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Ieri venerdì 26 Gennaio, nella festa di San Policarpo, il Rev. Don Matthieu Raffray IBP, professore all'Angelicum, ha celebrato, nella forma extraordinaria, una Santa Messa Solenne per le vocazioni nella Basilica di Santa Maria ad Martyres in Roma (Pantheon) in presenza di numerosi seminaristi, studenti delle facoltà romane e tanti altri amici della Messa Tridentina (in tutto un buon centinaio di presenti).
Pubblichiamo qualche foto della celebrazione.
La parte musicale è stata curata da alcuni seminaristi del Venerabile Collegio Inglese.
La celebrazione di questa messa è stata voluta da un nuovo gruppo di amici della liturgia e spiritualità tradizionali che si sta creando spontaneamente nell'Urbe fra gli studenti delle Facoltà Pontificie e che ama farsi chiamare "Tridentini". Una prima esperienza era stata tentata con successo nella chiesa di San Vitale sempre grazia all'interessamento di Don Raffray nel mese di Novembre. Speriamo che questo sia l'inizio di una nuova presenza della messa in latino nella Capitale della Cristianità.
suggerisco a messainlatino di proseguire su questa strada, "qualche foto", non cento e più foto, quasi sempre uguali tra loro.
RispondiEliminaLa basilica di S. Maria ad Martires, titolo che le deriva dal trasporto di resti di corpi estratti dalle catacombe, fu consacrata nel 608 da papa Bonifacio IV che la ottenne dall'imperatore Foca. E' e deve rimanere luogo di culto cattolico, come da sempre, e la celebrazione di una Messa per le vocazioni è un'iniziativa felice di vindicatio. Dal suo occhialone durante la Messa solenne di Pentecoste scende una pioggia di rose rosse ( la Pasqua rosa ).La decisione di far pagare un biglietto di ingresso, da parte del ministro dei Beni culturali, accettato ( per soldi ?)dal Vicariato di Roma, esempio unico in Città, vuol dire voler dissacrare di quel luogo a uno dei tanti monumenti pagani, come vuole, subdolamente, il laicismo corrente, entrato anche nella gerarchia 'cattolica'.
RispondiEliminaNon dimentichiamo ,poi, che la perfetta conservazione di quel monumento è dovuta alla sua consacrazione a chiesa, dove si trova una delle più antiche icone mariane ( VI-VII secolo). Anche per questa ragione deve rimanere rispettato luogo di culto cattolico e non un qualsiasi monumento di esclusivo valore archeologico in cui si entra a pagamento.
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