Pagine

giovedì 3 novembre 2016

Abiura e conversione dal luteranesimo al Cattolicesimo di un pastore luterano: "Chiunque ascolti la voce del Signore e sia disposto a seguirla e alla fine non può che farsi cattolico"

Rispunta sui social in questi giorni un vecchio articolo di due anni fa che racconta la conversione al Cattolicesimo di  Padre Lars Ekblad ex pastore protestante. 
Lo proponiamo per la nostra comune edificazione spirituale in questi nebulosi giorni post Lund. 
AC  

Svezia: il pastore luterano Ekblad abbraccia il cattolicesimo  

La vicenda di Lars Ekblad, pastore luterano svedese convertito al Cattolicesimo, è emblematica di un problema che sta interessando tutta l’Europa luterana e protestante. 

Infatti, l’allontanamento progressivo dalla Tradizione Apostolica, iniziata con Lutero, continuata nelle varie Comunioni protestanti e oggi molto avanzata, ha creato il deserto della fede in molte regioni del Nord Europa: il distacco dalla Chiesa Cattolica, infatti, sembra oggi realizzare più che mai il versetto di Giovanni 15,6: “…Chi non rimane in Me viene gettato via come il tralcio e si secca…”. 


Infatti le Chiese del Nord Europa sono ormai profondamente secolarizzate,
e, oltre questo versetto, ricordano in maniera impressionante anche la visione evocata da Santa Caterina Emmerick, quando descrive “la strana Chiesa” dove tutto era possibile… (Emmerick, Noja, “Visioni” ed. Cantagalli 1995). 

Il problema delle Chiese luterane e protestanti, infatti, è costituito dall’aver interrotto nel secolo XVI la Successione Apostolica: in Germania si cominciarono a “ordinare” vescovi da parte di “pastori” non ordinati da Roma, in Inghilterra fu la regina Elisabetta a “ordinare” i vescovi, interrompendo così il carisma dell’”imposizione delle mani”, conferito da Gesù agli Apostoli e mai interrotto – nemmeno nelle Chiese Ortodosse – tanto è vero che molti “pastori” protestanti e anglicani, ancora oggi, si fanno ordinare dai Patriarchi Ortodossi per avere una investitura valida. 

La storia di Lars Ekblad è veramente un po’ il simbolo di tanti cristiani non cattolici che cercano Dio. Riporta, infatti il sito “Religion en Libertad”: dopo aver esercitato quasi 40 anni come pastore nella Chiesa (luterana) della Svezia, ora l’ex reverendo Lars Ekblad non ha dubbi: “… penso che chiunque ascolti la voce del Signore e sia disposto a seguirla e alla fine non può che farsi cattolico…” Ed è quello che si appresta a fare lui. 
Questa estate Lars Ekblad ha pensato lungamente a questo passo e in settembre lo ha detto al suo vescovo luterano, Erik Nordin, della diocesi di Strängnäs. 
Alla fine di novembre ha pronunciato il suo ultimo sermone in quella che fu la sua parrocchia luterana da 1977: il suo “gregge” per 36 anni a Tysslinge (a 200 chilometri da Stoccolma, presso un bel lago molto apprezzato dagli ornitologi, ed adesso aspetta. 

“La croce di Cristo è la meta finale per ogni uomo in cerca di Dio. 
Il vescovo cattolico di Stoccolma (l’unico della Svezia) è stato informato della mia decisione e mi ha dato il benvenuto”, ha spiegato. 

“Lungo la mia vita ho parlato con molti sacerdoti cattolici, sia in Svezia che all’estero. 
Nessuno mi ha detto: ‘devi venire con noi’; quello che mi dicevano era: ‘…ascolta la tua coscienza e seguila’. Nessuno ha tentato di convertirmi. 
Qualcuno un giorno mi disse: ‘…Non possiamo proporti nulla, solo la croce di Cristo: questa è la meta finale per tutti’. Suona come una sfida, non vi pare ?” 

Ekblad non dà molti dati teologici sulle ragioni della sua conversione, ma si tratta certo del processo di tutta una vita, che risponde al desiderio di Cristo di vedere sia uniti tutti i cristiani, sia di conservare la successione apostolica. 
Io conosco molti ministri della Chiesa della Svezia che si sono fatti cattolici e altri seguiranno”, ha detto. 
Ognuno ha il suo proprio cammino. La secolarizzazione è una sfida in tutta la società occidentale e la migliore risposta che possono dare le chiese è quella di unirsi si affinché il mondo creda in Cristo come salvatore dei peccatori”. 

Tanti anni di dottrina progressista e “sacerdozio” femminile non hanno attratto agli svedesi alle chiese luterane. 

Al contrario, se nel 1972 il 95% della popolazione era battezzata nella Chiesa della Svezia, nel 2012 questa percentuale è appena del 67,5%. 

Malgrado l’aumento della popolazione, la Chiesa luterana si è fermata a 7,7 milioni e i battezzati sono 6,4 milioni. 

La Chiesa luterana della Svezia è una Chiesa che non evangelizza, non condanna né combatte l’aborto, ordina donne come sacerdotesse perché così lo impose il parlamento della Svezia nel 1960, fa cerimonie gay dal 2007. 

Il vescovo luterano di Stoccolma è una lesbica militante ed aperta attivista, “sposata” con un’altra “donna pastore”. 

E’ un segno che questa Chiesa ed altre chiese non cattoliche e non ortodosse, dice, sono ormai lontane dalla Tradizione Apostolica” ci risponde. 

Ekblad va a formare parte del cattolicesimo svedese: un solo vescovo, 43 parrocchie, 140.000 fedeli, l’immensa maggioranza è costituita da immigrati e figli di immigranti (polacchi e spagnoli, soprattutto). 
Ekblad ha lasciato l’”establishment” più comodo per unirsi ad una minoranza profetica. 

Nessuna attesa è troppo lunga per la felicità. 

Fonte: UCCR

5 commenti:

  1. sfigato il pastore Ekblad, si è fatto cattolico per ritrovarsi semiproteatante(ad essere buoni) divo la svendita a saldo della Chiesa cattolica da parte di Bergoglio.

    RispondiElimina
  2. Emblematico, molto attuale a proposito del proselitismo che sarebbe una sciocchezza e del fatto che ciascuno dovrebbe rimanere nella propria confessione, altrimenti che ne è dell'ecumenismo, del dialogo, del camminare insieme (verso il fosso)? Michele

    RispondiElimina
  3. L'abiura di Ekblad rientra nella lunga serie di protestanti i quali, se uomini di cultura e di fede, non si lasciano ingannare dalle falsità dottrinali di Lutero e frammentati seguaci, come il b. Neumann, Chesterton,Ray, Boullon etc. etc.

    RispondiElimina
  4. http://blog.messainlatino.it/2010/07/pastore-luterano-ordinato-prete.html

    RispondiElimina
  5. Bergoglio sarà molto dispiaciuto di questa sua decisione.....

    RispondiElimina