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lunedì 30 marzo 2015

Card. Müller: "Così risponderemo all'agenda progressista"

 Card. Müller: così risponderemo all'agenda progressista
[Tratto da “rp-online.de” del 24 marzo 2015 traduzione di www.finesettimana.org
fonte: Aleteia del 27.03.2015, via Finesettimana.org


Il cardinale Gerhard Ludwig Müller è, in quanto prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, uno dei “ministri” più importanti del papa. Molti vedono nel professore di teologia tedesco, da un lato un tradizionalista, dall'altro un critico nei confronti della società, una delle figure più potenti nella Chiesa universale romana, in contrasto con coloro che si augurano dal pontificato di Francesco un profondo rinnovamento della Chiesa.
 
Il premio Nobel per la letteratura Günter Grass riconosce al papa di diffondere aria fresca nella Chiesa. Ma si tratta anche di aria bollente, come alcuni pensano dopo due anni di pontificato?  
Sono contrario a queste metafore forti. Francesco ha il suo stile particolare. Parla in maniera molto diretta alle persone. Non bisogna proiettare troppo sul pontificato le proprie concezioni.

Ma? 
Se si prende in considerazione l'intero messaggio di Francesco, si riconoscerà che innanzitutto vuole essere testimone della Buona Notizia e che le sue argomentazioni sono equilibrate. 

Lo incontra spesso?  
La nostra Congregazione ha il privilegio di avere udienza ogni due settimane. Talvolta incontro il papa anche più volte successivamente. Questo non ha tanto a che fare con la relazione personale quanto con il lavoro che deve essere sbrigato.

Le sembra che Francesco, che recentemente ha fatto degli accenni ad un suo pontificato breve, sia in buona salute?  
Lo vedo molto presente intellettualmente.

L'emerito cardinale di curia tedesco Karl-Josef Cordes ha detto con aria di sufficienza a proposito dell'elezione di Francesco di due anni fa che avrebbe potuto anche andar peggio. La curia vede il papa nel complesso in maniera più critica di quanto facciano evidentemente molti cattolici e non cattolici fuori del Vaticano? 
 In Vaticano non c'è alcuna opposizione al papa. La lealtà nei confronti del successore di Pietro è presupposto per l'esercizio dell'incarico, come ho io. Facciamo del nostro meglio per sostenere il papa nell'ambito della dottrina della fede.

Però lei viene considerato, come Cordes ed altri, come uno di quelli che hanno un ruolo frenante, il maggior rappresentante del blocco conservatore a capo della Chiesa universale. Questo la disturba? 
Mi meraviglia quello che la gente dice di me e come faccia a dirlo, senza conoscermi.

Francesco porterà a termine l'ordine del giorno progressista della società occidentale con i temi ricorrenti relativi a celibato, allentamento della morale sessuale o dei sacramenti per i divorziati risposati?  
Francesco vorrebbe che le persone che sono in situazioni difficili non siano lasciate sole, ma accompagnate e inserite nella comunità, senza però fare dei tagli alla dottrina della Chiesa. La risposta della Chiesa alle sfide della secolarizzazione non può essere un semplice sì all'ordine del giorno da lei indicato.

Quindi si può dire anche “No”. 
 La sfida è che ogni persona viva Gesù come centro e fondamento della propria vita. Ognuno deve sapere che nella vita e in ciò che ne deriva, si tratta di porre la propria fiducia in Dio che si è fatto uomo. Questo è il nostro ordine del giorno e non un cristianesimo a basso costo. Non dobbiamo offrire alle persone una fede annacquata.

Questo suona esigente e severo.  
Chi ha dei dubbi sulla vita eterna, non può semplicemente dire alla Chiesa: non sono importanti tutte quelle cose, l'importante è fare qualcosa di buono. Oppure, se le persone cattoliche non vanno a messa alla domenica, noi non possiamo dire: si può essere buoni cristiani anche senza la messa. No, le due cose sono collegate. Chi crede col cuore e testimonia con la bocca, questi viene salvato, dice l'apostolo Paolo. Non possiamo semplicemente dar corda allo “spirito del tempo secolare”.

Teme delle tendenze di scissione nella Chiesa universale, dato che tradizionalisti e progressisti si scontrano in maniera sempre più forte? 
IL'unità della Chiesa è un bene altissimo che deve essere conservato. Ogni vescovo ha promesso alla sua consacrazione di rimanere fedele alla dottrina della fede cattolica sotto la guida del papa come successore di Pietro.


Fra cento anni ci sarà ancora il celibato? 
È basato su una lunga tradizione. C'è una particolare vicinanza tra il presbiterato e questa forma di vita. Anche Gesù ha vissuto da celibe. Non conosco nessun motivo di fondo per cui la Chiesa dovrebbe abbandonare questa tradizione.

In Vaticano viene presa sul serio la minaccia dell'IS di attaccare Roma?  
Bisogna prenderla sul serio. Ma di più mi preoccupa l'allontanamento dei cristiani dal Medio Oriente e l'assassinio di cristiani su tutto il pianeta. Chi va contro il comandamento di Dio “Non uccidere”, agisce in maniera perversa e inumana. Come ha detto il Santo Padre recentemente, viene data troppo poca risonanza al mancato rispetto dei diritti umani nei confronti dei cristiani. Non so da dove derivi questa mancanza di sensibilità per la violenza contro i cristiani.

18 commenti:

  1. Poi si dice in altre interviste che si cerca di porre tranelli! Qui si tira per la giacchetta Muller per fargli dire cose che nemmeno pensa. Se davvero c'è gente, quelli che si scandalizzavano se qualcuno riteneva troppo conservatrice la linea di Papa BXVI e che oggi appellano Papa Francesco come Checco a carogna, il totem balconero, il tanghero fallito ( e c'è molto di peggio), che crede di portare dalla propria parte dei Cardinali di SRC allora sono più stupidi di quello che sembrano.

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  2. L'intervista m'appar equilibrata pur nel linguaggio diplomatico e nell'attenta scelta di ciò su cui tacere.
    Un'affermazione è molto importante: "Facciamo del nostro meglio per sostenere il papa nell'ambito della dottrina della fede."
    E' un'eco dell' "ut Domnum Apostolicum et omnes ecclesiasticos ordines in sancta religione conservare digneris...".

    Importante è anche il passo in cui si ricorda che i vescovi promettono nel momento della consacrazione di rimanere fedeli alla dottrina sotto la guida del Papa. Tale dichiarazione avrebbe dovuto esser approfondita. Quanti sono i vescovi che effettivamente restan fedeli alla dottrina immutabile, a cominciar dai confratelli tedeschi del cardinal prefetto?

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    1. Il che non significa che la dottrina non possa evolvere. E non. come fa ad esempio la FSPX, decidere fino a quando seguirla e da che punto no. Dire che la dottrina è immutabile è falso, basta pensare alla creazione dei dogmi che si sono succeduti nel tempo, ma gli esempi sono innumerevoli, nel tempo alcune scuole si sono imposte su altre proprio in ambito dottrinale.

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    2. I dogmi non si creano. Semplicemente vengono riconosciuti ufficialmente.

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    3. NUOVO, leggi qualche buon libro di teologia.
      La dottrina della Chiesa, intesa come l'insieme delle Verità di Fede e non come questa o quella conclusione teologica, è immutabile. Essa è contenuta nella Sacra Scrittura, nella Sacra Tradizione e nel Magistero infallibile, pontificio o conciliare, ordinario e straordinario.
      Quando tu parli di "CREAZIONE DEI DOGMI" riveli la tua assoluta ignoranza di elementari nozioni della nostra santa religione. E mi dispiace esprimer questo severo giudizio.
      Il dogma è una verità già contenuta nella Rivelazione che la Chiesa studia, approfondisce e proclama. E se ci voglion secoli per proclamare un dogma è un segno della serietà con cui la Chiesa procede nel suo cammino di svisceramento ed esplicitazione del prezioso Sacro Deposito della Fede. Non inventa niente, ma proprio niente.
      Il dogma non si evolve nella sua essenza, cioè oggettivamente, ma solo nel suo approfondimento, cioè nella nostra comprensione d'esso e quindi soggettivamente.
      Quanto alle scuole teologiche la Chiesa lascia libertà d'indagine, purché si parta dalla Verità ed alla Verità si torni.
      Indubbiamente la Chiesa ha sempre ritenuto più valida la teologia tomista. Ma non per questo sottovaluta la teologia, che so, di Scoto o di altri.

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    4. Aggiunta per ulteriore chiarimento.
      Scrive il Piolanti: " Il domma non può subire mutamenti intrinseci e sostanziali; un'evoluzione c'è da parte dei fedeli nella conoscenza e nell'espressione del domma (evoluzione estrinseca o soggettiva)".
      L'evoluzione intrinseca - oggettiva del dogma è propria dei modernisti ed è stata condannata da S. Pio X (Enc. Pascendi e nel Decr. Lamentabili) e da Pio XII ( nell'Humani generis).

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    5. Da Loisy a Rhaner, o da Brand a Kung si trovano migliaia di scritti a favore delle tesi che ho riportato. E che oggi sono le predominanti nella Chiesa. Voler contrapporre il tomismo a ciò che insegna la fisica relativistica o la meccanica quantistica è un puro esercizio retorico. Basti pensare al concetto di tempo che non ha un valore oggettivo.

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    6. Caro Nuovo, i teologi che hai citato non so se sono ortodossi. Il fatto poi che una corrente sia predominante non è garanzia di correttezza. Mi spiace ma hai detto una grande cavolata: la dottrina non si evolve! I dogmi cristallizzano una verità certa e immutabile. Non "inventano" nulla. Il dogma dell'immacolata concezione o dell'assunzione, se pur proclamati nell'epoca moderna, non hanno fatto altro che riconoscere una verità che era già affermata dai padri della Chiesa e dai dottori del Medioevo. Mica ha "cambiato" la mariologia.
      La dottrina è una, ieri oggi e domani. Ci mancherebbe!!! Davvero, leggi qualche libro VERO di teologia cattolcia.

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    7. Purtroppo abbiamo un modo completamente opposto già nel concepire la stessa conoscenza cristiana. Su questo non troveremo mai un accordo. Mi fermo qui anche perché credo di essermi già abbastanza allontanato dal soggetto del post

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    8. Ortodossi quei teologi? Modernisti condannati da S. Pio X e neomodernisti condannati da Pio XII.
      Certo la conoscenza cristiana è diversa tra noi: noi la riceviamo dalla Rivelazione, tramite la Sacra Tradizione, la Sacra Scrittura ed il Magistero infallibile, tu sembra dalla tua confusa esposizione dalla fisica relativistica o la meccanica quantistica... Resta in quei campi e lascia perder la dottrina cattolica.

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    9. Le risposte di Pastorelli e robertus sono ineccepibili e mi trovano d'accordo completamente.

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    10. Molte volte ritengo (mia opinione personale ma che mi sono fatto strada facendo) che il voler cercare cavilli, letture diverse o interpretazioni di quelli che sono Dogmi di Fede sempre creduti sia strettamente legata al desiderio di veder giustificata la propria condotta di vita anche da un punto di vista cattolico. Cambio l'interpretazione degli insegnamenti della Chiesa di Cristo per potermeli cucire addosso. Ipocrisia che Cristo condanna in maniera ferma in tutto il Vangelo.

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  3. conservatore quello? ma mi facciano il piacere semmai era in aria di e,,,,con i suoi scritti sulla transustanziazione o sulla verginita di Maria

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  4. Splendide nella loro semplicità e verità le considerazioni sul celibato e il sacerdozio. Antiquario.

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  6. E` il nuovo che s'illude di capirci qualcosa...
    Fa la telefonatina all' "amichetto" che gli suggerisce qualcosa da scrivere...

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  7. http://www.madonnadellaroccia.com/messaggi-con-pergamena/329-messaggio-del-22-marzo-2015.html

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