Alla proliferazione di Corsi di Canto gregoriano corrisponde il suo quasi totale abbandono nella liturgia. E' necessario, dall'ambito scolastico e musicologico, riportarlo in Chiesa, in bocca al popolo, come una volta. ( E.F.)
E i corsi, ben più qualificati, dell'AISCGRE (Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano) che si tengono da 30 anni? Vedi su motore di ricerca AISCGRE.
Più qualificati? e che ne sai? Io ad esempio non ho mai sentito parlare né letto nulla sulla AISCGRE. Se nessuno ne fa pubblicità forse tanto speciali non lo sono
Si dà il caso che gli insegnanti dei corsi proliferati in Italia siano appartenenti o comunque passati tra le file dell'AISCGRE... Quindi come qualità siamo lì. Per quanto riguarda l'uso del gregoriano nella liturgia, per quello che è la mia esperienza, i corsi "proliferati" cercano di favorirlo ed incentivarlo, mentre proprio l'AISCGRE è più concentrata su filologia e interpretazione, anche al di là della confessione religiosa dei suoi soci.
Certo che lo so: da musicista diplomato l'ho frequentato a lungo negli anni 90 e anche dopo. Ha superato il XXXVI anno di attività. I suoi docenti, o membri iscritti, soprattutto tedeschi, italiani e svizzeri, sono di fama internazionale. Alcuni di loro insegnano e hanno insegnato al Pontificio Istitito di Musica Sacra di Roma e di Milano. Molti di loro insegnano su cattedre prestigiose di famose università europee, hanno al loro attivo pubblicazioni a profusione e una produzione discografica all'avanguardia e partecipano ai congressi e convegni di studi internazionali. Sono discepoli dell'illustre monaco benedettino solesmense Eugène Cardine, fondatore della scienza semiologica. La gestione dell'associazione è laica, ma non laicista e vi si insegna anche liturgia e si praticano esercitazioni corali in varie azioni liturgiche. Può dispiacere che alcuni frequentatori siano di tendenza modernista, ma ciò non pregiudica assolutamente la serietà degli studi condotti, che per il loro rigore, sono inevitabilmente elitari. Come al solito, i detrattori sono ignoranti, o incapaci che se ne sono allontanati con risentimento.
Io so che in Associazione ci sono anche atei o cmq non cattolici... E sulla qualità degli studi non ho detto niente... Anzi, direi che ha fatto tutto lei, caro Anonimo... E dalle parti mie si dice che excusatio non petita...
Veramente non ho niente di cui scusarmi. Onestamente ho solo voluto pareggiare i conti per la par condicio: a me non viene in tasca assolutamente nulla. Anonimo delle 09:20 al 25 gennaio.
Allora mi permetto di segnalare anche il corso di Assisi, 4-9 luglio, presso la Domus Pacis.
RispondiEliminaAlla proliferazione di Corsi di Canto gregoriano corrisponde il suo quasi totale abbandono nella liturgia. E' necessario, dall'ambito scolastico e musicologico, riportarlo in Chiesa, in bocca al popolo, come una volta. ( E.F.)
RispondiEliminaE i corsi, ben più qualificati, dell'AISCGRE (Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano) che si tengono da 30 anni? Vedi su motore di ricerca AISCGRE.
RispondiEliminaPiù qualificati? e che ne sai? Io ad esempio non ho mai sentito parlare né letto nulla sulla AISCGRE. Se nessuno ne fa pubblicità forse tanto speciali non lo sono
RispondiEliminaSi dà il caso che gli insegnanti dei corsi proliferati in Italia siano appartenenti o comunque passati tra le file dell'AISCGRE... Quindi come qualità siamo lì. Per quanto riguarda l'uso del gregoriano nella liturgia, per quello che è la mia esperienza, i corsi "proliferati" cercano di favorirlo ed incentivarlo, mentre proprio l'AISCGRE è più concentrata su filologia e interpretazione, anche al di là della confessione religiosa dei suoi soci.
RispondiEliminaCerto che lo so: da musicista diplomato l'ho frequentato a lungo negli anni 90 e anche dopo. Ha superato il XXXVI anno di attività. I suoi docenti, o membri iscritti, soprattutto tedeschi, italiani e svizzeri, sono di fama internazionale. Alcuni di loro insegnano e hanno insegnato al Pontificio Istitito di Musica Sacra di Roma e di Milano. Molti di loro insegnano su cattedre prestigiose di famose università europee, hanno al loro attivo pubblicazioni a profusione e una produzione discografica all'avanguardia e partecipano ai congressi e convegni di studi internazionali. Sono discepoli dell'illustre monaco benedettino solesmense Eugène Cardine, fondatore della scienza semiologica. La gestione dell'associazione è laica, ma non laicista e vi si insegna anche liturgia e si praticano esercitazioni corali in varie azioni liturgiche. Può dispiacere che alcuni frequentatori siano di tendenza modernista, ma ciò non pregiudica assolutamente la serietà degli studi condotti, che per il loro rigore, sono inevitabilmente elitari. Come al solito, i detrattori sono ignoranti, o incapaci che se ne sono allontanati con risentimento.
RispondiEliminaIo so che in Associazione ci sono anche atei o cmq non cattolici... E sulla qualità degli studi non ho detto niente... Anzi, direi che ha fatto tutto lei, caro Anonimo... E dalle parti mie si dice che excusatio non petita...
EliminaVeramente non ho niente di cui scusarmi. Onestamente ho solo voluto pareggiare i conti per la par condicio: a me non viene in tasca assolutamente nulla. Anonimo delle 09:20 al 25 gennaio.
EliminaIl Gregoriano in Chiesa subito!!!
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo, ma tu vallo a dire a Papa Francesco!
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