata la terza edizione del Messale Romano. Già nell’articolo di ToscanaOggi vengono anticipati gli aspetti rivoluzionari (ma non tutti positivi)
“Nelle intenzioni dei vescovi, si legge nel comunicato finale della Sessione autunnale del
consiglio permanente della Cei, la nuova edizione del Messale Romano costituisce «l'opportunità per una formazione capillare, che riconsegni la ricchezza e l'irrevocabilità della riforma liturgica e i suoi punti essenziali: centralità della Parola di Dio, della Pasqua e della stessa assemblea. Ne consegue la necessità di rieducarsi a un'arte celebrativa, non soltanto evitando protagonismi o forme tradizionalistiche, ma promuovendo un'ampia ministerialità: sacerdote, lettore, animatore, cantore… si ritrovano unicamente nell'orizzonte del servizio».”
Parole terrificanti che lasciano di pietra, conoscndo i Vescovi...!
Pochi giorni fa, in un incontro pubblico, un Vescovo italiano ha confermato l’Assemblea straordinaria della Cei proprio dedicata al Messale e che le novità introdotte col nuovo testo riguarderanno alcuni aspetti anche importanti della Messa.
Triste presagio? Staremo a vedere, ma di solito, pur finendo come Cassandra, ci abbiamo azzeccato.
Roberto
Formazione capillare,irevocabilità,centralità,assemblea,rieducarsi,ministerialità.Firmato..... Il Comitato Centrale.
RispondiEliminaMa ormai la discesa è imboccata, cosa pensate ci possa riservare il futuro?
RispondiElimina"Sacerdote, lettore, animatore, cantore… si ritrovano unicamente nell'orizzonte del servizio". Che modo barbino di esprimersi! "Ritrovarsi nell'orizzonte del servizio": un'insignificanza monumentale. E poi quella parola velenosa: "animatore". Chi sarebbe? Non basta il sacerdote ad "animare" la Messa? Sembra che la soluzione sia una sorta di ammucchiata dalla quale spunta l'attore di turno. La Messa ridotta a spettacolo democratico. Pussa via!!!
RispondiEliminaIl lettore e il cantore sono comunque parte dei ministeri istituiti che dipendono e ruotano intorno al sacerdozio,e hanno compiti ben definiti
EliminaL'animatore invece ha compiti indefiniti e spesso fa solo pasticci
La rieducazione avverrà in campi di concentramento e gulag appositamente allestiti?
RispondiEliminaLa Riforma liturgica è irreversibile. L'ha detto Papa Francesco mutuando dal Concilio ecumenico vaticano II. Fatevene una ragione
RispondiEliminaCome Benedetto XVI ha detto che si doveva fare la riforma della riforma
EliminaIrreversibile ? Può essere che Francesco l'abbia detto ma dopo di lui ci saranno altri Papi …...
EliminaManco per niente.
EliminaIrreversibile non è sinonimo di giusto!
EliminaTermini completamente luterani...assemblea, pasqua, riunione....
RispondiEliminaLa CEI fu inventata col Concilio Vaticano II quando prima le riforme e i libri liturgici dovevano passare sotto la Santa Sede, adesso è un'organo indipendentemente massonico e protestante.
Fin dagli anni successivi alla riforma, gli zelanti novatori, anche per giustificarne a se stessi e agli altri il fallimento, dichiararono che dipendeva dall'insufficiente applicazione dei postulati del NO (" rapido e radicale"! ) e quindi era necessario andare oltre, evitando protagonismi ( che, guarda caso, sono invece connaturati con il NO !). Ora, in difficoltà per la diffusione del VO che non pochi sacerdoti vorrebbero celebrare se non ne fossero impediti e molti fedeli seguire, si fanno prendere da un nuovo attacco febbrile per riaffermare, peggiorandola, la riforma, con i termini equivoci e di libera interpretazione: parola di Dio ( che hanno deformato in parola dell'uomo !), Pasqua ( bisogna evitare i concetti di Passione e Sacrificio !) e " centralità dell' assemblea" ( che si autodefinisce 'santa'!), per annullare ancor più il sacerdozio ministeriale, stravolgendo definitivamente il fondamento teologico della Messa. La povertà e la novità degli studi teologici ( ricordate il card. Antonelli che lamentava l'assenza di teologi nella Commissione per la liturgia) ricevuta dagli attuali mitrati nei Seminari post CVII sta dando i suoi amari frutti.
RispondiEliminaA proposito di "Avvenire" (quale?): è oltremodo sollazzante constatare come i cattocomunisti siano andati fuori di cervello a causa del torrentizio travaso di bile che è andato loro in circolo dopo le elezioni del 4 marzo. I cattocomunisti non possono ammettere che il "politically correct" di cui sono (stati) i campioni stia sfaldandosi giorno dopo giorno, e sfogano la loro impotenza (IMPOTENZA!) sfornando vignette insulse. Poveracci!
RispondiEliminaHanno perso totalmente il contatto con la gente, e ora perdono anche il potere, è naturale una reazione scomposta come quella di "Avvenire", il giornale del PD. Non rappresentano più nessuno, se gli togli anche i soldi..
EliminaCosa c'entra questo commento con il post di cui si tratta. Ho l'impressione primula rossa sia andata fuori di cervello...
EliminaLA CENTRALITA' E' LA DIVINA EUCARESTIA, FONTE E CULMINE DELLA VITA DELLA CHIESA... LA PAROLA DI DIO NON HA ALTRA FUNZIONE CHE PORTARE AL SACRIFICIO EUCARISTICO
RispondiEliminaPerché non avete fatto nessun articolo su colui che ha dato inizio a questa deriva e da poco beatificato?Paolo VI?....Indirizzato alla redazione.
RispondiEliminaEer
RispondiEliminaqualcuno sa quali saranno le differenze effettive tra le due versioni del Messale?
RispondiEliminaMessa vetus ordo, Messa novus ordo illegittima, messa novissimo ordo , invalida? io temo
RispondiEliminaIllegittima, invalida. Chi è lei un teologo per affermare ciò?
EliminaTutti sono Centrali, meno Gesù Crocifisso.
RispondiEliminaSarà sempre peggio. Dal concilio Vaticano II la liturgia è sempre più lontana dalla Tradizione
RispondiEliminaIl peggio, Unknown, non è la liturgia sempre più lontana dalla Tradizione ma è che sempre più lontana dalla Tradizione sta diventando la pastorale. Questo è il vero problema, perché è la pastorale che la chiesa forma i fedeli, i quali in genere sono a digiuno di teologia e attraverso la pastorale accetteranno eresie ed apostasie senza accorgersene.
EliminaVa bene la Messa in latino ma il clero ancora sano deve curare soprattutto la pastorale e diffondere la sana dottrina attraverso le omelie domenicali. E va bene anche la Messa NO se serve a questo.
Siamo alla terza edizione (!?!) del Messale in mezzo secolo dalla riforma cioè di un libro che per contenere una dottrina immutabile non può essere trattato come un transeunte manuale tecnico per un'automobile. Questo balletto iniziò con Giovanni XXIII che, mentre pubblicava il Messale del 1962 approvò l'inserimento della Liturgia tra i temi del CVII che lo decretò carta straccia solo dopo pochi anni. Ciò spiega come la liturgia sia divenuta un'opinione personale di improvvisatori creativi dove con la subdola scusa delle esigenze pastorali si manipola la dottrina del Cenacolo che non è della CEI ma di Cristo.
RispondiEliminaEdizioni del messale Romano uscivano anche prima del CV2
EliminaE necessario per inserire i formulari per i nuovi santi e Delle nuove feste, nuovi prefazi etc
Studiate un minimo di liturgia e poi commentate per favore! Per voi liturgia coincide con rito o addirittura "cerimonia". Diceva bene il mio prof di liturgia: le cerimonie si fanno in comune! In chiesa si celebra e tutto il popolo di Dio celebra; non è qualcosa di "privato" tra Dio e il sacerdote come in altre religioni, compreso l'antico giudaismo. Il vescovo o il presbitero PRESIEDE la celebrazione che è celebrazione di tutto il popolo di Dio. Queste sono le basi che il Vaticano II non si è inventato ma ha fatto riscoprire a tutta la Chiesa. Voi parlare del Vaticano II come di un fulmine a ciel sereno uno spartiacque tra un prima e un dopo. NO! Il cammino che ha portato al concilio viene da lontano è iniziato nel XIX secolo con i vari movimenti ecclesiali tra cui quello liturgico. I papi non hanno mai condannato questi movimenti anzi ne hanno preso spunto: vedi un Pio X e la comunione frequente o le riforme di Pio XII tra cui quella della settimana Santa. Gente per favore....basta non aggiungo altro
RispondiEliminaSe studiasse un po' di più, però, potrebbe scoprire la irriducibile imprescindibilità e infungibilità del sacerdozio ministeriale. Il sacerdote potrebbe presiedere una liturgia della parola, ma riguardo la S. Messa, egli, solo lui e nessun altro, celebra, poiché il sacerdote celebra in persona Christi. E sulla Croce c'era solo Cristo e non il suo popolo. Ciò che, infatti, latita nel suo discorso è la natura sacrificale della Messa. Infine, ciò che rende la Chiesa corpo mistico di Cristo è il Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, non viceversa. Ecco perché chi celebra è il solo sacerdote e non l'assemblea.
EliminaSe studiasse un po' di più, però, potrebbe scoprire la irriducibile imprescindibilità e infungibilità del sacerdozio ministeriale. Il sacerdote potrebbe presiedere una liturgia della parola, ma riguardo la S. Messa, egli, solo lui e nessun altro, celebra, poiché il sacerdote celebra in persona Christi. E sulla Croce c'era solo Cristo e non il suo popolo. Ciò che, infatti, latita nel suo discorso è la natura sacrificale della Messa. Infine, ciò che rende la Chiesa corpo mistico di Cristo è il Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, non viceversa. Ecco perché chi celebra è il solo sacerdote e non l'assemblea.
EliminaQuindi il CVII ha riscoperto "la celebrazione di tutto il popolo di Dio"? Il Venerabile Rito Antico quindi era un affare privato tra sacerdote e Dio? Quindi secondo il suo discorso pretesse e danze intorno all'altare e l'asportazione del Tabernacolo dall'Altare Maggiore fanno parte della celebrazione di tutto il popolo di Dio? Oppure Dio è semplicemente un optional?
EliminaConcordo che la liturgia è per sua natura un rito pubblico è che il sacerdote, in virtù della sua ordinazione, rappresenta il popolo di Dio nella preghiera, specialmente quella eucaristica
EliminaMa non condivido il suo giudizio sul movimento liturgico, che fin da subito, nonostante gli appoggi papali,mostro subito i suoi lati negativi
Ignorante allo stadio puro.....si legga la MEDIATOR DEI!
EliminaE lei studi un minimo di ritualità: RITO vuol dire AZIONE SACRA (SACRA, non umanitaria e "popolare"), dunque qualcosa di ben preciso, insostituibile e irriformabile, o al più riformabile negli elementi secondari. La liturgia vaticanosecondista non ha più niente di SACRO e, ancorché inconsapevole, la Comunità ne soffre.
EliminaLei ha perfettamente ragione, e glielo dico da fedele della messa in forma straordinaria. La prego di scusare le intemperanze di taluni liturgofrenici.
EliminaIl tuo professore di Liturgia era della scuola di Bologna? Come modello Alberto Melloni o Enzo Bianchi?
EliminaBen detto!!
EliminaIl tuo liturgista non ha capito che il sacerdote prega insieme al popolo e per il popolo rivolto verso Dio, e a Dio offre le preci dei fedeli. La Messa è un Sacrificio da offrire rivolti TUTTI verso la Divinità. Non è una chiacchierata verbosa e amabile di fronte all’assemblea e davanti ad un tavolino da pranzo. Prima di impartire lezioni, costui dovrebbe ben studiare cosa veramente sia una Messa e non improvvisare discorsetti di pancia, dedotti dalla sua mente incompetente e dunque inadatta all’insegnamento.
RispondiEliminaNon oso pensare a quali brutte sorprese si andrà incontro con questa novità. Sopratutto se la formula consacratoria sarà cambiata e dunque invalidata. A questa evenienza, penso che il kathechon verrà rimosso. Con le conseguenze che sappiamo.
Non sapevo che la Santa Messa avesse bisogno di animatori. Comunque il periodo che va dal Conc. Vat. II a Bergoglio sarà ricordato come uno dei più bui della storia della Chiesa (più cedono al mondo più le chiese si svuotano, sembra un'equazione matematica). Che poi, a dirla tutta, molti alti prelati si atteggiano a progressisti ma la poltrona se la tengono...
RispondiEliminaCon il pretesto che la liturgia non è qualcosa di 'privato', principio subdolamente interpretato, si insinua la sostituzione del sacerdote in persona Christi con l'assemblea ( che, in quanto tale ha il diritto di autogestirsi !). Così si postula che il sacerdote, equivocamente 'presiede' solamente ( chi presiede un'assemblea è solo un testimone!) e che dà luogo, come constatiamo tutti i giorni e ovunque, a ogni sorta di deviazioni. I movimenti ecclesiali del passato che, giustamente, reclamavano una maggiore comprensione della Messa da parte del popolo, non hanno niente a che vedere con quanto accade dopo il CVII. Pio X e Pio XII, con il Messale del 1962, non avrebbero certo approvato, anzi impedito ( come i loro predecessori), lo stravolgimento, teologico e quindi rituale, avvenuto.
RispondiEliminaDi liturgia ne hai studiata proprio pochina. Noi abbiamo un Sommo Sacerdote che nell'Eucaristia si fa presente, questo è il centro dell'azione liturgica. Il popolo è presente per ricevere. Cerca di "riscoprire queste basi", così eviterai di degradare la liturgia ad assemblea. Ricorda che la liturgia terrena è figura della liturgia celeste. Ricorda che il Sacrificio è unico e nella liturgia tutta la Chiesa celebra, Cristo che è il Capo con i vivi e i defunti, e tutti dallo stesso Sacrificio ricevono la pace di Cristo. Il popolo e il celebrante non sono antagonisti solo se tengono fisso lo sguardo a Colui che viene.
RispondiEliminaA Treviggnao e Anguera la presunta Madonna parla di prossima soppressione dell'eucarestia. Sarà vero?
RispondiEliminaSì parlerà dell Eucarestia come commemorazione!
RispondiEliminaSarà quindi negata, forse implicitamente, la reale presenza di Gesù nel S.Sacramento