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sabato 3 marzo 2018

Nuovo fango contro i Cardinali e i curiali. Stavolta sull'inserto settimanale dell'Osservatore Romano

Metodi giacobini che non porteranno nulla di buono: lo premettiamo subito senza se e senza ma.
L'articolo di Marie-Lucile Kubacki sull'inserto settimanale dell'Osservatore Romano "Donne Chiesa Mondo" per la tematica svolta ovverosia le "Suore trattate da serve dai cardinali" ha "forato" subito la rete informativa piazzandosi nelle più importanti "bacheche" dei TG, nei comunicati dei notiziari radio e nelle prime-pagine dei quotidiani.
Tutti i media riprendendo l'articolo nell'OR  più o meno hanno adottato lo stesso titolo da noi citato (link sotto) ma c'è persino chi ha qualificato le suore intervistate come  "schiave"!
In men che non si dica dalle radio alle TV , dai mercati  agli incontri sul sagrato dopo la Messa, in molti si son messi a sparlare a vanvera contro i curiali e particolarmente contro i Cardinali inneggiando però a Papa Francesco "il rinnovatore avversato dai cattivi curiali". Alla gente non importa che la maggior parte dei cosiddetti alti-curiali attualmente in servizio a Roma o nelle Diocesi del mondo cioè i Vescovi Diocesani, i Cardinali; i Cardinali di curia; i Prefetti , i segretari, i sottosegretari, gli officiali delle Congregazioni; i responsabili dei Pontifici Consigli, delle Pontificie Commissioni ecc ecc sono stati quasi tutti nominati da Papa Francesco.
Non ci compete certamente ergerci a difensori d'ufficio dei responsabili della situazione attuale che si è terribilmente aggravata anche per colpa del loro perdurante silenzio o delle loro improvvide dichiarazioni dal sapore
cortigiano: la rivoluzione ora sta fagocitando indistintamente tutto e tutti.

Onestamente dobbiamo dire che le cose non sono come l'articolo della giornalista "pasionaria" vorrebbe far intendere.

Innanzitutto le suore che lamentano  un trattamento ingiusto verso la propria persona di Consacrata hanno il dovere/diritto  di parlarne con la propria Superiora che è garante della  perfezione spirituale delle sue consorelle.
Piuttosto che "confidarsi" con  una giornalista le suore "scontente" avrebbero dovuto parlare  con la loro  Madre Superiora perchè una religiosa non ha bisogno  di assistenza sindacale al modo delle lavoratrici "laiche".  
Le eventuali, ipotetiche controversie possono e debbono esser risolte e superate secondo la suprema legge della carità e confidando nel carisma  della Regola dell'ordine a cui appartiene.

I tanto vituperati Consacrati che lavorano nella curia romana conservano, grazie a Dio, la virtù della   riservatezza sacerdotale che valorizza il loro status e, con l'aiuto di Dio,  li preserva dalle inevitabili tentazioni del mondo.
Tutti i Sacerdoti a Roma o altrove pagano di tasca propria  l'alloggio e/o il  loro sostentamento.
I giacobini, che ora scorrazzano indisturbati nella "chiesa-della-misericordia", vogliono invece imporre ai Consacrati un inquadramento collettivo nelle mense comuni o la condivisione forzata del povero pasto quotidiano con la suora collaboratrice ad imitazione di una normale coppia di laici.

Ci domandiamo:  a chi giova gettare sistematicamene fango contro i sacerdoti, contro i vescovi e contro i cardinali di Curia?

Era necessario piazzare un tale articolo proprio sull'Osservatore Romano? 

Era necessario  contestare il carisma spirituale che caratterizza quegli ordini religiosi femminili  istituiti per il servizio dei Consacrati e quindi della Chiesa stessa?
Questo modo di agire è proprio delle "rivoluzioni" di tutte le epoche e non ha nulla di cristiano!

Ci auguriamo che la Segreteria di Stato possa autorevolmente intervenire al fine di tutelare nella pubblica opinione l'immagine dei Consacrati che lavorano nella Curia Romana.

Ecco il passo dell'articolo che ha condannato, senza possibilità di difesa, i curiali e gli ecclesiastici subito messi alla gogna dall'opinione pubblica: "Un ecclesiastico pensa di farsi servire un pasto dalla sua suora e poi di lasciarla mangiare sola in cucina una volta che è stato servito. E' normale per un consacrato essere servito in questo modo da un'altra consacrata? 
E sapendo che le persone consacrate destinate ai lavori domestici sono quasi sempre donne, religiose  La nostra consacrazione non è uguale alla loro?" 
...  "Tutto ciò suscita in alcune di loro una ribellione interiore molto forte. 
Provano una profonda frustrazione ma hanno paura di parlare perché dietro a tutto ci possono essere storie molto complesse. 
Nel caso di suore straniere venute dall'Africa, dall'Asia e dall'America latina, ci sono a volte una madre malata le cui cure sono state pagate dalla congregazione della figlia religiosa, un fratello maggiore che ha potuto compiere i suoi studi in Europa grazie alla superiora.... 
Se una di queste religiose torna nel proprio paese, la sua famiglia non capisce. Le dice: ma come sei capricciosa! 
Queste suore si sentono in debito, legate, e allora tacciono. 
Tra l'altro spesso provengono da famiglie molto povere dove i genitori stessi erano domestici. 
Alcune dicono di essere felici, non vedono il problema, ma provano comunque una forte tensione interiore.  (Chi ha provocato quella "forte tensione interiore" nelle religiose intervistate? Non dovrebbe essere la loro Madre Superiora piuttosto che una giornalista-sindacalista a occuparsi delle loro consorelle in crisi? I Superiori hanno questo scopo! N.d.R.)
Simili meccanismi non sono sani e certe suore arrivano, in alcuni casi, ad assumere ansiolitici per sopportare questa situazione di frustrazione". 

Un coktail di parole ad effetto che ha effettivamente conquistato indistintamente tutti gli organi d'informazione.
Gli unici che ne "escono male" sono, al solito, i Consacrati impiegati nella Curia Romana: lavoratori, senza alcuna tutela, che nessuno ringrazia per il loro lavoro quotidiano e che invece sono condotti al patibolo per essere ghigliottinati mediaticamente.
Anche questo fa parte della rivoluzione che si è abbattuta contro la Chiesa Cattolica.



Fonte del testo citato : Affari italiani QUI

Immagine: Il beato Natale Pinot, Sacerdote e Martire durante la rivoluzione francese; parroco di Louroux-Béconnais (Angers) mentre si preparava a celebrare la Messa, fu arrestato e, rivestito per scherno con i paramenti sacri, fu condotto al patibolo come all’altare del sacrificio. E' salito a celebrare il sacrificio di sé stesso, con le parole iniziali della Santa Messa: «Introibo ad altare Dei».


8 commenti:

  1. Più che nuovo fango mi sembrano nuove verità. O volete fare finta, come al solito, di non sapere!? Se volete, cari tradizionalisti, che i vostri abiti sporchi siano lavati in privato e non in pubblico può andare benino, ma: lavateli!!! Sennò è giusto stenderli in pubblico!!! Bravo Papa Francesco continua con la pulizia che ce n’è bisogno!!! W il Papa!!!

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    1. W il Papa lo diciamo per primi noi a causa del nostro tradizionalismo.
      Perchè, caro anonimo delle 15:56 ci sarebbe di mezzo il papa in tutta questa vicenda?
      Excusatio non petita, accusatio manifesta... lasci perdere il Papa...

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    2. La 'pulizia' in corso sembra piuttosto un'epurazione ideologica di tutti quelli che vogliono mantenersi fedeli alla dottina di sempre, visto che cerca di eliminare non i preti miscredenti e rinnegati, fautori del compromesso antievangelico con il mondo, ma quelli rimasti veramente cattolici.

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  2. Delirante proclama a fini sovversivi, contro l'oppressione,lo schiavismo, lo sfruttamento etc. tipico della propaganda marksista-leninista. Un attacco alla gerarchia che sembra rivelare il malessere diffuso e le difficoltà interne di colui che, attraverso la Segreteria di Stato, deve aver sollecitato l'articolo. Sicuro che tanti terzomondisti, la cui voglia di lavorare non è stata mai tanta, stiano scimmiottando i sindacalisti; le nostre suore hanno lavorato tanto, accettando il sacrificio da vere cristiane. Molti preti e molte suore sono piuttosto venute per sbarcare il lunario. Un arcivescovo di una grande diocesi del sud mi diceva: " per loro è una vera pacchia", visto che oltre allo stipendio stanno sempre a chiedere soldi e non se ne vogliono andare dopo il periodo previsto.

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  3. Da vero quest agressionne e gravissima ma in Francia nessuno ne lo capisco tanto e importante l'impegno nei principi della rivoluzione anche con i fedeli che non realisano.
    San Michaele Archangelo aiuta noi

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  4. Detto da chi incita all'immigrazione selvaggia e all'arrivo di nuovi schiavi stranieri... questo moralismo sulla schiavitù fa ridere... Bergoglio e i suoi adepti pensino piuttosto a predicare la parola di Cristo anziché quella di Soros!

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  5. attenti perché la gloria del mondo transita velocemente ed il redde rationem è sempre più vicino!

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    1. I soliti catastrofisti-tradizionalisti che, sulle orme dei testimoni di Geova, ogni anno “vedono” e “sentono” la fine del mondo vicina...

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