Pagine

mercoledì 25 marzo 2015

Diocesi di Albenga: è arrivato il coadiutore Borghetti con bolla papale e pieni poteri.

Stamani, alle 10:00, presso il Seminario di Albenga si è riunito il Consiglio dei Consultori della Diocesi di Albenga-Imperia, durante il quale è stata letta la bolla papale con cui il Santo Padre ha  attribuito -evento rarissimo!- la "potestà ordinaria" al vescovo coadiutore Mons. G. Borghetti (che era presente per iniziare il suo nuovo ministero). Questi conferma però che vi sarà una serena coabitazione con Mons. Oliveri, a cui resta (solo?) il titolo della Diocesi.
A confermare la fondatezza di questa notizia grave e seria, che a noi era arrivata in mattinata da voci amiche, è l'intervista da poco rilasciata da Mons. Borghetti, il quale conferma di avere "pieni poteri" nella Diocesi, conferitigli ex canone 381 CIC a fronte dei "disagi e sofferenze" che si sarebbero registrati nella diocesi, e sottolinea di avere diritto di successione. 
Mons. Borghetti ammette egli stesso l'eccezionalità della circostanza, e riconosce che, contrariamente a quanto avviene di regola nel caso di nomina di vescovi coadiutori, egli non sia solo un "vicario" con funzioni ausiliarie ma di avere ricevuto direttamente dal Papa un mandato pieno per amministrare la Diocesi, specialmente in alcuni ambiti.
La prossima domenica, delle Palme, sarà la prima "uscita" ufficiale di Mons. Borghetti nella sua nuova veste ad Albenga.
Non sappiamo i motivi fondanti la decisione delle Autorità Vaticane, nè possiamo dire se essa sia davvero opportuna e realmente necessaria (tanto sotto il profilo del contenuto quanto della forma -alquanto dura e scortese-). Conosciamo però Mons. Oliveri, la sua vita specchiata, la sua salda fede, la sua paterna sollecitudine pastorale e la sua rettitudine dottrinale e per questo gli rinnoviamo i nostri sentimenti di immutata stima e profonda gratitudine e preghiamo per lui e per la Diocesi tutta di Albenga.

Qui il link per brevi spezzoni dell'intervista a Mons. Borghetti, dopo il Consiglio e la Messa, in cui dichiara quanto sopra riportato da noi.

7 commenti:

  1. Scusate l'ignoranza non ho seguito molto la questione Albenga: quali sarebbero i "disagi e sofferenze" che si sarebbero registrati nella diocesi??

    RispondiElimina
  2. Caspita, bolla papale con tanto di plurale majestatis!!!! Manoscritta da un protonotaro apostolico e con tutti i titoli del Sommo Pontefice! Allora è Papa!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che è Papa!
      Quando gli comoda ... specie in occasione del Giubileo della Misericordia ...

      Elimina
    2. Qualcuno lo dica a Socci...

      Elimina
    3. Giá...quando ci sono da sfoderare gli artigli allora si ricorda delle prerogative papali!

      Elimina
    4. ...o quando c'e` da raccattare soldi!
      Certe certificazioni si pagano!

      Tutto cio e` tragicomico...

      Ieri era l'Annunziata e la nascita al cielo del grande monsignor Lefevbre.
      Che la Vergine e monsignore ci assistano!!!

      Elimina
  3. La bolla papale non accenna a disagi e sofferenze, ma alla sola richiesta dell'Orinario di Albenga e, almeno nello stile, risulta meno dura di quanto previsto e soprattutto delle parole di Borghetti. Certo il vescovo coadiutore ha gli stessi poteri dell'ordinario, con cui deve collaborare in spirito di carità. L'anomalia è la presenza di due vescovi con gli stessi poteri e col coadiutore che poco o molto non importa, dovrà in campi particolari prender delle decisioni.
    I disagi e le sofferenze: si parla di sacerdoti immorali e seminaristi non ben vagliati prima dell'ammissione.
    Mons. Oliveri è un uomo di santa vita e sicura fede, può darsi che sia stato ingannato nel suo ardore di carità. Ma certi scandali, se tali effettivamente sono, si verificano un po' dovunque, e Roma in merito non dovrebbe rider molto. E neppure le altre diocesi, a capo delle quali ci sono o ci sono stati vescovi e cardinali chiacchieratissimi e diversi allontanati.
    Mons. Oliveri non è O Brien.

    RispondiElimina