Pagine

martedì 23 dicembre 2014

Due Vescovi al Parlamento Europeo


 Una riflessione un po' graffiante che condividiamo per la maggior parte, e che fa riflettere con amarezza sul detto evangelico "il vostro parlare sia Si si, no no". 
Perchè a Parlare di Cristo, al Parlamento Europeo, non è stato il suo Vicario ma un Vescovo "non in comunione con la Chiesa"?.
Roberto 


Il Vescovo di Roma ha visitato il Parlamento Europeo. Era il 25 novembre. Ho ascoltato attentamente il Suo discorso: ho sentito ripetuti riferimenti ai diritti umani, condanne alle discriminazioni, preoccupazioni per la mancanza di lavoro, ripetuti appelli in favore della dignità delle persone, anatemi contro l'individualismo, la burocrazia, gli intellettualismi, gli eticismi senza bontà. Ho udito tre volte, fugacemente e quasi di nascosto,  la parola Dio, mai, assolutamente mai, il nome di Nostro Signore Gesù Cristo...
Questo Vescovo ovviamente è il capo visibile della Chiesa Cattolica e non ha senso, secondo alcuni, domandarsi se possa o meno "sentire
cum Ecclesia".    


mons. Fellay benedicente il presepe presso la sede
del Parlamento Europeo a Bruxelles
Il 9 dicembre, sempre al Parlamento europeo, ma presso la sede di Bruxelles, si è presentato un altro Vescovo cattolico, non in "piena comunione" e quindi non in grado di esercitare, in modo legittimo, alcun ministero. Egli tuttavia, benedicendo il Presepe, ha ricordato che i leaders europei devono naturalmente obbedire a Dio che si è incarnato per salvarci, onorare il Re dei Re, che tutta la salvezza umana parte dal Presepe,  ed ha infine ricordato una famosa espressione del card. Pie: "Se non è venuto il tempo per Gesù di regnare, non è neppure il tempo per i governi di durare". [si veda la notizia qui e qui; n.d.r.]

Tale Vescovo, secondo i medesimi commentatori, non sentirebbe "cum Ecclesia" e quindi non andrebbe nè ascoltato, nè tantomeno seguito.

Chi ama la Chiesa dunque non dovrebbe proclamare in pubblico Gesù Cristo, chi ama il Papa lo dovrebbe anteporre a Colui che il Papa rappresenta sulla terra. Io francamente ci capisco ben poco e mi chiedo: perchè allora Signore mi hai donato un  cervello, una ragione, una capacità di pensare?


Lo so che questi doni non sono apprezzati dal Tuo Vicario ma tu comunque me li hai dati e la mia Fede non può prescindere da essi. Per questo seguirò il Vescovo non in "piena comunione" e pregherò per il ravvedimento di quello venuto dalla fine del mondo.



Marco BONGI