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domenica 13 maggio 2018

Strage dei Cristiani a Surabaya (Indonesia) "Possa la nostra fervorosa orazione essere loro di soccorso; faccia la nostra fraterna solidarietà sentir loro che non sono soli"

In questo giorno dedicato alla Madonna di Fatima sentiamo il dovere di offrire la nostra  preghiera  per i cristiani vittime della sanguinosa persecuzione che si è scatenata in Indonesia nella città di Surabaya (leggi sotto). 
La preghiera è la forma più alta di comunione e di partecipazione alle sofferenze di tante famiglie che sono immerse nel dolore per la perdita dei loro cari e per tutti quelli che sono stati orrendamente feriti  e mutilati.
Possiamo recitare la preghiera composta nel 1957 dal Ven. Pio XII per la quale è concessa, alle solite condizioni, l’indulgenza parziale

O Signore Gesù, Re dei martiri, conforto degli afflitti, appoggio e sostegno di quanti soffrono per amor tuo e per la loro fedeltà alla tua Sposa, la Santa Madre Chiesa, ascolta benigno le nostre fervide preghiere per i nostri fratelli della « Chiesa del silenzio », affinché non solo non vengano mai meno nella lotta, né vacillino nella fede, ma valgano anzi a sperimentare la dolcezza delle consolazioni da Te riservate alle anime, che Ti degni di chiamare ad essere tue compagne nell’alto della croce. 
Per coloro che debbono sopportare tormenti e violenze, fame e fatiche, sii Tu fortezza incrollabile, che li avvalori nei cimenti e infonda loro la certezza dei premi promessi a chi persevererà sino alla fine. 
Per coloro che sono sottoposti a costrizioni morali, molte volte tanto più pericolose quanto più subdole, sii Tu luce che ne illumini le intelligenze, affinché vedano chiaramente il retto cammino della verità, e forza che sorregga le loro volontà, superando ogni crisi, ogni tentennamento e stanchezza. 
Per coloro che sono nella impossibilità di professare apertamente la loro fede, di praticare regolarmente la vita cristiana, di ricevere frequentemente i Santi Sacramenti, d’intrattenersi filialmente con le loro guide spirituali, sii Tu stesso ara occulta, tempio invisibile, grazia sovrabbondante e voce paterna, che li aiuti, li animi, sani gli spiriti dolenti e doni loro gaudio e pace. 
Possa la nostra fervorosa orazione essere loro di soccorso; faccia la nostra fraterna solidarietà sentir loro che non sono soli; sia il loro esempio di edificazione per tutta la Chiesa, e specialmente per noi che con tanto affetto li ricordiamo. 
Concedi, o Signore, che siano abbreviati i giorni della prova e che ben presto tutti — insieme coi loro oppressori convertiti — possano liberamente servire e adorare Te, che col Padre e con lo Spirito Santo, vivi e regni per tutti i secoli dei secoli. Così sia!


Indonesia, famiglia kamikaze fa strage in 3 chiese. Isis rivendica  

Un'intera famiglia, madre, padre e quattro figli, tra cui una bambina, hanno attaccato tre chiese in Indonesia facendosi esplodere e causando il bilancio di sangue di 13 morti e una quarantina di feriti
Un'intera famiglia votata al martirio in nome di Allah, bambini compresi. 
I kamikaze che si sono fatti esplodere stamattina contro tre chiese cristiane a Surabaya, in Indonesia, pochi giorni prima del Ramadan, sono tutti parenti: più precisamente genitori e quattro figli, tra cui due bambine. 
L'Isis, che ha rivendicato gli attentati, inaugura cosi il reclutamento in formato famiglia per la Jihad, la guerra santa. 

La madre si è fatta esplodere con due figlie di 12 e 9 anni, mentre il padre e altri due figli adolescenti di 18 e 16 anni hanno azionato le bombe in altre due chiese. 
A riferirlo, il capo della polizia nazionale Tito Karnavian. 
La famiglia era legata alla rete locale estremista Jamaah Ansharut Daulah che sostiene l'Isis, secondo Karnavian, ed era reduce dalla Siria dove, fino a poco tempo fa, l'organizzazione terroristica controllava parte del territorio. 
Gli attacchi hanno provocato, secondo le ultime ricostruzioni, almeno 13 morti e 41 feriti. 
I tre attentati, probabilmente coordinati, sono stati effettuati in tre luoghi diversi a una decina di minuti l'uno dall'altro. 
La prima esplosione è avvenuta alle 7 e 30 (in piena notte italiana), a Surabaya. 
Le chiese prese di mira dagli attentatori sono la cattolica Santa Maria a Surabaya, la Gereja Pantekosta Pusat Surabaya (Chiesa pentecostale) e la chiesa Kristen Indonesia Diponegoro. 
La donna kamikaze, identificata come Puji Kuswati, e le due figlie indossavano il velo islamico niqab e avevano cinture esplosive legate in vita. 
Sono entrate nella chiesa cristiana Diponegoro e si sono fatte esplodere. Il padre, leader della cellula del gruppo islamista Jad, era alla guida di un'auto imbottita di esplosivo, con cui è entrato nella chiesa pentecostale centrale di Suranaya. I figli erano a bordo di moto caricate di bombe e si sono fatti detonare nella chiesa di Santa Maria. 
"Tutti sono stati attentati suicidi, ma le bombe che hanno fatto detonare erano diverse", ha dichiarato il capo della polizia nazionale Karnavian. 
La rivendicazione dell'attentato è arrivata tramite l'organo di propaganda dello Stato islamico, l'agenzia Amaq, che informa che l'azione ha fatto dei morti e dei feriti "fra i guardiani delle chiese e i cristiani nella città di Surabaya". Surabaya è la seconda città più grande dell'Indonesia, situata nella parte orientale dell'isola di Java. 
Gli attacchi precedono di qualche giorno l'inizio del Ramadan nel Paese del sud-est che, tra quelli musulmani, è il più popoloso al mondo e in cui l'intolleranza religiosa è andata aumentando negli ultimi anni.
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Fonte:  Quotidiano.net QUI