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lunedì 1 gennaio 2018

il Presepe nella Preghiera di Camillo Langone

In questi scorci di Tempo di Natale una piccola perla di Camillo Langone  riguardante il Presepe. 
Il presepe tradizionele, non certamente i presepi criptosodomitici di cui si è occupata la stampa (e MiL QUI e QUI).
L

5 dicembre 2017 Un venditore di tappeti mi dice che i tappeti non li vuole più nessuno. Gli antiquari piangono e spesso chiudono. Sfoglio i cataloghi delle aste e constato che i quadri astratti te li tirano dietro. Un'amica mi racconta di avere ereditato dell'argenteria, sperava di ricavarne un bel gruzzolo ma gliel'hanno comprata a peso perché l'argento è morto insieme alle vecchie zie. Gli orologi sono obsoleti, nel collezionismo si è interrotto il ricambio. I gioielli come sempre si perdono e più di sempre vengono sottratti. Non ci sono più i beni-rifugio di una volta. E' rimasto il presepe. E' appunto scritto: “Non accumulate tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulate invece tesori in cielo”. Il presepe è un pezzetto di cielo trasportato in terra, può essere di qualsivoglia materiale, perfino di carta e dunque di modestissimo valore venale e nessun interesse criminale. Chi cerca un investimento sicuro, con soglia d'accesso molto bassa e senza costi occulti, capace di garantire dividendi nel breve come nel lunghissimo termine, approfitti di questi giorni di Avvento.   

2 commenti:

  1. Giusto richiamo contro chi afferma che la liberazione dell'uomo si attua con l'accumulo e il consumo di beni materiali, la libertà senza controllo e, il distacco dalla fede che tanti teologi ed esegeti originaloidi ritengono essere fondata sul nulla.

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