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martedì 6 marzo 2018

I soliti Atti degli Apostati: misericordia del solito Spadaro contro il Card. Sarah e altro


I soliti Atti degli Apostati: la misericordia della new wave ecclesiale è sempre "selettiva".
L

Marco Tosatti 6-3-18

Il Bestiario Clericale di oggi è quasi interamente dedicato all’eucarestia. Considerata sotto diversi aspetti. Quasi; perché causalmente – è la giornata – pubblicheremo una piccola storia di bannaggio, che è sempre interessante, quando il protagonista è un dialogatore di professione, come Enzo Bianchi, e il suo antagonista si chiama Berlicche, che come sappiamo tutti è un grosso diavolo.

Ma cominciamo dall’eucarestia. Qualche giorno fa il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto divino, ha affermato che l’eucarestia è meglio riceverla in ginocchio e in bocca, piuttosto che in mano e in piedi come cavalli. Chi legge Stilum Curiae sa che l’argomento è emerso più di una volta, nel blog; e ricorda anche che Stilum Curiae è della stessa opinione del porporato guineano, per tanti motivi; se realmente nella messa accade “quel” miracolo, e di conseguenza non è un wafer, quello che ci si mette in bocca, mi sembra logico dimostrare che tutto il corpo – come fanno per esempio gli ebrei e i musulmani – partecipa della sacralità del momento. E certamente le mani del sacerdote sono più pulite di quelle dei fedeli. Ma sappiamo che il cardinale Sarah è visto come il fumo negli occhi da parte di quelli che in Vaticano svolgono per il Papa la funzione che i Centri sociali svolgono per il PD. Così subito è partito un tweet di padre Antonio Spadaro, che vi offriamo qui sotto.



Eucarestia due. Qualche giorno fa abbiamo pubblicato la notizia del divieto da parte del vescovo Paprocki di dare la comunione al senatore Durbin, che ha votato contro la messa fuori legge dell’aborto dopo le venti settimane. (Durbin subito dopo ha ricevuto un’onorificenza da parte di un’Università gesuita; tanto per capire in che situazione siamo…). Di confusione, e certamente Amoris Laetitia una bella mano alla confusione l’ha data. Qualche giorno fa il card. Wuerl ha emanato il piano per le parrocchie per l’applicazione di Amoris Laetitia. In esso si legge: “Giudizi prudenziali degli individui sulla loro propria situazione non mettono a lato l’ordine morale oggettivo, ma una decisione di coscienza ad agire in un modo o nell’altro richiede una guida e una formazione spirituale”. E continua: “I sacerdoti sono chiamati a rispettare le decisioni prese in coscienza da individui che agiscono in buona fede, dal mometo che nessuno può entrare nell’anima di un altro e operare il giudizio per lui”. Cioè: il singolo fedele decide, e il prete zitto e mosca.

Deve aver pensato così anche Angelo Vincenti, di Licata, che come racconta il Corriere del Mezzogiorno, si è visto negare l’ostia (è divorziato e risposato) durante una messa in commemorazione del disastro della Seagull. Vincenti ha reagito con un gesto di rabbia, un grido strozzato e una lettera al rifiuto del celebrante di offrirgli l’ostia consacrata. Vincenti è persona nota a Licata, consigliere comunale, e quindi la sua situazione personale è nota.

Eucarestia tre. Sfortunato, il signor Vincenti. Se fosse stato in un’altra città, mettiamo Torino, e in un’altra parrocchia, mettiamo quella della Madonna delle Rose, forse avrebbe potuto sperare in una fortuna migliore. Diciamo così perché ci è capitato sotto gli occhi il foglietto parrocchiale, in cui si annuncia per il 12 marzo l’incontro con il vescovo, mons. Nosiglia, e con i sacerdoti, che credo siano domenicani, per la presentazione “dell’Enciclica ‘Amoris Laetitia’”. Intanto, non si tratta di un’enciclica, ma di un’esortazione post-sinodale; e la differenza, scusate, c’è, ed è piuttosto grossa. Continua il foglietto: “focalizzando l’attenzione sul capitolo VIII, quello che considera le situazioni matrimoniali irregolari: conviventi, divorziati risposati. Possono essere ammessi alla comunione o no?” (il grassetto è nostro). Beh, è interessante sapere se l’eucarestia può essere data anche a conviventi. A questo punto ci si potrebbe chiedere che senso abbia ancora spendere soldi per i tribunali diocesani che si occupano di nullità matrimoniali e, portando la logica alle sue estreme conseguenze, che senso c’è a confessarsi? Non è nell’aria un ‘tana libera tutti’ colossale?

Eucaristia quattro. In Polonia ha superato le centoquarantamila unità la petizione, rivolta al presidente della Conferenza episcopale polaca, mons. Stanisław Gadecki. Nella petizione si chiede una conferma dell’insegnamento della Chiesa dichiarato nella Familiaris Consortio e si esprime inquietudine per quanto riguarda la crescente confusione nella Chiesa seguito alla pubblicazione di Amoris Laetitia, e alle sue interpretazioni contrastanti. La lettera è pubblicata sul sito http://poloniasemperfidelis.


Chiudiamo con le elezioni, il rosario, Enzo Bianchi e Berlicche.
Enzo Bianchi, dopo l’esternazione di Salvini su Vangelo e Rosario ha pubblicato questo post:

Un noto commentatore, Berlicche, gli ha risposto:

“Giusto! Molto meglio per un cristiano votare chi ha fatto leggi come il divorzio breve, i similmatrimoni omosessuali, l’eutanasia tramite DAT, ha messo il gender nelle scuole e proposto una legge per incarcerare chi dissente… azioni, non parole.
…infatti è proprio una vergogna usare rosario e Vangelo per fini elettorali. L’illustrazione in questo tweet andrebbe tolta”.

E dopo che cosa è successo? Lo racconta Berlicche:

“In un certo senso parliamo ancora di elezioni, ma da una prospettiva “collaterale”.
Io non sono certo innamorato di Salvini, come ho già esposto, e quindi vi prego di credere che qui non sto scrivendo per appartenenza politica. L’altro giorno, brandendo un Vangelo e la Costituzione, durante un comizio ha detto:

“Mi impegno e giuro di essere fedele al mio popolo, a 60 milioni di italiani, di servirlo con onestà e coraggio, giuro di applicare davvero la Costituzione italiana, da molti ignorata, e giuro di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo. Io lo giuro, giurate insieme a me? Grazie, andiamo a governare e a riprenderci questo Paese”

Alcune osservazioni.
Prima di tutto, Salvini è un politico consumato e quindi probabilmente non avrebbe tirato fuori il Vangelo se questo davvero non contasse più nulla. In altre parole: il Vangelo, che rimane il Vangelo, ha la sua importanza se non altro per l’elettorato che Salvini spera di raggiungere. In anni in cui ci hanno raccontato in tutte le salse che il cristianesimo non conta più niente è comunque un segnale importante. Che, ancora una volta, quella narrazione sinistrorsa-radical-chic è forse errata.

Secondo, notate la scelta di parole. Non ha giurato SUL Vangelo, come hanno accreditato i media tutti e parecchi commentatori, ma di “rispetta(re) gli insegnamenti contenuti (nel) Vangelo“. E’ una distinzione importante che sembra essere sfuggita a molti; un impegno personale, non un tirare in ballo il testo sacro a testimone. Un sacco di anime belle, comprese quelle che sostengono che su parecchi argomenti l’insegnamento di Cristo andrebbe aggiornato o eliminato del tutto, si sono stracciate le vesti. Il sospetto è che alcuni ne vorrebbero essere gli unici esegeti e utilizzarlo ai loro fini esclusivi; per altri, credo più che altro sia la parola “Vangelo” che dà loro fastidio. Alcuni hanno fatto notare che nel Vangelo stesso è scritto di non giurare. A parte che, come si evince dal contesto, in quella circostanza Gesù accusa coloro che chiamano in ballo i giuramenti sacri per rafforzare le loro opinioni, e non in senso generale; bisogna pure ricordare che un componente del Governo deve giurare – è la Costituzione che lo richiede. Questo sembra essere sfuggito dalla mente di parecchi. E poi trovo curioso che ci si indigni per questo fatto e non per altro.

Quello che segue è il testo di due miei tweet di risposta ad un tweet di Enzo Bianchi, noto ex “priore” laico di Bose, che stigmatizzava duramente le parole di Salvini con una foto a corredo raffigurante un Vangelo e un rosario :

Giusto! Molto meglio per un cristiano votare chi ha fatto leggi come il divorzio breve, i similmatrimoni omosessuali, l’eutanasia tramite DAT, ha messo il gender nelle scuole e proposto una legge per incarcerare chi dissente… azioni, non parole.

…infatti è proprio una vergogna usare rosario e Vangelo per fini elettorali. L’illustrazione in questo tweet andrebbe tolta.

Non vi posso postare il tweet originale perché, come conseguenza, sono stato bannato da Bianchi, o chi per esso. Accade sempre così con questi personaggi aperti e tolleranti di tutte le opinioni purché coincidano con le proprie”.

1 commento:

  1. Bello tutto questo!!! per andare giustamento contro i comportamenti del PD, mettersi a difendere a spada tratta Salvini, non mi pare la miglior cosa.
    Mi stupiscono poi le chiose e i dettagli per tale operazione, che assomigliano molto a quelle elettorali dei vari contendenti.
    auguri e una preghiera

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